UDC: Molinaro, inaccettabile legge tutela minoranza slovena
(ACON) Trieste, 09 lug - COM/DT - Le norme relative alla
minoranza slovena di prossimo esame da parte del Consiglio
regionale sono un banco di prova per l'intera politica regionale,
chiamata a cimentarsi in uno dei fondamenti della specialità
regionale, ovvero le minoranze linguistiche.
E' il commento del capogruppo dell'UDC, Roberto Molinaro, che poi
sottolinea come da quasi un anno la Giunta regionale abbia
proposto un progetto inaccettabile nelle sue vere finalità:
assicurare cioé alle due associazioni maggiormente
rappresentative della minoranza slovena il monopolio delle scelte
in materia di tutela, condizionando la stessa attività di governo
della Regione. Questo è inaccettabile e contro la legislazione
statale, già ampia e dettagliata, che il legislatore regionale è
chiamato a completare, nel rispetto del principio della
concorrenza.
Il ruolo dell'associazionismo e delle sue espressioni consultive,
la trasparenza delle procedure e degli interventi finanziari, un
reale pluralismo per i soggetti che operano, sono contenuti
irrinunciabili peraltro confermati anche dalla costante
giurisprudenza di questi ultimi anni.
Tutto questo è la cornice entro la quale vanno considerate e
assicurate soluzioni durature ad alcune questioni poste anche nel
corso delle audizioni quali il riconoscimento delle comunità
linguistiche della Val Resia, delle Valli del Torre e del
Natisone e lo sviluppo dell'unica scuola plurilingue (italiana e
slovena) nel territorio regionale a San Pietro al Natisone.
Sono tutte questioni delicate, da affrontare nei limiti della
competenza legislativa regionale, ricercando il concorso più
ampio possibile, senza il ritorno di ideologismi che già tanti
danni hanno fatto nel confine orientale d'Italia.
In altre parole, servono equilibrio e realismo, che non paiono
però aver ispirato la Giunta nel suo progetto.