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Margh/DS: Degano e Travanut su legge elettorale

26.06.2007
17:42
(ACON) Trieste, 26 giu - COM/ET - La nuova legge elettorale regionale approvata a marzo dal Consiglio sarà pubblicata domani sul BUR, entrando di fatto in vigore.

È una legge che, secondo il capogruppo della Margherita, Cristiano Degano, e il capogruppo dei DS, Mauro Travanut, migliora le modalità di voto con le quali, nel 2003, è stato eletto l'attuale Consiglio. Le novità più importanti sono l'abolizione del listino, le misure a favore delle donne, lo sbarramento del 4%, la norma per favorire la rappresentanza in Consiglio dei cittadini italiani di lingua e nazionalità slovena, il limite dei tre mandati per i consiglieri e quello di due mandati per gli assessori.

La norma che comunque ha fatto più discutere in questi mesi è quella che prevede l'ineleggibilità al Consiglio regionale per i presidenti delle Province e per i sindaci dei Comuni sopra i 3 mila abitanti che non rassegnino le dimissioni almeno 90 giorni prima della fine della legislatura. Una disposizione peraltro già in vigore, pur con modalità diverse, sia per le elezioni del Parlamento sia in diverse altre Regioni italiane. A tale proposito, fanno sapere Degano e Travanut, i capigruppo consiliari hanno ritenuto opportuno attendere la certezza dell'entrata in vigore della legge elettorale per raccogliere la disponibilità ad un incontro, manifestata ancora il 22 marzo scorso, dai vertici dell'ANCI e dell'UPI al fine di esaminare proprio le implicazioni di tale provvedimento. L'incontro fra i capigruppo consiliari e i vertici di ANCI e UPI, rispettivamente il sindaco Gianfranco Pizzolitto e la presidente Maria Teresa Bassa Poropat, è fissato per domani (27 giugno), in Consiglio regionale, alle ore 13.30, al termine della seduta d'Aula della mattina.

I gruppi di maggioranza sono dunque disposti a discutere sulla soglia del numero di abitanti dei Comuni interessati e sulla tempistica delle dimissioni, pur mantenendo la ratio della legge. Modifiche che, segnalano i capogruppo diellino e dei DS, potrebbero essere eventualmente introdotte senza dover rimettere mano alla legge elettorale appena approvata, ma intervenendo sulla legge 21/2004 sulle ineleggibilità e incompatibilità che proprio la legge elettorale ha modificato.