UDC: Molinaro, no alle variazioni di bilancio
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/AB - L'approvazione della nuova
legge regionale in materia di programmazione finanziaria,
nonostante le modificazioni introdotte in Commissione e in Aula,
resta un vulnus alle competenze del Consiglio regionale e un
ingiustificato rafforzamento del potere della Giunta regionale.
Ovvero, gli eletti contano molto meno dei designati dal
presidente della Regione. Tutto questo è inaccettabile perché va
contro le più elementari regole della democrazia rappresentativa.
Da ciò un convinto voto contrario del gruppo UDC in Consiglio
regionale.
La dichiarazione è del capogruppo centrista Roberto Molinaro che
prosegue:
A ciò deve aggiungersi che le norme approvate contengono anche un
fumus di violazione dello Statuto di autonomia. Infatti,
contrariamente a ciò che lo Statuto prevede (art. 25), il
bilancio di previsione e il conto consuntivo saranno elaborati
con una strutturazione diversa. Una condizione che non mancheremo
di far rilevare nelle sedi ove saremo legittimati a intervenire.
Si è voluto, poi, introdurre anche a livello regionale ciò che a
livello nazionale unanimemente si pensa di eliminare, ovvero il
Documento di programmazione economica e finanziaria, peraltro
senza un legame giuridicamente tutelato con i contenuti del
bilancio di previsione annuale e pluriennale.
I cambiamenti introdotti hanno aumentato la conoscibilità del
contenuto dei documenti di programmazione da parte del Consiglio
regionale, ma non hanno accresciuto la decisionalità in merito
allo stesso, dato che la puntuale destinazione della spesa sarà
disposta dalla Giunta regionale.