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IV Comm: TPL, proseguono le audizioni

06.07.2007
15:07
(ACON) Trieste, 06 lug - ET/DT - Continuano le audizioni della IV Commissione consiliare - presidente Uberto Fortuna Drossi (Citt) - sul nuovo assetto del Trasporto pubblico regionale, alla presenza dell'assessore Lodovico Sonego.

A dare inizio a questa seconda tornata di consultazioni, l'Anci che trovato che complessivamente il testo va incontro ai bisogni dei Comuni, espandendo il servizio anche a realtà piccole, dove il trasporto pubblico è carente. Dubbi espressi sugli oneri aggiuntivi che ricadrebbero sui piccoli Comuni per l'adeguamento delle infrastrutture. L'Anci è invece contraria alla proposta di legge del gruppo consiliare di AN (trasporto pubblico gratuito per gli agenti di pubblica sicurezza) perché non garantisce maggiore sicurezza e alzerebbe i costi del servizio.

L'Associazione nazionale disabili ha invece chiesto di alzare il tetto di reddito massimo da 27 a 35 mila euro annui per avere diritto ad agevolazioni nell'acquisto dei titoli di viaggio.

Organizzazioni sindacali critiche, o quanto meno perplesse sul ddl. Per la Cgil, se è importante che dalla proposta traspaia la volontà di rilanciare il TPL innalzando i livelli di qualità e quantità e che si favorisca tanto l'intermodalità che l'integrazione tariffaria, vi è una certa preoccupazione per la sopravvivenza degli attuali livelli occupazionali e del rispetto del quadro economico e contrattuale. Fondamentale, poi, giungere a un protocollo d'intesa in cui venga riconosciuto ai lavoratori - e quindi ai sindacati - un ruolo da protagonisti tanto nella redazione del Piano regionale del trasporto pubblico locale che nella sottoscrizione dei contratti e nella stesura della gara d'appalto. Filt-Cgil più preoccupata per la cosiddetta clausola sociale, definita insufficiente. E poi, aggiunge la Filt, va bene la gara unica per il trasporto gomma-ferro, prima però serve il Piano regionale dei trasporti, che non c'è.

La Cisl lamenta una concertazione superficiale, forti perplessità sul gestore unico e una debole tutela del personale Anas e della Motorizzazione civile nel passaggio dallo Stato alla costituenda Spa a capitale pubblico (nel caso dell'Anas) e alle Province (nel caso della Motorizzazione). Proprio il passaggio alle Province dei lavoratori della Motorizzazione frammenterà il sistema di flessibilità e di efficienza raggiunta. Giudizio negativo pure dalla sigla di categoria, Fit-Cisl: contestati il metodo (per l'assenza della concertazione con le parti sociali) e la mancata verifica o l'aggiustamento al Piano regionale dei trasporti decisamente datato (risale, infatti, del 1988), nessun monitoraggio sull'offerta e la domanda di mobilità in regione con il rischio conseguente di uniformare situazioni difformi. Manca, poi, il contratto di servizio con Trenitalia.

La Uil dice sì alle finalità della riforma, no all'indizione di una gara unica per il trasporto su ferro e su gomma e no pure alla scelta del gestore unico che pone a forte rischio il futuro lavorativo dei dipendenti della aziende del TPL. Non convince la clausola sociale, e anche su Anas e Motorizzazione si auspicavano soluzioni diverse. La Uil-Trasporti critica il testo di legge nel suo insieme: è sbagliato, non realizza l'intermodalità del trasporto. Prima si fanno le infrastrutture, poi si pensa all'organizzazione. Quello che si realizza nel ddl, invece, sarà la sola integrazione tariffaria. E sempre sul soggetto unico, i requisiti richiesti sono davvero poco chiari.

Per l'Ugl il provvedimento non può essere condiviso perché non assicura l'attuale livello occupazionale, porterà a un aumento delle tariffe e, in prospettiva, non si vedono benefici per la comunità regionale. L'Ugl Trasporti invece teme che volere il gestore unico sia come spalancare le porte ad aziende straniere, soprattutto inglesi o tedesche, mentre andrebbero valorizzate le aziende nazionali. La gara al massimo ribasso? Resta il massimo ribasso, conto tutto ciò che ne consegue.

Sulla stessa lunghezza d'onda la Faisal-Cisal, contraria sia alla proposta di unire ferrovia e strada sia al paventato rischio di peggiorare un servizio che già negli anni migliorato non è. Figura nebulosa del gestore unico, il nodo del subappalto su cui servono regole certe, dubbi sulla pesantezza della clasola sociale: anche l'Orsa critica il ddl e chiede però che sul trasferimento del personale Anas e della Motorizzazione vi siano prima dei tavoli tecnici.

A esprimersi, infine, le associazioni dei consumatori. Cittadinanzattiva ha chiesto che quanto ricavato dalle sanzioni venga stornato per ammortizzare i costi dei biglietti agli invalidi civili, sul lavoro e di guerra e ai loro accompagnatori. Federconsumatori sostiene la scarsa attenzione nelle forme nuove di trasporto pubblico, che ritiene peraltro dispendioso e poco efficiente. Infine, il Comitato dei pendolari segnala tre problematiche: i ritardi dei treni dovuti sempre più spesso a problemi di rete (segnali, passaggi a livello) su cui è necessario un forte intervento della Regione su Trenitalia, più pulizia e maggiore comunicazione tempestiva alle stazioni. E che i temuti aumenti dei biglietti prevedano una tariffazione progressiva in base al reddito.

Le audizioni proseguiranno martedì 10 luglio in mattinata, mentre nel pomeriggio inizierà l'esame del disegno di legge della Giunta e dell'abbinata proposta sottoscritta dai consiglieri di AN.

(fine)