IV Comm: concluse audizioni su TPL (1)
(ACON) Trieste, 10 lug - DT - Si sono concluse le audizioni in
IV Commissione - presidente Uberto Fortuna Drossi (Citt)- in
merito al disegno di legge sul trasporto pubblico locale.
Alla presenza dell'assessore regionale ai Trasporti Lodovico
Sonego, i primi a intervenire sono stati i rappresentanti della
Consulta regionale dei disabili, che hanno sottolineato la bontà
del provvedimento che include i disabili, ne agevola la mobilità
e l'accessibilità ai mezzi di trasporto. Un passaggio verso quel
concetto di cittadinanza e partecipazione a volte privo di
significato. E poi, una richiesta: perché non rendere gratuito -
come già accade in Lombardia e Trentino Alto Adige, ad esempio -
il trasporto su gomma e rotaia a tutti i disabili, senza
distinzioni di reddito?
Abbinata al ddl della Giunta, c'è la proposta di legge del gruppo
di An, che intende consentire a poliziotti (anche penitenziari),
carabinieri, finanzieri, vigili urbani, guardie forestali e
agenti di pubblica sicurezza in generale - anche se non in
servizio o non in divisa - la libera circolazione sui mezzi di
trasporto pubblico locale. Ciò per aumentare la sicurezza dei
viaggiatori e prevenire eventuali disordini. Norma che, oltre ad
aver ottenuto la condivisione di Sonego, è stata molto apprezzata
pure dai sindacati delle forze dell'ordine, presenti in
Commissione. Per Siulp e Coisp è una richiesta comunque vecchia
di anni, ma se è vero che in Friuli Venezia Giulia non esistono
grossi problemi di ordine pubblico è altrettanto vero che questa
opportunità andrebbe sfruttata per meglio garantire comunque la
sicurezza sui mezzi pubblici, specialmente sui treni.
Sì convinto anche alla proposta dell'assessore (peraltro inserita
in quella di AN) di esibire, da parte delle forze dell'ordine, un
contrassegno - potrebbe essere il distintivo - una volta saliti
su autobus e treni.
Il trasferimento della Motorizzazione dallo Stato alle quattro
Province della regione non convince, infine, le sigle di
categoria degli autotrasportatori né Confindustria.
La Federazione regionale delle piccole e medie imprese,
Confartigianato, Fita-Cna e Confindustria temono che la
frammentazione della Motorizzazione possa portare a uno
scadimento delle attività, soprattutto per quanto concerne
revisioni, collaudi e l'accesso al patentino di
autotrasportatore. In più, si sottolinea il rischio di una
non-uniformità di servizi, garantita in precedenza dalla
supervisione, unica, dello Stato. La proposta - in questo caso
della sola Federazione regionale piccole e medie imprese - è che
i servizi tecnici restino in capo alla Regione, quelli
burocratici invece alle Province. Mentre sul trasferimento delle
strade statali alla Regione si vorrebbe che l'intera rete viaria
venisse gestita dalle Province, che già hanno competenze in
materia.
Tutti d'accordo, invece, sulla necessità di avviare, a un anno
dal via del ddl, un tavolo tecnico che veda insieme Regione,
Province e operatori per un primo monitoraggio su efficienza ed
efficacia della legge, specie sul capitolo Motorizzazione. E
tutti d'accordo anche nel richiedere una certa flessibilità del
personale con trasferimenti temporanei, se necessari, e il
rafforzamento dei centri mobili per la revisione.
La Commissione riprenderà i lavori alle 14.30 con l'esame dei due
provvedimenti.
(segue)