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Comm. Insiel: audizione Garante codice etico

26.06.2007
15:01
(ACON) Trieste, 26 giu - RC - L'organismo di vigilanza del codice etico istituito presso Insiel nel febbraio 2006 non ha registrato alcuna anomalia. Ad affermarlo alla Commissione d'inchiesta sulla società informatica regionale - presidente Roberto Molinaro (UDC) - è stato il presidente del Garante del codice etico, Pietro Martini. Se un evento è da segnalare, questo si rifà ad un caso particolare già, però, evidenziato autonomamente via lettera il 18 luglio 2006 dall'amministratore delegato, Stefano De Capitani, al CdA, al collegio sindacale e al socio unico - ovvero la Regione - della SpA con ciò rendendo inutile ogni intervento dell'organismo di vigilanza in quanto questo non ha né poteri comminatori né sanzionatori, ma può solo riferire al CdA.

Martini ha spiegato ai consiglieri anche come si svolgeva il controllo precedentemente all'acquisizione del 100% di Insiel da parte della Regione: era aggregato al modello organizzativo di Telecom Italia e si basava su un gruppo di vigilanza ad hoc che controllava, però, solo i flussi finanziari di Insiel. L'acquisizione ha quindi azzerato le procure e dunque anche il Comitato di vigilanza. Quello nuovo è stato nominato il 20 luglio 2005 ed è stato in carica sino a febbraio 2006. In quel periodo, i compiti di vigilanza erano gestiti direttamente dal presidente e dall'amministratore delegato di Insiel. Solo con febbraio 2006 è entrato in azione l'organismo di controllo di cui Martini è presidente.

La Commissione ha, quindi, chiesto copia all'assessore regionale responsabile dei Sistemi informativi, Gianni Pecol Cominotto, della lettera di luglio 2006 inviata da De capitani, mentre Antonio Pedicini (FI) ha suggerito l'acquisizione di tutti i verbali del CdA del periodo sotto inchiesta (gennaio 1998-novembre 2006) e che si verificasse quanto affermato dall'ex AD di Insiel Dino Cozzi, in merito alla segnalazione alla Regione dell'incompatibilità del nuovo amministratore delegato, De Capitani, a ricoprire tale carica, incompatibilità che sarebbe dovuta essere rimossa, ma così non fu.

Molinaro ha quindi ricordato le tre maxi aree su cui la Commissione sta lavorando: i bilanci (verifica data in carico ai consiglieri Paolo Pupulin dei DS e Antonio Pedicini di FI); i piani industriali (di competenza di Paolo Santin della Margherita e Luca Ciriani di AN); i rapporti tra la società e l'amministrazione regionale (in carica allo stesso Molinaro). Da parte del presidente sono, quindi, state sollevate delle richieste di approfondimento sulle consulenze, ovvero creare un prospetto che evidenzi l'andamento nel periodo 98-2005 in quanto si parla di cifre consistenti pari anche a 2-300mila euro alla volta; sugli incarichi retribuiti a componenti del CdA per 30-40mila euro in occasione di eventi come il Giubileo; sulle licenze d'uso relative ai software dei laboratori ospedalieri; sulle modalità di affidamento degli incarichi a Insiel da parte della Regione per le attività extra convenzione, come ad esempio per la Carta regionale dei Servizi.

Santin e Ciriani si sono trovati d'accordo nell'affermare che c'è una sostanziale corrispondenza tra i contenuti dei Piani industriali e quanto realizzato. Semmai questi Piani non presentano contenuti di spessore, non sono commisurarti con una migliore conduzione dell'azienda, non portano ad un voler superare certi problemi come la lentezza della struttura. Nell'ultimo Piano, poi, non si sono voluti sviluppare servizi innovativi, pur previsti dall'azionista unico Regione, inerenti il sistema sanitario. I Piani industriali del passato - ha rimarcato Ciriani - si dimostrano una fotocopia uno dell'altro. Con Cozzi, si era cercato di aprire al mercato e dare un taglio più manageriale alla società, ma con il decreto Bersani questo aspetto è stato placato. Complessivamente, la società avrebbe avuto bisogno di innovazioni e migliorie che nei Piani non sono state avviate, per motivi interni ma anche esterni dettati dal Governo nazionale.

Martedì prossimo, 3 luglio, la Commissione tornerà a riunirsi per stilare la relazione finale da presentare al Consiglio.

(immagini alle tv)