IV Comm: TPL, disegno di legge della Giunta (1)
(ACON) Trieste, 05 lug - DT - Dal 1 gennaio 2008 saranno
trasferite alla Regione la gestione del trasporto ferroviario,
automobilistico e marittimo che interessi il solo Friuli Venezia
Giulia, le funzioni in materia di autotrasporto e circolazione su
strada e tutto ciò che rientra nel capitolo Motorizzazione
civile. In più, spetterà sempre alla Regione pianificare,
progettare, eseguire la manutenzione, costruire ex novo o
migliorare le reti stradali, anche nazionali ma ricadenti sul
proprio territorio.
La rete stradale ex ANAS e dal prossimo anno di proprietà della
Regione si estenderà quindi complessivamente per 700 km, quella
statale che rimarrà di proprietà dello Stato ma che sarà gestita
dalla Regione sarà pari a 300 km. Rimarranno invece di proprietà
e di gestione statale le parti confinarie (circa 200 km).
La nuova gestione del trasporto pubblico locale - il cui disegno
di legge è stato illustrato dall'assessore Lodovico Sonego alla
IV Commissione, presidente Uberto Fortuna Drossi (Citt) - punta
così a realizzare l'integrazione modale fra i diversi sistemi di
trasporto (ferro-gomma-mare), concorrere alla salvaguardia
ambientale e promuovere, soprattutto, un equilibrato sviluppo
economico e sociale di tutta la regione. Con poi - ed è una
novità assoluta - la possibilità di un sistema tariffario di
bigliettazione elettronica integrato (cioè un unico titolo di
viaggio da utilizzare su mezzi diversi: treno e autobus, treno e
traghetto, e così via).
Ma anche la qualità del servizio offerto diviene standard
imprescindibile: il gestore, unico per l'intero Friuli Venezia
Giulia a partire dal 2011 e per un massimo di 9 anni
eventualmente prorogabili, dovrà sottoscrivere - assieme alla
Regione, ma anche con il coinvolgimento delle associazioni dei
consumatori - la carta dei servizi: assicurerà la qualità del
servizio prestato (con l'indicazione dei livelli minimi
garantiti), sarà verificata periodicamente e se si dovesse
accertare il mancato raggiungimento dei livelli minimi di qualità
e quantità dei servizi, allora la Regione potrà sciogliere prima
il contratto (dovranno comunque decorrere i due terzi della
durata prevista).
L'affidamento del servizio del trasporto pubblico locale avverrà
tramite gara al ribasso. E proprio a causa del ribasso, il
gestore sarà chiamato a garantire ulteriori servizi flessibili.
E' anche vero che con il risparmio ottenuto e le risorse a
bilancio l'offerta di autobus e di treni verrà potenziata e verrà
diffuso capillarmente il trasporto pubblico locale a chiamata, un
servizio riservato agli over 65 e ai disabili, già attivo nel
Cervignanese e nel Maniaghese che fa dell'autobus una sorta di
taxi pubblico su prenotazione che costa 2 euro (1 all'andata e 1
al ritorno). Ci saranno comunque biglietti e abbonamenti
agevolati per le fasce di reddito più deboli (27 mila euro annui
lordi).
Alla Regione competerà la redazione del Piano per il TPL,
elemento base su cui porrà le fondamenta il nuovo sistema
integrato di trasporto. Un Piano flessibile, in modo da poter
garantire la sua adattabilità (cambiamenti di orari e percorsi)
alle esigenze particolari dei cittadini.
Toccherà quindi a Province e Comuni attuarlo. In particolare, le
Province diverranno competenti in materia di vigilanza e
controllo sullo svolgimento dei servizi, realizzazione e gestione
delle infrastrutture di interesse sovracomunale, modifica e
integrazione dei servizi di trasporto. Non solo. Alle Province
passeranno anche la tenuta dell'albo nazionale degli
autotrasportatori e la gestione degli esami, le funzioni in
materia di patenti, abilitazioni, licenze, e la stessa gestione e
organizzazione degli esami per l'abilitazione a insegnante di
autoscuola. Anche le licenze per chi fa autoriparazioni o
revisioni diverranno compiti della Provincia, così come ciò che
concerne le scuole nautiche (in accordo però con le Capitanerie
di porto).
Di conseguenza, il personale sarà trasferito alle Province, che
introiteranno i relativi proventi.
Ai Comuni invece verranno assegnati compiti in materia di
infrastrutture di interesse comunale e la possibilità di chiedere
la revisione dei servizi.
Si prevede la possibilità di subaffidare i servizi e viene
inserita la clausola sociale, l'obbligo cioè per il nuovo
affidatario dei servizi di applicare nei confronti dei lavoratori
condizioni non inferiori a quelle risultanti dai contratti
collettivi di lavoro in essere e di rispettare pertanto il
trattamento economico e normativo previsto.
La Regione potrà costituire, anche con altri soggetti, una
società a capitale interamente pubblico che abbia quale oggetto
sociale esclusivo la progettazione, la realizzazione, la
manutenzione, la gestione e la vigilanza di opere di viabilità.
Infine, nulla vieta che, attraverso lo strumento della finanza di
progetto, la Regione possa intervenire con una quota di
contribuzione alla realizzazione dell'opera e comunque in misura
non superiore al 50% dell'importo complessivo dell'intervento.
Chi viaggerà senza biglietto dovrà pagare dai 16 ai 42 euro, chi
violerà le regole di comportamento a bordo dai 10 ai 52 euro.
(immagini alle tv)
(segue)