CR: nuova contabilità, dibattito generale (8)
(ACON) Trieste, 27 giu - DT - Concluse le relazioni di
maggioranza e opposizione, è stato Antonio Martini (Margh) ad
aprire il dibattito generale sul ddl della Giunta che riformula
contabilità e programmazione finanziaria regionale.
Questa è un'ottima legge, ha dichiarato, perché di fatto è la
legge del presidenzialismo. Il Consiglio? Non è più il luogo
dell'indirizzo, attribuzione che oggi come oggi è assorbita dalla
Giunta. E allora bisogna comprendere quale sia il ruolo
dell'Aula: io ritengo che debba essere un ruolo di controllo, di
vero controllo. Chiedo pertanto al presidente Riccardo Illy di
assegnare ai consiglieri questo controllo, di darci strumenti
buoni per farlo. Perché è dovere della maggioranza, più che
dell'opposizione, controllare l'Esecutivo.
Ma quanto è necessaria questa legge sulla contabilità? Per
Daniele Galasso (FI) ci voleva sì una semplificazione normativa
ma non certo una rivoluzione. E invece al Consiglio rimarranno
solo le chiacchiere, la Giunta si prenderà tutto il resto. Non
bastavano a Illy, ha sottolineato ancora, il presidenzialismo,
gli assessori esterni, doveva proprio assumersi la responsabilità
di svuotare di ogni ruolo l'Aula? Attenzione, poi, all'ingordigia
di voler, attraverso il Pog, determinare capitoli e individuare
poste puntuali: non è ammissibile che entrambi vengano approvati
con un atto amministrativo, senza la copertura legislativa su
impegni di questo genere si corrono grossi rischi. Infine,
l'ultima richiesta di Galasso: dare attuazione al ddl a partire
dal 2009.
E' interesse della comunità che si giunga a una semplificazione
normativa, ha spiegato Maurizio Paselli (Citt). E questo
provvedimento fa parte di un percorso complesso di leggi di
riforma che Intesa Democratica ha portato avanti proprio in
questa direzione. Per quanto concerne il contestato Pog, ha
chiarito Paselli, è scontato che l'attività di gestione spetti
alla Giunta, del resto il Consiglio non deve impossessarsi di
potestà che non può esercitare e anche oggi, con questa norma, lo
stesso Consiglio sarà in grado di controllare come le sue
indicazioni si riverberino nel Pog. E non si dica più che questa
è una legge che espropria il Consiglio delle sue prerogative o,
ancora, che sia stata costruita per mimetizzare il bilancio.
Il DPEFR preoccupa Adriano Ritossa (AN), che lo giudica un atto
vuoto che può essere anche integralmente stravolto dato che
precede i documenti di bilancio. Ma l'esautorazione del Consiglio
emerge platealmente con il Pog in cui l'unica è decidere è la
Giunta. In questo modo si evita il confronto con l'Aula, a cui
rimangono affidate delle semplici indicazioni generiche e
generaliste senza alcuna possibilità di controllo sull'Esecutivo.
Per Maurizio Salvador (UDC) queste non sono norme sulla
contabilità bensì sui costi della politica. Con un provvedimento
scandaloso, ha spiegato il consigliere, già Illy a suo tempo
aveva deciso che gli assessori non potessero essere consiglieri:
cosicché oggi abbiamo 60 consiglieri e 10 assessori esterni. E'
stato poi istituito il Consiglio delle Autonomie locali, che è
diventato la prima Camera di questa Regione. Adesso, i
consiglieri vengono spogliati del loro ruolo. Perché i cittadini
dovrebbero continuare a pagare gente a cui sistematicamente
vengono tolte competenze? Possiamo davvero permetterci di
mantenere un organo rappresentativo che non può incidere su
nulla?
(segue)