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FI: fondo immobiliare, la Giunta riferisca in Commissione

17.07.2007
15:45
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/AB - "Il dibattito intorno al trasferimento degli immobili della sanità, circa 700 milioni di euro, al fondo immobiliare di Friulia Sgr non può restare circoscritto alla maggioranza". Lo sostiene il consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della III Commissione Sanità Massimo Blasoni.

"La scorsa settimana - spiega - abbiamo chiesto con una lettera ufficiale che l'argomento venisse posto all'ordine del giorno dell'intera terza Commissione prima della pausa estiva. Abbiamo chiesto la presenza dell'assessore e, a oggi, non abbiamo ancora ottenuto risposta. Domani si riunisce l'Ufficio di presidenza della Commissione e porremmo con forza la questione. Non è accettabile che sull'argomento non vi sia informazione alcuna e si chieda a settembre solo l'espressione di un parere".

"Vogliamo capire - aggiunge Blasoni - che senso abbia il trasferimento degli immobili e se sia vero che questo consentirebbe, in qualche misura, di nascondere una parte del già gravoso indebitamento della regione. E vogliamo capire soprattutto in che misura graverebbe sulle aziende sanitarie il pagamento di canoni di locazione per quegli immobili che oggi sono già di loro proprietà".

"A otto mesi dalla fine della legislatura - così ancora il consigliere di Forza Italia - non vorremmo si desse luogo a esempi di finanza creativa che poi rischiano di ricadere pesantemente sui cittadini. Preannunciamo sin d'ora che, ove l'assessore non desse la disponibilità al confronto in terza Commissione, presenteremo una mozione per obbligarlo a dare spiegazioni all'intero Consiglio regionale. Qualsiasi cosa si dica, l'incremento dei costi della sanità che a inizio d'anno era stato ipotizzato nel 3,5% raggiunge con l'attuale variazione di bilancio il 9,81% con un costo complessivo di 2085 milioni di euro. Si risolvono i problemi della sanità continuando a istituire nuovi enti, come già si è fatto con il Consorzio Servizi Condivisi? Noi crediamo di no. E tutto questo proprio mentre pare piuttosto evidente l'assenza di una strategia, ad esempio sulle scelte relative agli ospedali di rete, né si capisce chi oggi governi le strategie del sistema tra l'Agenzia Regionale per la Sanità, la Direzione dell'assessorato e il CSC".

"Nella maggioranza - conclude Blasoni - non vi è alcuna coesione sui temi della sanità a partire dalla riduzione del numero delle Aziende Sanitarie, ci si astenga sul fondo dal fare scelte poco ragionate e dell'ultimo minuto".