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IV Comm: TPL, disegno di legge della Giunta (1)

05.07.2007
16:55
(ACON) Trieste, 05 lug - DT - Dal 1 gennaio 2008 saranno trasferite alla Regione la gestione del trasporto ferroviario, automobilistico e marittimo che interessi il solo Friuli Venezia Giulia, le funzioni in materia di autotrasporto e circolazione su strada e tutto ciò che rientra nel capitolo Motorizzazione civile. In più, spetterà sempre alla Regione pianificare, progettare, eseguire la manutenzione, costruire ex novo o migliorare le reti stradali, anche nazionali ma ricadenti sul proprio territorio.

La rete stradale ex ANAS e dal prossimo anno di proprietà della Regione si estenderà quindi complessivamente per 700 km, quella statale che rimarrà di proprietà dello Stato ma che sarà gestita dalla Regione sarà pari a 300 km. Rimarranno invece di proprietà e di gestione statale le parti confinarie (circa 200 km).

La nuova gestione del trasporto pubblico locale - il cui disegno di legge è stato illustrato dall'assessore Lodovico Sonego alla IV Commissione, presidente Uberto Fortuna Drossi (Citt) - punta così a realizzare l'integrazione modale fra i diversi sistemi di trasporto (ferro-gomma-mare), concorrere alla salvaguardia ambientale e promuovere, soprattutto, un equilibrato sviluppo economico e sociale di tutta la regione. Con poi - ed è una novità assoluta - la possibilità di un sistema tariffario di bigliettazione elettronica integrato (cioè un unico titolo di viaggio da utilizzare su mezzi diversi: treno e autobus, treno e traghetto, e così via).

Ma anche la qualità del servizio offerto diviene standard imprescindibile: il gestore, unico per l'intero Friuli Venezia Giulia a partire dal 2011 e per un massimo di 9 anni eventualmente prorogabili, dovrà sottoscrivere - assieme alla Regione, ma anche con il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori - la carta dei servizi: assicurerà la qualità del servizio prestato (con l'indicazione dei livelli minimi garantiti), sarà verificata periodicamente e se si dovesse accertare il mancato raggiungimento dei livelli minimi di qualità e quantità dei servizi, allora la Regione potrà sciogliere prima il contratto (dovranno comunque decorrere i due terzi della durata prevista).

L'affidamento del servizio del trasporto pubblico locale avverrà tramite gara al ribasso. E proprio a causa del ribasso, il gestore sarà chiamato a garantire ulteriori servizi flessibili. E' anche vero che con il risparmio ottenuto e le risorse a bilancio l'offerta di autobus e di treni verrà potenziata e verrà diffuso capillarmente il trasporto pubblico locale a chiamata, un servizio riservato agli over 65 e ai disabili, già attivo nel Cervignanese e nel Maniaghese che fa dell'autobus una sorta di taxi pubblico su prenotazione che costa 2 euro (1 all'andata e 1 al ritorno). Ci saranno comunque biglietti e abbonamenti agevolati per le fasce di reddito più deboli (27 mila euro annui lordi).

Alla Regione competerà la redazione del Piano per il TPL, elemento base su cui porrà le fondamenta il nuovo sistema integrato di trasporto. Un Piano flessibile, in modo da poter garantire la sua adattabilità (cambiamenti di orari e percorsi) alle esigenze particolari dei cittadini.

Toccherà quindi a Province e Comuni attuarlo. In particolare, le Province diverranno competenti in materia di vigilanza e controllo sullo svolgimento dei servizi, realizzazione e gestione delle infrastrutture di interesse sovracomunale, modifica e integrazione dei servizi di trasporto. Non solo. Alle Province passeranno anche la tenuta dell'albo nazionale degli autotrasportatori e la gestione degli esami, le funzioni in materia di patenti, abilitazioni, licenze, e la stessa gestione e organizzazione degli esami per l'abilitazione a insegnante di autoscuola. Anche le licenze per chi fa autoriparazioni o revisioni diverranno compiti della Provincia, così come ciò che concerne le scuole nautiche (in accordo però con le Capitanerie di porto). Di conseguenza, il personale sarà trasferito alle Province, che introiteranno i relativi proventi. Ai Comuni invece verranno assegnati compiti in materia di infrastrutture di interesse comunale e la possibilità di chiedere la revisione dei servizi.

Si prevede la possibilità di subaffidare i servizi e viene inserita la clausola sociale, l'obbligo cioè per il nuovo affidatario dei servizi di applicare nei confronti dei lavoratori condizioni non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro in essere e di rispettare pertanto il trattamento economico e normativo previsto.

La Regione potrà costituire, anche con altri soggetti, una società a capitale interamente pubblico che abbia quale oggetto sociale esclusivo la progettazione, la realizzazione, la manutenzione, la gestione e la vigilanza di opere di viabilità. Infine, nulla vieta che, attraverso lo strumento della finanza di progetto, la Regione possa intervenire con una quota di contribuzione alla realizzazione dell'opera e comunque in misura non superiore al 50% dell'importo complessivo dell'intervento.

Chi viaggerà senza biglietto dovrà pagare dai 16 ai 42 euro, chi violerà le regole di comportamento a bordo dai 10 ai 52 euro.

(immagini alle tv)

(segue)