AN: Ritossa, grave situazione all'Ater di Gorizia
(ACON) Trieste, 13 lug - COM/DT - L'Ater di Gorizia, almeno
così si apprende dalla stampa locale, intende ricorrere
all'acquisto di edifici interi dal mercato immobiliare privato
pur di dare parziale e urgente soluzione alla tensione abitativa
esistente.
Eppure, scrive in un'interrogazione il consigliere regionale di
AN Adriano Ritossa, la stessa Ater ha in proprietà degli edifici
di un certo valore (basti pensare all'ex direzione sanitaria di
via Vittorio Veneto, a Gorizia, o al complesso di via Mazzini) su
cui paga le imposte senza però alcun utile per la comunità, senza
dare corso cioè alla realizzazione dei cantieri per la
trasformazione degli edifici.
E anche a Monfalcone il bando di assegnazione per gli edifici in
fase di ristrutturazione di via Valentinis (rientranti nel
finanziamento nazionale relativo ai 20 mila alloggi in affitto)
risulterebbe fermo a causa di un conflitto politico tra l'Ater e
il Comune di Monfalcone circa la tipologia e il valore dei canoni
d'affitto.
A questo punto Ritossa chiede se corrisponde al vero che il
fenomeno Ater a Gorizia stia assumendo una portata endemica,
tanto che lo stesso ente non è più in grado ormai né di
ristrutturare né di rendere agibile in tempi brevi parte del
proprio patrimonio che risultasse essere sfitto e non assegnabile
per le carenze igienico-edilizie, mentre nel contempo vende parte
del patrimonio immobiliare precedentemente acquisito per ricavare
alloggi di edilizia sovvenzionata (si pensi al palazzo Bombi di
piazza della Vittoria, a Gorizia, acquisito e poi rivenduto).