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III Comm: illustrato regolamento reddito cittadinanza

04.07.2007
12:11
(ACON) Trieste, 04 lug - ET/DT - Approda alla III Commissione consiliare, presieduta da Nevio Alzetta (DS), il regolamento che disciplina l'attivazione sperimentale del reddito di base per la cittadinanza, attuativo della legge regionale 6 del 2006.

Il reddito di base - un'integrazione al reddito, associato e coordinato tra vari servizi - ha come obiettivo fornire un aiuto ai residenti del Friuli Venezia Giulia per acquisire maggiore autonomia economica e migliorarne l'inserimento sociale. Dovrebbe interessare tra le 10 e le 30mila famiglie per un sostegno economico medio di 2.500 euro all'anno e una spesa per l'Amministrazione regionale dai 35 ai 45 milioni di euro all'anno.

I soggetti titolari dell'attribuzione sono i servizi sociali dei Comuni, che devono verificare la capacità economica del nucleo familiare mediante l'applicazione delle modalità previste per l'ISEE, aggiungendo anche le entrate periodiche e la stima delle entrate occasionali nei dodici mesi successivi.

L'aiuto economico viene concesso mensilmente per un periodo di dodici mesi, prorogabile al massimo per altrettanti, ed è pari alla differenza tra il valore di ciò che viene considerato il reddito minimo (fissato a 5 mila euro annui) e l'effettiva capacità economica del nucleo familiare.

Hanno diritto a farne richiesta coloro che risiedono in regione da almeno dodici mesi e le persone senza fissa dimora domiciliate in uno dei Comuni della regione o, in totale assenza di domicilio, fornite di attestato di abitualità del sindaco del Comune competente. Il nucleo familiare di riferimento non tiene conto delle persone di età superiore ai 65 anni il cui reddito sia inferiore ai 10.340 euro l'anno. Una tutela speciale è stata pensata a favore della genitorialità, per cui la durata dell'aiuto può essere prolungata oltre i due anni, così come la misura del reddito può essere aumentata fino al 30% per le mamme in situazione di disagio economico fino ai primi sei mesi di vita del bambino.

Le fasi per la concessione del reddito di cittadinanza comprendono la stipula di un preliminare che porterà, entro tre mesi, al patto definitivo con il quale il richiedente si impegnerà a rispettare un programma concordato per superare le difficoltà. In questo è inserito anche un ulteriore patto di servizio, un accordo tra il Centro per l'impiego e la persona in età lavorativa, alla quale il reddito di base viene garantito solo a condizione che si impegni nella ricerca di occupazione.

Se la situazione del richiedente fosse particolarmente complessa, è prevista la redazione di un progetto personalizzato. In questo caso sono coinvolte anche altre istituzioni con un accordo che vincola tutte le parti e prevede una verifica dei risultati.

Severi i parametri per la sospensione e la revoca del reddito, che può avvenire in un qualsiasi momento dall'inizio dell'iter, vuoi per cambio di residenza, vuoi per inadempienza agli obblighi assunti dal beneficiario, incluso il rifiuto a un'offerta di lavoro.

Il regolamento avrà una fase sperimentale di cinque anni e dovrà ottenere il parere, oltre che della Commissione consiliare, anche della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria e del Consiglio delle Autonomie locali.

La III Commissione terrà una serie di audizioni mercoledì prossimo (11 luglio) e il giorno dopo esprimerà il parere.