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IPR- MRE: Battellino, su emendamento inerente politiche di genere

29.06.2007
18:29
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/MPB - "L'assessore alle Pari opportunità Michela Del Piero poiché ha rinunciato a dotarsi di un proprio specifico portafoglio, ora dovrebbe rinunciare anche alla delega alle Pari opportunità. Negando che le politiche di genere abbiano diritto ad essere riconosciute anche in una funzione specifica, l'assessore ha di fatto negato ogni trasparenza sulle sue iniziative per le politiche di genere".

Così la consigliera Alessandra Battellino (IpR-MRE) in una sua nota, nella quale spiega il proprio dissenso rispetto alla decisione dell'assessore di non accogliere un emendamento all'articolo 16 - di cui lei era la prima firmataria insieme alle altre consigliere, Guerra, Blazina, Della Pietra, Fasan e Carloni - con il quale si puntava ad aggiungere nelle finalità della classificazione delle spese anche la funzione "politiche di genere".

"Non potevo - scrive la consigliera - accogliere la proposta avanzata dell'assessore Del Piero tesa alla sola sostituzione della finalità "Affari istituzionali, economici e fiscali generali" con "Affari istituzionali, economici, fiscali generali e di genere" perché si sarebbe dimostrata limitativa".

"Ancora una volta, prosegue nella sua nota la Battellino, mi rammarico che le colleghe di Intesa Democratica che avevano condiviso e sottoscritto l'emendamento non abbiano poi avuto il coraggio di sostenerlo fino in fondo".

"La bocciatura dell'emendamento da parte della sola Intesa Democratica evidenzia la sudditanza totale che le donne di sinistra hanno nei confronti di chi conduce l'Aula e della Giunta. Dispiace poi che la sinistra, da sempre dichiaratamente sensibile alle pari opportunità, sia in questa regione così poco attenta alle politiche di genere; e ancor di più l'insensibilità alla politica di genere da parte dell'assessore, che le donne le dovrebbe rappresentare".

"Affermare poi che le politiche di genere sono intersettoriali (come ha fatto l'assessore) non esclude una loro funzione specifica, perché se così fosse - conclude la Battellino - dovremmo chiederci se la montagna è contemplata solo nel "fondo montagna" o non piuttosto anche nelle foreste e parchi, difesa del suolo, agricoltura, rete stradale, centri urbani o quant'altro".