Corecom: radio libere, risultati del convegno
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/MPB - Si è svolto a Trieste il
convegno su "W le radio libere, ma libere veramente...", che ha
richiamato da tutta Italia esperti del settore e anche personaggi
che storicamente hanno dato vita, trent'anni fa, alle prime radio
pirata, diventate libere dopo la sentenza n. 202/1976 della Corte
costituzionale.
Il convegno è stato organizzato dal Consiglio regionale e dal
Comitato regionale per le comunicazioni del Friuli Venezia Giulia
(Corecom FVG) perché, secondo Alessandro Tesini, presidente del
Consiglio regionale, "le radio libere in regione hanno avuto un
ruolo importante durante il dramma del terremoto in Friuli nel
1976 e hanno formato una generazione di giornalisti, tecnici, dj
ed operatori".
I lavori sono stati aperti da Franco Del Campo, presidente del
Corecom, ricordando che "le radio hanno innescato un processo
reale di pluralismo delle voci, nate dal basso, perché i costi
erano o sembravano irrisori rispetto alla potenza del medium,
espressione del territorio, senza distinzione tra Nord, Sud o
Centro".
Peppino Ortoleva, docente di Storia dei media all'Università di
Torino, ha sottolineato le virtù delle radio, che sono la
mobilità, la simultaneità della fruizione, la leggerezza, perché
costa poco e contribuisce a creare il suono del mondo in cui
viviamo.
Fabrizio Berrini, segretario generale dell'associazione delle
imprese radiofoniche e televisive locali AERANTI, per Aeranti
Corallo, ha delineato il passaggio delle radio libere dal periodo
eroico alla dimensione d'impresa.
Alla tavola rotonda hanno partecipato, correndo sul filo della
memoria, ma con uno sguardo al presente e al futuro, Ruggero Po,
vicecaporedattore GR1 ed ex speaker di Radio Koper-Capodistria,
che ha sottolineato la difficoltà di diventare giornalisti allora
come oggi; Piero Scaramucci, che ha ricordato i tempi eroici di
Radio Popolare; Giovanni Marzini, oggi caporedattore TGR del
Friuli Venezia Giulia, ma che nel 1976, dai microfoni di Radio
Sound ha scoperto la sua vocazione di giornalista nei giorni
terribili del terremoto; Awanagana, storico dj di Radio Monte
Carlo, che ha raccontato quando ha scoperto la potenza del mezzo
che stava utilizzando. Mauro Missana, Radio Onde Furlane e
Patrizia Zampi, Radio Gorizia 1 hanno spiegato l'importanza e
anche le difficoltà economiche legate alla gestione di una radio
locale oggi.
Giuseppe Battelli, preside della Facoltà di Scienze della
formazione dell'Università di Trieste, ha concluso annunciano la
prossima apertura di una radio universitaria, inserita in una
rete di radio web universitarie, che dovrà coniugare la
comunicazione istituzionale con la libera manifestazioni delle
esigenze degli studenti.