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Rapporto legislazione regionale: Dressi e Giangaspero (2)

04.06.2007
17:57
(ACON) Trieste, 04 giu - ET - Il Rapporto non ha solo lo scopo di fornire numeri e grafici, ma vuole anche spiegare alla gente la sostanza delle leggi approvate e la ragione per la quale sono nate. È questo uno dei motivi principali che, secondo il presidente del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione Sergio Dressi (AN), ha portato alla redazione di questo lavoro.

Nel periodo osservato (2003-2005) c'è stata una virtuosa diminuzione della produzione legislativa. L'introduzione delle clausole valutative all'interno di norme particolarmente importanti (l'obbligo, cioè, di valutarne periodicamente l'applicazione e l'efficacia) è poi un ulteriore elemento di pregio della legislazione regionale e il Friuli Venezia Giulia è una delle prime Regioni italiane ad averle previste e applicate.

Al termine del suo intervento, il presidente Dressi ha anche annunciato l'adesione del Friuli Venezia Giulia al progetto CAPIRe, promosso dalla Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali che ha come scopo promuovere la cultura e l'uso della valutazione delle politiche in seno alle Assemblee legislative.

Un'analisi tecnica del rapporto è stata quindi sviluppata dal preside della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trieste, Paolo Giangaspero.

Il Rapporto è pieno di dati e redatto con cura, è stata l'opinione del giurista, e consente di dire che c'è un'interrelazione collaborativa tra Consiglio e Giunta e tra maggioranza e opposizione. I dati presentano un buon livello di controllo da parte dell'Aula sul lavoro dell'Esecutivo (dato questo ricavabile dall'esistenza stessa di un organo di valutazione come il Comitato) e un alto tasso di efficienza legislativa, visto che ogni due leggi e mezzo presentate, una ne viene approvata. I progetti di legge presentati dalle forze politiche di opposizione vengono approvati nel 21% dei casi, dato che testimonia una collaborazione comunque fattiva tra gli schieramenti politici in Consiglio regionale.

Secondo Giangaspero, in base al Rapporto il Friuli Venezia Giulia è un po' carente sul fronte della semplificazione del panorama legislativo: solo il 19% delle leggi approvate è di questo segno, mentre tutte le altre vanno a incidere su settori nuovi della vita regionale. Difatti, sono in vigore ancora molti provvedimenti approvati negli anni '80 e primi anni '90 che potrebbero essere rivisti.

(segue)