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Pari opportunità:convegno su progetti internazionali per le donne

14.06.2007
19:45
(ACON) Trieste, 14 giu - MPB - L'esperienza maturata dall'AIDOS - Associazione italiana donne per lo sviluppo, in venticinque anni di attività e le immagini, tratte da un documentario, del centro per la salute delle donne di Sweileh, quartiere povero della capitale della Giordana Amman, hanno fatto da filo conduttore al convegno che la Commissione regionale pari opportunità con l'Associazione Culture Aperte e il Coordinamento delle associazioni e comunità degli immigrati della provincia di Trieste (C.A.C.I.T) ha organizzato sui temi della cooperazione internazionale a vantaggio delle donne, con particolare riferimento ai progetti internazionali inerenti i consultori familiari e l'imprenditoria femminile.

Obiettivo dell'incontro - che si è svolto nella Sala Tessitori del Consiglio regionale, in piazza Oberdan 5 - realizzare, come ha spiegato la presidente della Commissione pari opportunità, Renata Brovedani, offrire uno spazio di testimonianza e confronto a donne che provengono da altri Paesi e che sono portatrici di sensibilità ed esperienze diverse, per un arricchimento reciproco. Ma anche, evidenziare che l Associazione Culture Aperte, come ha detto la presidente Ornella Urpis, raccoglie l esperienza dell Associazione italiana donne per lo sviluppo puntando ad aprire a Trieste uno sportello AIDOS.

L'apertura al dialogo è la cifra distintiva della civiltà di un Paese, ha affermato la Brovedani sottolineando il valore di una laicità fondata sullo spirito critico, sulla voglia di confronto senza per questo rinunciare alle convinzioni e al proprio humus culturale, e che uno Stato che sa rapportarsi senza timori e con grande apertura con tante culture è autenticamente democratico e laico.

Concetti condivisi dalla consigliera Bruna Zorzini che ha portato il saluto del Consiglio regionale all'iniziativa sottolineando il cammino compiuto in questi anni per la dignità e la libertà di scelta delle donne, anche con appuntamenti come le Conferenze delle Nazioni Unite degli anni '80 e '90 di Copenaghen, Nairobi, Pechino, Il Cairo, che hanno dato forza al movimento internazionale delle donne per il miglioramento della condizione femminile nel mondo.

La testimonianza di Hasnaa Naggay, coordinatrice delle donne musulmane del Centro Culturale Islamico di Trieste e della Venezia Giulia, ha evidenziato la grande diversità di situazioni per la donna musulmana da un paese all altro indicando nella ignoranza il nemico maggiore per la donna.

Proprio sulla formazione AIDOS ha investito. La presidente nazionale Daniela Colombo - raccontando il percorso dell'associazione, dalla nascita nel 1981 a oggi, e i molti interventi, dall' Afghanistan ai paesi dell' ex-Unione sovietica, dalla Palestina alla Somalia, cercando sempre di far fronte al bisogno formativo della realtà locale - ha spiegato che fin dall'inzio l'AIDOS ha lavorato per condividere le conquiste della società italiana, specie in fatto di diritto di famiglia considerato un vero caposaldo, sulla salute sessuale riproduttiva, con particolare riferimento alla legge sui consultori, e sull'imprenditoria femminile, oltre che sulle tematiche di genere e dei diritti umani. E questo - ha concluso Colombo - nella convinzione, comunque, che i molti saperi delle donne e degli uomini immigrati sono utili e preziosi per la cooperazione allo sviluppo.

Al termine, la proiezione del film "Empowerment delle donne in Giordania: una collaborazione positiva" ha dato testimonianza visiva di quanto emerso nel convegno.

(immagini alle tv)