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Consegnata petizione contro cava di Cedermas (Pulfero)

30.05.2007
14:36
(ACON) Trieste, 30 mag - MPB - Una petizione popolare, sottoscritta da oltre 1200 cittadini, per chiedere che non sia autorizzata l'apertura di una nuova cava in località Cedarmas, nel comune di Pulfero, è stata consegnata stamani al presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, presenti i consiglieri Kristian Franzil e Alessandro Metz.

Le ragioni dell'iniziativa, a cui hanno aderito in massa anche gli abitanti dei comuni di San Pietro al Natisone e di San Leonardo interessati dal fenomeno delle cave, sono state illustrate dal promotore e primo firmatario Alessandro Guglielmotti, che ha sottolineato come le cave lascino nel territorio ferite difficili da rimarginare, minando il paesaggio, arricchendo pochissime persone e lasciando pochissime risorse al territorio interessato (un metro cubo di pietra piasentina è pagato all'incirca 40 centesimi), a fronte di molti problemi.

L'ambiente è invece l'ultima risorsa per lo sviluppo delle nostre Valli, per questo non vogliamo più cave né a Pulfero nè altrove - ha detto ancora Guglielmotti ricordando l'impegno della Regine per le aree marginali e per la valorizzazione di questi territori. Crediamo che l'attività estrattiva contrasti con questi progetti.

La cava dovrebbe essere aperta sul monte Craguenza in prossimità della borgata di Cedermas, in un'area già in passato sede di piccole attività estrattive, ma in un raggio di 5 chilometri intorno a San Pietro al Natisone i siti estrattivi già aperti sono almeno sette.

Il presidente Tesini trasmetterà la petizione all'attenzione della IV Commissione consiliare, competente in materia di ambiente e territorio.