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Roma, Festa della Repubblica: Tesini al Quirnale e a parata militare

02.06.2007
13:06
(ACON) Trieste, 02 giu - MPB - Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, nella sua veste di coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee dei Consigli regionali e delle Province autonome a Roma ha assistito, con le più alte cariche dello Stato, alla tradizionale parata militare lungo Via dei Fori Imperiali per la celebrazione della Festa Nazionale della Repubblica.

La sfilata, istituita per la prima volta nel 1948, costituisce il momento di maggiore solennità di quella che di fatto è l'unica festa nazionale d'Italia che celebra la nascita della Repubblica ricordando il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946 indetto a suffragio universale per la scelta della forma di governo. Prima della Repubblica, la festa nazionale italiana si teneva la prima domenica di giugno, anniversario della concessione dello Statuto Albertino. Nell'attuale formula, durante la parata militare, sfila un organico molto ridotto rispetto a quello che veniva impegnato nelle edizioni che si sono susseguite dalla istituzione di questa manifestazione alla sua temporanea abolizione.

Il clima di attenzione al tema dei costi della politica ha connotato anche l'appuntamento della vigilia, al Quirinale.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha infatti abolito il tradizionale concerto sostituendolo con l'invito per un ricevimento ristretto a una qualificata rappresentanza del Governo, dei rami del Parlamento e delle Regioni, a cui Tesini ha partecipato in quanto coordinatore della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali.

Un segnale di sobrietà anche sul Colle - è il commento di Tesini - per questo 61° anniversario all'insegna di una nuova sensibilità che le istituzioni devono sviluppare in merito a quell'esigenza di accountability che impone ad esse di rendere conto della loro gestione e dei benefici che i cittadini ne ricavano anche in relazione ai loro costi. L'anniversario della Repubblica suona come monito a tutti coloro che hanno compiti di rappresentanza e responsabilità pubbliche ad una forte reazione perché nei cittadini cresca la fiducia e la stima nelle istituzioni, da riformare con moralità e rigore, rendere più pronte ed efficaci nel rappresentare i territori e l'unità nazionale e assicurare alle comunità locali crescita, benessere, sicurezza, qualità della vita.

Esprimo forte apprezzamento - prosegue Tesini - per le considerazioni del presidente della Repubblica come sempre puntuali e particolarmente pertinenti con il dibattito in atto nel Paese: nessun discorso celebrativo di circostanza da parte di Napolitano, i cui echi si sono fatti ben sentire nello scambio di vedute che ho avuto con esponenti del Parlamento, del Governo e delle Regioni sia al ricevimento al Quirinale, sia alla parata.

Sono particolarmente soddisfatto - conclude Tesini - di come il presidente della Repubblica nelle sue parole recepisca il senso del documento votato all'unanimità dalla Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, che gli avevo trasmesso immediatamente dopo l'approvazione, nel passaggio in cui egli dice che vi deve essere una forte collaborazione tra tutte le assemblee elettive - Parlamento e Consigli regionali - per una rigorosa azione di riforma della politica e delle istituzioni, che è l'unico modo per porre un argine alla deriva dell'antipolitica, che - come detto testualmente da Napolitano - fa di ogni erba un fascio.