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UDC: Molinaro, inaccettabile legge tutela minoranza slovena

09.07.2007
15:27
(ACON) Trieste, 09 lug - COM/DT - Le norme relative alla minoranza slovena di prossimo esame da parte del Consiglio regionale sono un banco di prova per l'intera politica regionale, chiamata a cimentarsi in uno dei fondamenti della specialità regionale, ovvero le minoranze linguistiche.

E' il commento del capogruppo dell'UDC, Roberto Molinaro, che poi sottolinea come da quasi un anno la Giunta regionale abbia proposto un progetto inaccettabile nelle sue vere finalità: assicurare cioé alle due associazioni maggiormente rappresentative della minoranza slovena il monopolio delle scelte in materia di tutela, condizionando la stessa attività di governo della Regione. Questo è inaccettabile e contro la legislazione statale, già ampia e dettagliata, che il legislatore regionale è chiamato a completare, nel rispetto del principio della concorrenza.

Il ruolo dell'associazionismo e delle sue espressioni consultive, la trasparenza delle procedure e degli interventi finanziari, un reale pluralismo per i soggetti che operano, sono contenuti irrinunciabili peraltro confermati anche dalla costante giurisprudenza di questi ultimi anni.

Tutto questo è la cornice entro la quale vanno considerate e assicurate soluzioni durature ad alcune questioni poste anche nel corso delle audizioni quali il riconoscimento delle comunità linguistiche della Val Resia, delle Valli del Torre e del Natisone e lo sviluppo dell'unica scuola plurilingue (italiana e slovena) nel territorio regionale a San Pietro al Natisone.

Sono tutte questioni delicate, da affrontare nei limiti della competenza legislativa regionale, ricercando il concorso più ampio possibile, senza il ritorno di ideologismi che già tanti danni hanno fatto nel confine orientale d'Italia.

In altre parole, servono equilibrio e realismo, che non paiono però aver ispirato la Giunta nel suo progetto.