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CR: inquinamento luminoso, relatore di maggioranza (5)

30.05.2007
15:04
(ACON) Trieste, 30 mag - RC - Il Friuli Venezia Giulia - accusa il relatore unico di maggioranza, Giorgio Baiutti (Margh) - con il testo unificato "Misure urgenti in tema di contenimento dell'inquinamento luminoso, per il risparmio energetico nelle illuminazioni per esterni e per la tutela dell'ambiente e dell'attività svolta dagli osservatori astronomici" si adegua con ritardo a quanto la gran parte delle altre Regioni ha fatto negli anni passati. Il provvedimento, peraltro, è uno tra i più innovativi ed è contestuale a quello sulla tutela dagli inquinamenti atmosferico e acustico.

Nel dettaglio, si tratta di 12 articoli e un allegato. Si parte con le definizioni di inquinamento luminoso, inquinamento ottico o luce intrusiva, forme di abbagliamento, Piano comunale di illuminazione, fascia di rispetto a tutela dell'attività degli osservatori astronomici e astrofisici. Si prosegue con i compiti della Regione quanto ad incentivare l'adeguamento degli impianti, vigilare sulla corretta applicazione della legge da parte di Comuni e Province, promuovere corsi di formazione.

Alle Province è demandata la diffusione dei principi della legge anche attraverso accordi di programma con i Comuni; possono prescrivere ulteriori protezioni per l'attività degli osservatori e individuare gli impianti di grande inquinamento luminoso. I Comuni dovranno dotarsi, entro tre anni, di un Piano dell'illuminazione che disciplini sia l'adeguamento degli impianti pubblici esistenti sia le nuove installazioni; dovranno adeguare i regolamenti edilizi in vigore, controllare il rispetto delle disposizioni, applicare le sanzioni, definire le priorità di intervento per adeguare gli impianti di grande inquinamento luminoso.

Non mancano, poi, le disposizioni per la tutela dell'attività degli osservatori professionali e non, di valenza regionale o provinciale; i dati tecnici per la regolamentazione delle sorgenti di luce; il cofinanziamento dei Piani comunali da parte della Regione; i criteri di adeguamento degli impianti esistenti e le modalità per le verifiche e i controlli da parte di Regione ed Enti locali.

(segue)