Consegnata petizione contro cava di Cedermas (Pulfero)
(ACON) Trieste, 30 mag - MPB - Una petizione popolare,
sottoscritta da oltre 1200 cittadini, per chiedere che non sia
autorizzata l'apertura di una nuova cava in località Cedarmas,
nel comune di Pulfero, è stata consegnata stamani al presidente
del Consiglio regionale Alessandro Tesini, presenti i consiglieri
Kristian Franzil e Alessandro Metz.
Le ragioni dell'iniziativa, a cui hanno aderito in massa anche
gli abitanti dei comuni di San Pietro al Natisone e di San
Leonardo interessati dal fenomeno delle cave, sono state
illustrate dal promotore e primo firmatario Alessandro
Guglielmotti, che ha sottolineato come le cave lascino nel
territorio ferite difficili da rimarginare, minando il paesaggio,
arricchendo pochissime persone e lasciando pochissime risorse al
territorio interessato (un metro cubo di pietra piasentina è
pagato all'incirca 40 centesimi), a fronte di molti problemi.
L'ambiente è invece l'ultima risorsa per lo sviluppo delle nostre
Valli, per questo non vogliamo più cave né a Pulfero nè altrove -
ha detto ancora Guglielmotti ricordando l'impegno della Regine
per le aree marginali e per la valorizzazione di questi
territori. Crediamo che l'attività estrattiva contrasti con
questi progetti.
La cava dovrebbe essere aperta sul monte Craguenza in prossimità
della borgata di Cedermas, in un'area già in passato sede di
piccole attività estrattive, ma in un raggio di 5 chilometri
intorno a San Pietro al Natisone i siti estrattivi già aperti
sono almeno sette.
Il presidente Tesini trasmetterà la petizione all'attenzione
della IV Commissione consiliare, competente in materia di
ambiente e territorio.