CR: approvata legge Fondo sociale (2)
(ACON) Trieste, 31 mag - ET - L'Aula ha deciso di anticipare la
trattazione del progetto di legge in materia di sostegno
finanziario alle gestione di servizi e di interventi sociali,
proposto da Nevio Alzetta (DS), e dopo un breve dibattito lo ha
approvato all'unanimità.
La legge consentirà agli enti locali e alle associazioni di
questi di continuare a operare nel campo socio assistenziale
garantendo l'attribuzione di un acconto sulla spesa del 2006. In
particolare, il comma 1 riguarda il Fondo sociale regionale,
mentre il comma 2 fa riferimento al Fondo per l'autonomia
possibile e l'assistenza a lungo termine che, da quest'anno, sarà
ripartito in base a criteri che devono coordinarsi coerentemente
con quelli riguardanti il Fondo sociale regionale. Le
disposizioni dell'art. 2 sono di natura tecnica, relative a
progetti di natura sociale.
Tutto questo in attesa della definitiva approvazione dei
regolamenti con i quali entreranno in vigore i nuovi criteri di
ripartizione delle risorse e le modalità del loro utilizzo, come
stabilito dalla legge 6 del 2006.
Sergio Lupieri (Margh), come relatore, ha ribadito che il
provvedimento consente l'operatività degli enti locali in attesa
di definizione dei regolamenti con i quali verranno approvati i
nuovi criteri di ripartizione delle risorse e le modalità del
loro utilizzo. Il ritardo di questi è dovuto alla complessità
tecnica della questione e alla ricerca di una condivisione che
consenta di perseguire coerentemente gli obiettivi dati dalla
riforma del welfare regionale. Si vuole, difatti, abbandonare
definitivamente il metodo basato sulla rivalutazione dello
storico delle spese per dare maggior peso all'evoluzione dei
servizi territoriali, orientati sempre di più verso una gestione
associata dei servizi.
Pur confermando l'assenso al provvedimento, Massimo Blasoni (FI)
- anch'egli relatore - ha sottolineato come le norme adottate
nella presente legislatura in ordine ai temi sociali siano ancora
tutte pressoché non attuate, a causa della mancata adozione dei
regolamenti da parte della Giunta, a cominciare dalle leggi sul
sostegno della famiglia e sul reddito di cittadinanza. Il
provvedimento all'attenzione dell'Aula prevede norme transitorie
che consentono di sopperire al ritardo accumulato dall'attuazione
della legge 6 del 2006.
(segue)