AN: Ciani, no a questa legge sulla tutela del friulano
(ACON) Trieste, 19 lug - COM/AB - Una legge di cui il Friuli e
la Regione non sentono l'esigenza, una legge che costringerà i
Comuni e tutti gli enti gestori a sobbarcarsi ingenti oneri
soprattutto economici che finiranno per essere coperti con gli
aumenti delle imposte locali ICI, addizionali, a carico dei
cittadini. Una legge che di fatto attua il bilinguismo nella
nostra Regione così come avviene in Alto Adige.
Alleanza Nazionale - così una nota del vice capogruppo consiliare
Paolo Ciani - è per la tutela della lingua friulana, ma non certo
in questo modo e per di più codificata facendo perdere la vera
natura della lingua stessa imponendo scrittura ed espressioni non
in uso nelle diverse zone del Friuli. L'insegnamento veicolare
nella scuola significa che si insegneranno tutte le materie
scolastiche come la matematica, la storia e l'italiano per non
parlare delle lingue straniere nella lingua friulana.
Ma a chi giova questa legge? Dobbiamo capire che questo testo
correrà parallelamente al disegno di legge sullo sloveno, per cui
nella nostra Regione avremo obblighi, oneri e soprattutto un
trilinguismo obbligatorio. Nell'era della conoscenza planetaria
la nostra Regione, anziché diventare una regione di eccellenza
sulle lingue straniere internazionali, con queste leggi si
richiude in se stessa e si allontana dal resto dell'Europa e del
mondo.