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CR: mozione opposizioni su A4, dibattito (3)

28.06.2007
13:44
(ACON) Trieste, 28 giu - ET - Portiamo qui il ministro Di Pietro e facciamogli vedere qual'è la vera situazione della viabilità in Friuli Venezia Giulia. È questa la soluzione all'empasse dell'A4 proposta dal consigliere Antonio Martini (Margh). Non basta allargare l'autostrada, il problema è che per le nostre zone passano i camion provenienti da tutto l'Est Europa e il traffico è giunto oramai a livelli insopportabili. Il consigliere diellino si è dunque augurato che non si debba mai ricorrere ad azioni eclatanti per far comprendere alle autorità nazionali competenti la gravità della situazione. C'è bisogno di una nuova autostrada e di una soluzione che nasca da una strategia concertata a livello comunitario, dato che l'imbuto che qui si viene a creare è un problema di portata europea. La viabilità, secondo Martini, è un vero tema bipartisan, che un Consiglio regionale deve affrontare con responsabilità.

Il consigliere Adriano Ritossa (AN) nel suo intervento ha voluto evidenziare quanto lungo e tortuoso sia il percorso burocratico che porterebbe alla realizzazione delle terza corsia e che quindi non è possibile prevedere una soluzione in tempi brevi. Ma lo stato in cui versa il sistema autostradale regionale è tale da isolare l'intero Nord Est dai flussi internazionali, specie provenienti dai vicini Paesi di recente ingresso nell'Ue. L'entrata del più grande trasportatore est europeo, la Bulgaria, nella Comunità europea era un fatto risaputo da lungo e ora bisogna dare risposte immediate, altrimenti questi traffici prenderanno altre direttrici creando un isolamento difficilmente risolvibile per la nostra Regione.

Per il forzista Roberto Asquini, in questi quattro anni si è fatto poco o niente. Per come stanno le cose, afferma Asquini, l'unico progetto che verrà realizzato in tempo breve è la barriera della tangenziale sud di Pordenone. Si sono cercate soluzioni panacea e si è proposto il trasferimento del traffico pesante su rotaia. Gli operatori però sostengono che, visti i prezzi operati dalla concorrenza dei paesi europei, il trasporto su ferro è un'opzione troppo cara per poter continuare ad utilizzarla. Manca un accordo europeo in materia, una concertazione tra governo centrale e Bruxelles. Asquini ha poi posto all'attenzione dell'Aula la situazione dello svincolo di Ronchi dei Legionari (GO), secondo lui pericolosissimo ed paradigmatico della poca cura che Autovie Venete mette nella gestione della rete autostradale.

L'assessore Sonego viene regolarmente smentito nelle sue affermazioni, sia dai vertici di Autovie Venete, che dalla stessa maggioranza. È quanto afferma il consigliere Paolo Ciani (AN) sostenendo che l'assessore regionale alla mobilità e infrastrutture di trasporto, difatti, annuncerebbe una tempistica irreale per il via dei lavori della terza corsia. E se poi si invoca un Commissario per risolvere l'emergenza della A4, ha continuato Ciani, bisognerebbe anche stabilire a priori cosa questi dovrebbe fare, senza lasciare troppe incertezze a chi deve designarlo. Sarebbe anche utile se le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia facessero uno sforzo in più e indicassero da subito i percorsi, sia della TAV che della terza corsia, imprimendo un'accellerata all'iter ministeriale dei procedimenti. Comunque, ha concluso Ciani, sarebbe molto utile anche che ci fosse un chiarimento con il ministro e che Di Pietro visitasse la nostra regione per rendersi conto della situazione.

(segue)