IPR- MRE: Battellino, su emendamento inerente politiche di genere
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/MPB - "L'assessore alle Pari
opportunità Michela Del Piero poiché ha rinunciato a dotarsi di
un proprio specifico portafoglio, ora dovrebbe rinunciare anche
alla delega alle Pari opportunità. Negando che le politiche di
genere abbiano diritto ad essere riconosciute anche in una
funzione specifica, l'assessore ha di fatto negato ogni
trasparenza sulle sue iniziative per le politiche di genere".
Così la consigliera Alessandra Battellino (IpR-MRE) in una sua
nota, nella quale spiega il proprio dissenso rispetto alla
decisione dell'assessore di non accogliere un emendamento
all'articolo 16 - di cui lei era la prima firmataria insieme alle
altre consigliere, Guerra, Blazina, Della Pietra, Fasan e Carloni
- con il quale si puntava ad aggiungere nelle finalità della
classificazione delle spese anche la funzione "politiche di
genere".
"Non potevo - scrive la consigliera - accogliere la proposta
avanzata dell'assessore Del Piero tesa alla sola sostituzione
della finalità "Affari istituzionali, economici e fiscali
generali" con "Affari istituzionali, economici, fiscali generali
e di genere" perché si sarebbe dimostrata limitativa".
"Ancora una volta, prosegue nella sua nota la Battellino, mi
rammarico che le colleghe di Intesa Democratica che avevano
condiviso e sottoscritto l'emendamento non abbiano poi avuto il
coraggio di sostenerlo fino in fondo".
"La bocciatura dell'emendamento da parte della sola Intesa
Democratica evidenzia la sudditanza totale che le donne di
sinistra hanno nei confronti di chi conduce l'Aula e della
Giunta. Dispiace poi che la sinistra, da sempre dichiaratamente
sensibile alle pari opportunità, sia in questa regione così poco
attenta alle politiche di genere; e ancor di più l'insensibilità
alla politica di genere da parte dell'assessore, che le donne le
dovrebbe rappresentare".
"Affermare poi che le politiche di genere sono intersettoriali
(come ha fatto l'assessore) non esclude una loro funzione
specifica, perché se così fosse - conclude la Battellino -
dovremmo chiederci se la montagna è contemplata solo nel "fondo
montagna" o non piuttosto anche nelle foreste e parchi, difesa
del suolo, agricoltura, rete stradale, centri urbani o
quant'altro".