FI: fondo immobiliare, la Giunta riferisca in Commissione
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/AB - "Il dibattito intorno al
trasferimento degli immobili della sanità, circa 700 milioni di
euro, al fondo immobiliare di Friulia Sgr non può restare
circoscritto alla maggioranza". Lo sostiene il consigliere
regionale di Forza Italia e vicepresidente della III Commissione
Sanità Massimo Blasoni.
"La scorsa settimana - spiega - abbiamo chiesto con una lettera
ufficiale che l'argomento venisse posto all'ordine del giorno
dell'intera terza Commissione prima della pausa estiva. Abbiamo
chiesto la presenza dell'assessore e, a oggi, non abbiamo ancora
ottenuto risposta. Domani si riunisce l'Ufficio di presidenza
della Commissione e porremmo con forza la questione. Non è
accettabile che sull'argomento non vi sia informazione alcuna e
si chieda a settembre solo l'espressione di un parere".
"Vogliamo capire - aggiunge Blasoni - che senso abbia il
trasferimento degli immobili e se sia vero che questo
consentirebbe, in qualche misura, di nascondere una parte del già
gravoso indebitamento della regione. E vogliamo capire
soprattutto in che misura graverebbe sulle aziende sanitarie il
pagamento di canoni di locazione per quegli immobili che oggi
sono già di loro proprietà".
"A otto mesi dalla fine della legislatura - così ancora il
consigliere di Forza Italia - non vorremmo si desse luogo a
esempi di finanza creativa che poi rischiano di ricadere
pesantemente sui cittadini. Preannunciamo sin d'ora che, ove
l'assessore non desse la disponibilità al confronto in terza
Commissione, presenteremo una mozione per obbligarlo a dare
spiegazioni all'intero Consiglio regionale. Qualsiasi cosa si
dica, l'incremento dei costi della sanità che a inizio d'anno era
stato ipotizzato nel 3,5% raggiunge con l'attuale variazione di
bilancio il 9,81% con un costo complessivo di 2085 milioni di
euro. Si risolvono i problemi della sanità continuando a
istituire nuovi enti, come già si è fatto con il Consorzio
Servizi Condivisi? Noi crediamo di no. E tutto questo proprio
mentre pare piuttosto evidente l'assenza di una strategia, ad
esempio sulle scelte relative agli ospedali di rete, né si
capisce chi oggi governi le strategie del sistema tra l'Agenzia
Regionale per la Sanità, la Direzione dell'assessorato e il CSC".
"Nella maggioranza - conclude Blasoni - non vi è alcuna coesione
sui temi della sanità a partire dalla riduzione del numero delle
Aziende Sanitarie, ci si astenga sul fondo dal fare scelte poco
ragionate e dell'ultimo minuto".