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AN: Ciani, no a questa legge sulla tutela del friulano

19.07.2007
15:19
(ACON) Trieste, 19 lug - COM/AB - Una legge di cui il Friuli e la Regione non sentono l'esigenza, una legge che costringerà i Comuni e tutti gli enti gestori a sobbarcarsi ingenti oneri soprattutto economici che finiranno per essere coperti con gli aumenti delle imposte locali ICI, addizionali, a carico dei cittadini. Una legge che di fatto attua il bilinguismo nella nostra Regione così come avviene in Alto Adige.

Alleanza Nazionale - così una nota del vice capogruppo consiliare Paolo Ciani - è per la tutela della lingua friulana, ma non certo in questo modo e per di più codificata facendo perdere la vera natura della lingua stessa imponendo scrittura ed espressioni non in uso nelle diverse zone del Friuli. L'insegnamento veicolare nella scuola significa che si insegneranno tutte le materie scolastiche come la matematica, la storia e l'italiano per non parlare delle lingue straniere nella lingua friulana.

Ma a chi giova questa legge? Dobbiamo capire che questo testo correrà parallelamente al disegno di legge sullo sloveno, per cui nella nostra Regione avremo obblighi, oneri e soprattutto un trilinguismo obbligatorio. Nell'era della conoscenza planetaria la nostra Regione, anziché diventare una regione di eccellenza sulle lingue straniere internazionali, con queste leggi si richiude in se stessa e si allontana dal resto dell'Europa e del mondo.