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VI Comm: approvato ddl tutela minoranza slovena (3)

11.07.2007
18:32
(ACON) Trieste, 11 lug - RC - Margherita, DS, Cittadini per il Presidente, PRC-SE, PDCI a favore; UDC contro; Lega Nord astenuta; abbandono dei lavori, dopo la discussione generale, da parte di FI e AN: sono terminati così l'esame prima e l'approvazione poi, in VI Commissione, del disegno di legge che va a tutelare la minoranza linguistica slovena presente in Friuli Venezia Giulia.

Pensate solo alle due associazioni Slovenska kulturno-gospodarska zveza (Unione culturale economica slovena) e Svet slovenskih organizacij (Confederazione delle organizzazioni slovene), è stata l'accusa di Molinaro (UDC), che ha giustificato così il suo voto contrario aggiungendo la mancanza di tutela per la Val Resia. Il capogruppo centrista sarà relatore unico di minoranza.

Il leghista Violino, invece, ha affermato di essersi solo astenuto perché fiducioso per la legge sulla tutela della lingua friulana, anche questa al vaglio della VI Commissione. Per lui, si deve tentare di recuperare il contributo anche delle due forze politiche oggi uscite dai lavori.

Per Spacapan (Margh) le leggi per il friulano e per lo sloveno devono viaggiare insieme, senza estremismi, e insieme infatti arriveranno in Aula. Il disegno oggi approvato è positivo per i finanziamenti che garantisce e per il senso di appartenenza che esalta.

La Zorzini (PDCI) ha ribadito che il testo armonizza le leggi già esistenti e che poteva essere più coraggioso, ad ogni modo ci sono importanti novità come quella di aiutare il plesso scolastico di San Pietro al Natisone.

Imbarazzato, invece, si è detto Colussi (Citt) per la chiusura che si è registrata verso la minoranza della minoranza, ovvero verso i resiani. Oggi i Cittadini dicono sì al provvedimento, ma per l'Aula si attendono una risposta al problema o il voto diventerà astensione.

Menis (Margh) ha fatto presente che, pur di non essere scambiati per sloveni, i resiani rinuncerebbero a qualunque contributo: è una questione di identità non di soldi. Anche per lui, si trovi una soluzione.

Il presidente della Commissione, Franzil (PRC-SE), ha sottolineato le indicazioni comuni giunte da maggioranza e opposizioni. A suo dire, però, sarebbe stato rischioso inserire nel testo una comunità e dimenticare le altre, Val Resia e non Valli del Natisone, ad esempio. Ciò vale per lo sloveno, ma varrà anche per il friulano.

E' una norma per gli sloveni - ha detto la relatrice unica di maggioranza Blazina (DS) - ma che deve essere valida per tutta la comunità regionale, senza posizioni politico-ideologiche. Non è una blindatura sulle due associazioni SKGZ e SSO. Se ci sono passaggi che lo fanno pensare, si possono modificare.

Infine, l'assessore Antonaz ha fatto presente che il testo presentato era il frutto di una discussione approfondita con gli interessati, ma lo stesso si cercherà ancora il confronto prima del passaggio in Aula. Confronto aperto anche con i valligiani. Pure per lui, è la legge di tutte le minoranze.

Diverse le modifiche tecniche che proprio il testo base ha registrato, alcune suggerite anche da Molinaro e accolte all'unanimità, mentre altre presentate dallo stesso assessore. Tra queste, la specifica che la Regione è autorizzata a concedere annualmente alle organizzazioni di riferimento della minoranza slovena un contributo a sostegno della loro attività istituzionale, contributo che sarà stabilito nella Finanziaria regionale. Ma anche che il "Fondo regionale per la minoranza linguistica slovena" sarà utilizzabile per iniziative a sostegno dell'insegnamento bilingue italiano/sloveno nella provincia di Udine.

(fine)