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CR: mozione opposizioni su A4, dibattito (4)

28.06.2007
13:47
(ACON) Trieste, 28 giu - DT - Nel suo intervento Claudio Violino (LN) ha riflettuto sul ruolo storicamente avuto dalla viabilità in Friuli Venezia Giulia (e quindi l'attraversamento stradale della regione sostanzialmente a sud sin dai tempi dei romani) aggiungendo, però, che se si intendono collegare per davvero i diversi capoluoghi di provincia della regione allora bisogna rafforzare anche altre arterie di scorrimento vitali, come la Pontebbana. E' chiaro poi, ha sottolineato ancora, che il problema strategico nazionale delle infrastrutture va cucito attorno al modello industriale e alle richieste del Friuli. Autostrade, ferrovie e opere quali i rigassificatori o gli elettrodotti, insomma, devono essere funzionali al territorio.

Per Daniele Galasso (FI) la A4 è una questione complessa sia da un punto di vista autorizzativo che economico e burocratico. E ora pure il governo ha aggrovigliato ulteriormente la situazione. Ma non possiamo alzare bandiera bianca, la politica deve risolvere questioni così importanti. I ritardi sulla rete autostradale, ha fatto notare, stanno costando alle imprese, alla loro competività ma anche alla salute e alla sicurezza dei cittadini: stiamo pagando una sorta di tassa occulta.

Mauro Travanut (DS) invece ha presentato assieme a Cristiano Degano (Margh), Maurizio Paselli (Citt), Bruna Zorzini (PDCI) e Pio De Angelis (PRC-SE) un ordine del giorno con cui si condivide la decisione delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto di chiedere al ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro la nomina di un commissario governativo che possa agevolare e semplificare il rilascio delle autorizzazioni e delle approvazioni necessarie all'avvio delle opere della terza corsia della A4 da Quarto d'Altino a Villesse e della Villesse-Gorizia. Si auspica anche - così termina l'odg - che la nomina del Commissario possa avvenire nei tempi più brevi e si invita la Giunta a continuare ad agire assieme al Veneto per tale scopo.

Un problema vecchio, costante nel tempo, quello del rapporto con Roma e in particolare con il ministero delle Infrastrutture, è il commento di Alessandra Guerra (LN). Oggi si ricalcano problemi già vissuti, e il tentativo di fare squadra tra Friuli Venezia Giulia e Veneto per dare al Nord-Est un'ulteriore spinta allo sviluppo industriale è bloccato dal governo, che non consente di realizzare il federalismo infrastrutturale. Lo Stato non può impiantare in regione la Tav o costruire i rigassificatori senza restituire nulla al territorio.

(segue)