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FI: Camber, troppa fretta per il trasporto pubblico locale

06.07.2007
13:22
(ACON) Trieste, 06 lug - COM/AB - E' iniziato in IV Commissione consiliare il tour de force voluto dall'assessore Sonego sul disegno di legge n. 259 sul trasporto pubblico locale, una proposta che vede la Regione affidare a unico gestore il trasporto su gomma, rotaia e mare. Un iter velocissimo - sottolinea Piero Camber, consigliere regionale di Forza Italia. Il 26 giugno viene depositato in Consiglio regionale, ma l'assessore vuole che venga votato entro luglio, sottoponendo la Commissione a una serie di audizioni, di fatto tutte contrarie (per ora da Trenitalia ai sindacati), che lamentano l'assenza della concertazione. Ma la concertazione non era una prerogativa del centrosinistra? Se queste sono le premesse - continua Camber - il futuro si presenta nero: basti pensare alle aziende di trasporto pubblico locale (Trieste Trasporti, Saf Udine, Atap Pordenone e Atp Gorizia) che più volte hanno cercato di rappresentare le loro opinioni sulla base delle sole dichiarazioni dell'assessore Sonego. Un inutile parlare al muro. Queste società hanno dimostrato, in uno studio specifico, che il sistema del trasporto pubblico del FVG è il primo in Italia per redditività (margine industriale del 26% rispetto a quello delle altre regioni che varia dal 6 al 10%) e per costi operativi (2,20 euro rispetto al dato nazionale di 3,51). Quali vantaggi potrebbe portare il disegno di legge? L'unico risparmio - spiega Camber - si dovrebbe ricavare dai costi sul personale, in particolare dai licenziamenti. Peccato che ben tre sono i contratti di riferimento (autoferrotranvieri, ferrovieri e marittimi) e l'unico modo per farli conciliare sarà quello di portarli tutti a un livello più elevato. Dov'è quindi il risparmio? Un unico gestore: chi? Oggi - conclude Camber - l'unica certezza del disegno di legge è che si prevede una legge nel 2007 per fare una gara nel 2008 (anno delle votazioni regionali e quindi del possibile cambio assessori) per l'affidamento del servizio a partire dal 2011. I tempi non tornano e allora, a chi giova?