VI Comm: approvato ddl tutela minoranza slovena (3)
(ACON) Trieste, 11 lug - RC - Margherita, DS, Cittadini per il
Presidente, PRC-SE, PDCI a favore; UDC contro; Lega Nord
astenuta; abbandono dei lavori, dopo la discussione generale, da
parte di FI e AN: sono terminati così l'esame prima e
l'approvazione poi, in VI Commissione, del disegno di legge che
va a tutelare la minoranza linguistica slovena presente in Friuli
Venezia Giulia.
Pensate solo alle due associazioni Slovenska kulturno-gospodarska
zveza (Unione culturale economica slovena) e Svet slovenskih
organizacij (Confederazione delle organizzazioni slovene), è
stata l'accusa di Molinaro (UDC), che ha giustificato così il suo
voto contrario aggiungendo la mancanza di tutela per la Val
Resia. Il capogruppo centrista sarà relatore unico di minoranza.
Il leghista Violino, invece, ha affermato di essersi solo
astenuto perché fiducioso per la legge sulla tutela della lingua
friulana, anche questa al vaglio della VI Commissione. Per lui,
si deve tentare di recuperare il contributo anche delle due forze
politiche oggi uscite dai lavori.
Per Spacapan (Margh) le leggi per il friulano e per lo sloveno
devono viaggiare insieme, senza estremismi, e insieme infatti
arriveranno in Aula. Il disegno oggi approvato è positivo per i
finanziamenti che garantisce e per il senso di appartenenza che
esalta.
La Zorzini (PDCI) ha ribadito che il testo armonizza le leggi già
esistenti e che poteva essere più coraggioso, ad ogni modo ci
sono importanti novità come quella di aiutare il plesso
scolastico di San Pietro al Natisone.
Imbarazzato, invece, si è detto Colussi (Citt) per la chiusura
che si è registrata verso la minoranza della minoranza, ovvero
verso i resiani. Oggi i Cittadini dicono sì al provvedimento, ma
per l'Aula si attendono una risposta al problema o il voto
diventerà astensione.
Menis (Margh) ha fatto presente che, pur di non essere scambiati
per sloveni, i resiani rinuncerebbero a qualunque contributo: è
una questione di identità non di soldi. Anche per lui, si trovi
una soluzione.
Il presidente della Commissione, Franzil (PRC-SE), ha
sottolineato le indicazioni comuni giunte da maggioranza e
opposizioni. A suo dire, però, sarebbe stato rischioso inserire
nel testo una comunità e dimenticare le altre, Val Resia e non
Valli del Natisone, ad esempio. Ciò vale per lo sloveno, ma varrà
anche per il friulano.
E' una norma per gli sloveni - ha detto la relatrice unica di
maggioranza Blazina (DS) - ma che deve essere valida per tutta la
comunità regionale, senza posizioni politico-ideologiche. Non è
una blindatura sulle due associazioni SKGZ e SSO. Se ci sono
passaggi che lo fanno pensare, si possono modificare.
Infine, l'assessore Antonaz ha fatto presente che il testo
presentato era il frutto di una discussione approfondita con gli
interessati, ma lo stesso si cercherà ancora il confronto prima
del passaggio in Aula. Confronto aperto anche con i valligiani.
Pure per lui, è la legge di tutte le minoranze.
Diverse le modifiche tecniche che proprio il testo base ha
registrato, alcune suggerite anche da Molinaro e accolte
all'unanimità, mentre altre presentate dallo stesso assessore.
Tra queste, la specifica che la Regione è autorizzata a concedere
annualmente alle organizzazioni di riferimento della minoranza
slovena un contributo a sostegno della loro attività
istituzionale, contributo che sarà stabilito nella Finanziaria
regionale. Ma anche che il "Fondo regionale per la minoranza
linguistica slovena" sarà utilizzabile per iniziative a sostegno
dell'insegnamento bilingue italiano/sloveno nella provincia di
Udine.
(fine)