CR: mozione opposizioni su A4, dibattito (3)
(ACON) Trieste, 28 giu - ET - Portiamo qui il ministro Di
Pietro e facciamogli vedere qual'è la vera situazione della
viabilità in Friuli Venezia Giulia. È questa la soluzione
all'empasse dell'A4 proposta dal consigliere Antonio Martini
(Margh). Non basta allargare l'autostrada, il problema è che per
le nostre zone passano i camion provenienti da tutto l'Est Europa
e il traffico è giunto oramai a livelli insopportabili. Il
consigliere diellino si è dunque augurato che non si debba mai
ricorrere ad azioni eclatanti per far comprendere alle autorità
nazionali competenti la gravità della situazione. C'è bisogno di
una nuova autostrada e di una soluzione che nasca da una
strategia concertata a livello comunitario, dato che l'imbuto che
qui si viene a creare è un problema di portata europea. La
viabilità, secondo Martini, è un vero tema bipartisan, che un
Consiglio regionale deve affrontare con responsabilità.
Il consigliere Adriano Ritossa (AN) nel suo intervento ha voluto
evidenziare quanto lungo e tortuoso sia il percorso burocratico
che porterebbe alla realizzazione delle terza corsia e che quindi
non è possibile prevedere una soluzione in tempi brevi. Ma lo
stato in cui versa il sistema autostradale regionale è tale da
isolare l'intero Nord Est dai flussi internazionali, specie
provenienti dai vicini Paesi di recente ingresso nell'Ue.
L'entrata del più grande trasportatore est europeo, la Bulgaria,
nella Comunità europea era un fatto risaputo da lungo e ora
bisogna dare risposte immediate, altrimenti questi traffici
prenderanno altre direttrici creando un isolamento difficilmente
risolvibile per la nostra Regione.
Per il forzista Roberto Asquini, in questi quattro anni si è
fatto poco o niente. Per come stanno le cose, afferma Asquini,
l'unico progetto che verrà realizzato in tempo breve è la
barriera della tangenziale sud di Pordenone. Si sono cercate
soluzioni panacea e si è proposto il trasferimento del traffico
pesante su rotaia. Gli operatori però sostengono che, visti i
prezzi operati dalla concorrenza dei paesi europei, il trasporto
su ferro è un'opzione troppo cara per poter continuare ad
utilizzarla. Manca un accordo europeo in materia, una
concertazione tra governo centrale e Bruxelles. Asquini ha poi
posto all'attenzione dell'Aula la situazione dello svincolo di
Ronchi dei Legionari (GO), secondo lui pericolosissimo ed
paradigmatico della poca cura che Autovie Venete mette nella
gestione della rete autostradale.
L'assessore Sonego viene regolarmente smentito nelle sue
affermazioni, sia dai vertici di Autovie Venete, che dalla stessa
maggioranza. È quanto afferma il consigliere Paolo Ciani (AN)
sostenendo che l'assessore regionale alla mobilità e
infrastrutture di trasporto, difatti, annuncerebbe una tempistica
irreale per il via dei lavori della terza corsia. E se poi si
invoca un Commissario per risolvere l'emergenza della A4, ha
continuato Ciani, bisognerebbe anche stabilire a priori cosa
questi dovrebbe fare, senza lasciare troppe incertezze a chi deve
designarlo. Sarebbe anche utile se le Regioni Veneto e Friuli
Venezia Giulia facessero uno sforzo in più e indicassero da
subito i percorsi, sia della TAV che della terza corsia,
imprimendo un'accellerata all'iter ministeriale dei procedimenti.
Comunque, ha concluso Ciani, sarebbe molto utile anche che ci
fosse un chiarimento con il ministro e che Di Pietro visitasse la
nostra regione per rendersi conto della situazione.
(segue)