IV Comm: TPL, proseguono le audizioni
(ACON) Trieste, 06 lug - ET/DT - Continuano le audizioni della
IV Commissione consiliare - presidente Uberto Fortuna Drossi
(Citt) - sul nuovo assetto del Trasporto pubblico regionale, alla
presenza dell'assessore Lodovico Sonego.
A dare inizio a questa seconda tornata di consultazioni, l'Anci
che trovato che complessivamente il testo va incontro ai bisogni
dei Comuni, espandendo il servizio anche a realtà piccole, dove
il trasporto pubblico è carente. Dubbi espressi sugli oneri
aggiuntivi che ricadrebbero sui piccoli Comuni per l'adeguamento
delle infrastrutture. L'Anci è invece contraria alla proposta di
legge del gruppo consiliare di AN (trasporto pubblico gratuito
per gli agenti di pubblica sicurezza) perché non garantisce
maggiore sicurezza e alzerebbe i costi del servizio.
L'Associazione nazionale disabili ha invece chiesto di alzare il
tetto di reddito massimo da 27 a 35 mila euro annui per avere
diritto ad agevolazioni nell'acquisto dei titoli di viaggio.
Organizzazioni sindacali critiche, o quanto meno perplesse sul
ddl. Per la Cgil, se è importante che dalla proposta traspaia la
volontà di rilanciare il TPL innalzando i livelli di qualità e
quantità e che si favorisca tanto l'intermodalità che
l'integrazione tariffaria, vi è una certa preoccupazione per la
sopravvivenza degli attuali livelli occupazionali e del rispetto
del quadro economico e contrattuale. Fondamentale, poi, giungere
a un protocollo d'intesa in cui venga riconosciuto ai lavoratori
- e quindi ai sindacati - un ruolo da protagonisti tanto nella
redazione del Piano regionale del trasporto pubblico locale che
nella sottoscrizione dei contratti e nella stesura della gara
d'appalto. Filt-Cgil più preoccupata per la cosiddetta clausola
sociale, definita insufficiente. E poi, aggiunge la Filt, va bene
la gara unica per il trasporto gomma-ferro, prima però serve il
Piano regionale dei trasporti, che non c'è.
La Cisl lamenta una concertazione superficiale, forti perplessità
sul gestore unico e una debole tutela del personale Anas e della
Motorizzazione civile nel passaggio dallo Stato alla costituenda
Spa a capitale pubblico (nel caso dell'Anas) e alle Province (nel
caso della Motorizzazione). Proprio il passaggio alle Province
dei lavoratori della Motorizzazione frammenterà il sistema di
flessibilità e di efficienza raggiunta. Giudizio negativo pure
dalla sigla di categoria, Fit-Cisl: contestati il metodo (per
l'assenza della concertazione con le parti sociali) e la mancata
verifica o l'aggiustamento al Piano regionale dei trasporti
decisamente datato (risale, infatti, del 1988), nessun
monitoraggio sull'offerta e la domanda di mobilità in regione con
il rischio conseguente di uniformare situazioni difformi. Manca,
poi, il contratto di servizio con Trenitalia.
La Uil dice sì alle finalità della riforma, no all'indizione di
una gara unica per il trasporto su ferro e su gomma e no pure
alla scelta del gestore unico che pone a forte rischio il futuro
lavorativo dei dipendenti della aziende del TPL. Non convince la
clausola sociale, e anche su Anas e Motorizzazione si auspicavano
soluzioni diverse. La Uil-Trasporti critica il testo di legge nel
suo insieme: è sbagliato, non realizza l'intermodalità del
trasporto. Prima si fanno le infrastrutture, poi si pensa
all'organizzazione. Quello che si realizza nel ddl, invece, sarà
la sola integrazione tariffaria. E sempre sul soggetto unico, i
requisiti richiesti sono davvero poco chiari.
Per l'Ugl il provvedimento non può essere condiviso perché non
assicura l'attuale livello occupazionale, porterà a un aumento
delle tariffe e, in prospettiva, non si vedono benefici per la
comunità regionale. L'Ugl Trasporti invece teme che volere il
gestore unico sia come spalancare le porte ad aziende straniere,
soprattutto inglesi o tedesche, mentre andrebbero valorizzate le
aziende nazionali. La gara al massimo ribasso? Resta il massimo
ribasso, conto tutto ciò che ne consegue.
Sulla stessa lunghezza d'onda la Faisal-Cisal, contraria sia alla
proposta di unire ferrovia e strada sia al paventato rischio di
peggiorare un servizio che già negli anni migliorato non è.
Figura nebulosa del gestore unico, il nodo del subappalto su cui
servono regole certe, dubbi sulla pesantezza della clasola
sociale: anche l'Orsa critica il ddl e chiede però che sul
trasferimento del personale Anas e della Motorizzazione vi siano
prima dei tavoli tecnici.
A esprimersi, infine, le associazioni dei consumatori.
Cittadinanzattiva ha chiesto che quanto ricavato dalle sanzioni
venga stornato per ammortizzare i costi dei biglietti agli
invalidi civili, sul lavoro e di guerra e ai loro accompagnatori.
Federconsumatori sostiene la scarsa attenzione nelle forme nuove
di trasporto pubblico, che ritiene peraltro dispendioso e poco
efficiente. Infine, il Comitato dei pendolari segnala tre
problematiche: i ritardi dei treni dovuti sempre più spesso a
problemi di rete (segnali, passaggi a livello) su cui è
necessario un forte intervento della Regione su Trenitalia, più
pulizia e maggiore comunicazione tempestiva alle stazioni. E che
i temuti aumenti dei biglietti prevedano una tariffazione
progressiva in base al reddito.
Le audizioni proseguiranno martedì 10 luglio in mattinata, mentre
nel pomeriggio inizierà l'esame del disegno di legge della Giunta
e dell'abbinata proposta sottoscritta dai consiglieri di AN.
(fine)