Roma, Festa della Repubblica: Tesini al Quirnale e a parata militare
(ACON) Trieste, 02 giu - MPB - Il presidente del Consiglio
regionale Alessandro Tesini, nella sua veste di coordinatore
della Conferenza dei presidenti delle Assemblee dei Consigli
regionali e delle Province autonome a Roma ha assistito, con le
più alte cariche dello Stato, alla tradizionale parata militare
lungo Via dei Fori Imperiali per la celebrazione della Festa
Nazionale della Repubblica.
La sfilata, istituita per la prima volta nel 1948, costituisce il
momento di maggiore solennità di quella che di fatto è l'unica
festa nazionale d'Italia che celebra la nascita della Repubblica
ricordando il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946
indetto a suffragio universale per la scelta della forma di
governo. Prima della Repubblica, la festa nazionale italiana si
teneva la prima domenica di giugno, anniversario della
concessione dello Statuto Albertino.
Nell'attuale formula, durante la parata militare, sfila un
organico molto ridotto rispetto a quello che veniva impegnato
nelle edizioni che si sono susseguite dalla istituzione di questa
manifestazione alla sua temporanea abolizione.
Il clima di attenzione al tema dei costi della politica ha
connotato anche l'appuntamento della vigilia, al Quirinale.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha infatti
abolito il tradizionale concerto sostituendolo con l'invito per
un ricevimento ristretto a una qualificata rappresentanza del
Governo, dei rami del Parlamento e delle Regioni, a cui Tesini ha
partecipato in quanto coordinatore della Conferenza dei
presidenti dei Consigli regionali.
Un segnale di sobrietà anche sul Colle - è il commento di Tesini
- per questo 61° anniversario all'insegna di una nuova
sensibilità che le istituzioni devono sviluppare in merito a
quell'esigenza di accountability che impone ad esse di rendere
conto della loro gestione e dei benefici che i cittadini ne
ricavano anche in relazione ai loro costi.
L'anniversario della Repubblica suona come monito a tutti coloro
che hanno compiti di rappresentanza e responsabilità pubbliche ad
una forte reazione perché nei cittadini cresca la fiducia e la
stima nelle istituzioni, da riformare con moralità e rigore,
rendere più pronte ed efficaci nel rappresentare i territori e
l'unità nazionale e assicurare alle comunità locali crescita,
benessere, sicurezza, qualità della vita.
Esprimo forte apprezzamento - prosegue Tesini - per le
considerazioni del presidente della Repubblica come sempre
puntuali e particolarmente pertinenti con il dibattito in atto
nel Paese: nessun discorso celebrativo di circostanza da parte di
Napolitano, i cui echi si sono fatti ben sentire nello scambio di
vedute che ho avuto con esponenti del Parlamento, del Governo e
delle Regioni sia al ricevimento al Quirinale, sia alla parata.
Sono particolarmente soddisfatto - conclude Tesini - di come il
presidente della Repubblica nelle sue parole recepisca il senso
del documento votato all'unanimità dalla Conferenza dei
presidenti dei Consigli regionali, che gli avevo trasmesso
immediatamente dopo l'approvazione, nel passaggio in cui egli
dice che vi deve essere una forte collaborazione tra tutte le
assemblee elettive - Parlamento e Consigli regionali - per una
rigorosa azione di riforma della politica e delle istituzioni,
che è l'unico modo per porre un argine alla deriva
dell'antipolitica, che - come detto testualmente da Napolitano -
fa di ogni erba un fascio.