III Comm: illustrato regolamento reddito cittadinanza
(ACON) Trieste, 04 lug - ET/DT - Approda alla III Commissione
consiliare, presieduta da Nevio Alzetta (DS), il regolamento che
disciplina l'attivazione sperimentale del reddito di base per la
cittadinanza, attuativo della legge regionale 6 del 2006.
Il reddito di base - un'integrazione al reddito, associato e
coordinato tra vari servizi - ha come obiettivo fornire un aiuto
ai residenti del Friuli Venezia Giulia per acquisire maggiore
autonomia economica e migliorarne l'inserimento sociale. Dovrebbe
interessare tra le 10 e le 30mila famiglie per un sostegno
economico medio di 2.500 euro all'anno e una spesa per
l'Amministrazione regionale dai 35 ai 45 milioni di euro
all'anno.
I soggetti titolari dell'attribuzione sono i servizi sociali dei
Comuni, che devono verificare la capacità economica del nucleo
familiare mediante l'applicazione delle modalità previste per
l'ISEE, aggiungendo anche le entrate periodiche e la stima delle
entrate occasionali nei dodici mesi successivi.
L'aiuto economico viene concesso mensilmente per un periodo di
dodici mesi, prorogabile al massimo per altrettanti, ed è pari
alla differenza tra il valore di ciò che viene considerato il
reddito minimo (fissato a 5 mila euro annui) e l'effettiva
capacità economica del nucleo familiare.
Hanno diritto a farne richiesta coloro che risiedono in regione
da almeno dodici mesi e le persone senza fissa dimora domiciliate
in uno dei Comuni della regione o, in totale assenza di
domicilio, fornite di attestato di abitualità del sindaco del
Comune competente. Il nucleo familiare di riferimento non tiene
conto delle persone di età superiore ai 65 anni il cui reddito
sia inferiore ai 10.340 euro l'anno. Una tutela speciale è stata
pensata a favore della genitorialità, per cui la durata
dell'aiuto può essere prolungata oltre i due anni, così come la
misura del reddito può essere aumentata fino al 30% per le mamme
in situazione di disagio economico fino ai primi sei mesi di vita
del bambino.
Le fasi per la concessione del reddito di cittadinanza
comprendono la stipula di un preliminare che porterà, entro tre
mesi, al patto definitivo con il quale il richiedente si
impegnerà a rispettare un programma concordato per superare le
difficoltà. In questo è inserito anche un ulteriore patto di
servizio, un accordo tra il Centro per l'impiego e la persona in
età lavorativa, alla quale il reddito di base viene garantito
solo a condizione che si impegni nella ricerca di occupazione.
Se la situazione del richiedente fosse particolarmente complessa,
è prevista la redazione di un progetto personalizzato. In questo
caso sono coinvolte anche altre istituzioni con un accordo che
vincola tutte le parti e prevede una verifica dei risultati.
Severi i parametri per la sospensione e la revoca del reddito,
che può avvenire in un qualsiasi momento dall'inizio dell'iter,
vuoi per cambio di residenza, vuoi per inadempienza agli obblighi
assunti dal beneficiario, incluso il rifiuto a un'offerta di
lavoro.
Il regolamento avrà una fase sperimentale di cinque anni e dovrà
ottenere il parere, oltre che della Commissione consiliare, anche
della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria,
sociale e sociosanitaria e del Consiglio delle Autonomie locali.
La III Commissione terrà una serie di audizioni mercoledì
prossimo (11 luglio) e il giorno dopo esprimerà il parere.