CR: variazioni bilancio, relatore minoranza Battellino (8)
(ACON) Trieste, 17 lug - DT - Una manovra più equa e più
rispondente alle aspettative dei cittadini. Anche per Alessandra
Battellino (IpR) l'assestamento di bilancio va quanto meno
aggiustato. E illustra cosa non va: il debito della Regione,
innanzitutto, che sarebbe stato opportuno ridurre per molto più
dei 10 milioni di euro previsti.
E comunque questa legge assegnerà alla Giunta un più ampio spazio
di manovra, senza alcun controllo da parte del Consiglio,
ritenuto probabilmente ingombrante. In Commissione, poi,
l'Esecutivo ha dichiarato che in questa manovra non ci sarebbero
state poste puntali, ma così non è: ci sono e certamente altre ne
arriveranno in Aula.
Che dire ancora, aggiunge la Battellino, del federalismo mancato
e di un centralismo risorto: dopo aver predicato la devolution,
la Giunta conferma la volontà di privilegiare interventi a favore
di enti e aggregazioni che richiedano accordi con la stessa
Regione. Le risorse così sono maggiormente vincolate,
conseguentemente meno libera è la determinazione dei Comuni. Ad
uscirne penalizzati saranno soprattutto i piccoli Comuni.
Troppo esigui gli stanziamenti per la legge sulla famiglia,
ridotti come sono a 2 milioni e 200 mila euro (poco più di 11
euro a famiglia). C'è poi la previsione di una Carta famiglia per
la quale però verranno stanziati per quest'anno appena 100 mila
euro - ovvero 0.44 centesimi a famiglia - per accedere a servizi
ancora da individuare, mentre le politiche per la casa saranno
cantierate nel 2009.
All'Arpa, prosegue la Battellino, sono finiti 1 milione e 500
mila euro: ci si augura che lo stanziamento possa rinforzare o
rendere efficienti anche le centraline di rilevamento dell'aria,
onde evitare che le analisi effettuate dal servizio continuino a
essere considerate insufficienti. Capitolo spesa sanitaria: 95
milioni di euro investiti per il rinnovo dei contratti, ma non
per l'aumento di personale.
Infine, scandalosa per la consigliera di IpR pure l'assegnazione
di 100 mila euro all'Associazione dei sindaci della
ricostruzione, denaro che servirà al censimento e allo studio
degli interventi realizzati nei 20 anni post-terremoto e per
l'avvio di un progetto - alquanto nebuloso - per la scuola di
perfezionamento "Sismic risk management".
(segue)