CR: nuova contabilità, relatore maggioranza Brussa (2)
(ACON) Trieste, 27 giu - MPB - Il disegno di legge con le nuove
norme di programmazione finanziaria e contabilità regionale,
presentato dalla Giunta e licenziato dalla I Commissione, dopo
ben due settimane di lavoro e un dibattito e un confronto a volte
anche aspri, risulta sostanzialmente modificato in parti
significative che vanno a tutelare tanto il ruolo del Consiglio
quanto la potestà del singolo consigliere.
A evidenziarlo è Franco Brussa (Margh), relatore di maggioranza,
che ricorda che proprio questi due punti avevano costituito il
leit motiv di discussione e contrapposizione tra maggioranza e
opposizione, ritenendo quest'ultima che con il testo originario
si svilisse il ruolo del Consiglio e la sua potestà di indirizzo
attraverso l'azione dei singoli consiglieri e si consegnasse,
invece, nelle sole mani della Giunta tutta la gestione del
Bilancio.
Gli emendamenti apportati dalla Giunta, dalla maggioranza e, in
qualche caso, anche dall'opposizione, hanno fatto sì che il testo
oggi proposto sia di grande equilibrio e confermi, nella
sostanza, le finalità che il disegno di legge persegue e i ruoli
e i compiti assegnati dallo Statuto al Consiglio e ai
consiglieri.
Brussa ha sottolineato gli aspetti di maggior rilievo e, in
particolare, che il DPEFR (Documento di programmazione
economico-finanziaria regionale) è inviato al Consiglio delle
Autonomie locali che esprime un parere entro 15 giorni, e viene
pubblicato nel BUR. Inoltre, la Giunta lo presenta al Consiglio
entro il 31 luglio di ogni anno che lo esamina ed approva entro
il 20 settembre successivo. Di rilievo, che anche il programma
operativo di gestione (POG), che contiene l'elenco di tutti i
capitoli di spesa, sia tra i documenti che devono essere
presentati al Consiglio, pur non essendo questo oggetto di
approvazione consiliare. Inoltre, diversamente da quanto previsto
inizialmente, si è stabilito che ci sia un'unica Legge
strumentale alla manovra di bilancio, per renderla più coerente e
omogenea.
L'emendamento per cui i destinatari degli interventi sono
prevedibili solo a livello settoriale o di tipologia omogenea è
una modifica che traduce concretamente il principio di
trasparenza e di uniformità del Bilancio che non potrà più
riguardare singoli o piccoli interventi. E se al regolamento
interno del Consiglio regionale viene demandata la disciplina
dello svolgimento della sessione di Bilancio, con altri
emendamenti si è stabilito che la Giunta, entro 30 giorni
dall'approvazione del Bilancio pluriennale e annuale, approvi il
POG, tenendo conto degli indirizzi programmatici approvati dal
Consiglio, al quale lo trasmette; che le variazioni al Bilancio
determinino anche le conseguanti variazioni al POG; che il
rendiconto generale sia costruito con le stesse modalità del
Bilancio e venga approvato dal Consiglio in sessione diversa da
quella del Bilancio. Sarà il Consiglio, con il proprio
regolamento interno, a definirne le modalità di esame e di
approvazione del Rendiconto che diverrà un punto di riferimento
per l'Assemblea, sia per verificare la coerenza con quanto
previsto, sia per la predisposizione del Bilancio successivo.
Tutte modificazioni queste - ha insistito Brussa - per cui il
disegno di legge, in coerenza con il Piano strategico per gli
anni 2005-2008, persegue l'obiettivo di rivedere gli strumenti di
programmazione economico-finanziaria e di migliorare la capacità
dei documenti contabili e programmatori di rappresentare le
decisioni fondamentali di Bilancio e il loro collegamento con le
politiche pubbliche, gli equilibri economici, l'impatto macro
economico e di sistema della spesa regionale, il rapporto
fiduciario "di mandato" tra Giunta e Consiglio regionale.
Brussa ha infine analizzato in dettaglio, con riferimento ai
relativi articoli, gli strumenti di programmazione finanziaria
regionale che vanno a sostituire i precedenti - DPEFR, che
costituisce il quadro di riferimento; relazione
politico-programmatica regionale che definisce obiettivi generali
del medio termine e risorse disponibili; legge strumentale alla
manovra di bilancio; legge finanziaria; Bilancio pluriennale e
Bilancio annuale - che risultano potenziati. Si è poi soffermato
sulla struttura del bilancio (finalità funzioni, titolo e unità)
e sulla classificazione delle entrate, ricordando che obiettivo
principale della riforma è la semplificazione della lettura del
documento contabile per una sua maggiore comprensibilità.
(immagini alle tv)
(segue)