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UDC: Fasan e Salvador su struttura per disturbi alimentari

20.07.2007
14:49
(ACON) Trieste, 20 lug - COM/AB - E' stato approvato dal Consiglio regionale, in occasione dell'assestamento del bilancio 2007, un ordine del giorno per rafforzare il centro dei disturbi alimentari di San Vito al Tagliamento e per creare una struttura residenziale di tipo riabilitativo. Un documento predisposto dai consiglieri regionali dell'UDC Gina Fasan e Maurizio Salvador, e sottoscritto dalla gran parte dei consiglieri della provincia di Pordenone appartenenti a diversi partiti: Nevio Alzetta e Paolo Pupulin (DS), Piero Colussi (Cittadini per il Presidente), Luca Ciriani (AN), Pio De Angelis (PRC-SE), Fulvio Follegot (LN), Daniele Gerolin e Paolo Santin (Margherita), Isidoro Gottardo (FI), Paolo Panontin (Misto), oltre a Carlo Monai (Citt) e Sergio Lupieri (Margh). "I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie di lunga durata che, se non trattate adeguatamene, tendono ad avere un andamento cronico con frequenti ricadute, che necessitano di un trattamento integrato multidisciplinare che coinvolge internisti, nutrizionisti e infermieri per la parte biomedica e psichiatri, psicologi e assistenti sociali per gli aspetti psico-sociali - affermano i consiglieri centristi. Nell' Azienda sanitaria 6 del pordenonese esiste dal 1996, secondo centro pubblico ad aprire in Italia, una struttura ambulatoriale a San Vito al Tagliamento dedicata a queste patologie, con un carico annuale di circa 330 unità (di cui 150 nuovi casi) per un totale di 1700 casi. Un centro che in questi anni ha risposto in maniera adeguata alle esigenze di diagnosi e cura, pur con personale ridotto: l'organico attuale è costituito da uno psicologo (responsabile del centro), una dietista, un'infermiera a tempo parziale e una segretaria, mentre da gennaio 2007 è venuta meno la figura del medico internista, figura centrale nel percorso di recupero, che dedicava a quest'attività 3 ore settimanali". "Si rende necessaria - evidenziano i consiglieri dell'UDC - una riorganizzazione che consenta di inquadrare l'intervento in un'ottica di servizio che garantisca una risposta sui vari livelli di assistenza necessari: rafforzando il livello ambulatoriale, ripristinando la presenza del medico internista, garantendo una risposta in regime di ricovero per casi ad alta necessità assistenziale e complicanze di tipo medico attraverso protocolli con l'ospedale di San Vito al Tagliamento".

"Nell'ultimo Piano sanitario, inoltre, la Regione ha considerato l'esigenza di costruire una struttura residenziale per il trattamento dei DCA. Il documento approvato impegna la Giunta a rafforzare il livello ambulatoriale del centro di San Vito al Tagliamento ripristinando la presenza del medico internista attraverso un protocollo di collaborazione con il presidio ospedaliero di San Vito al Tagliamento e dotando l'equipe delle altre figure professionali necessarie. Inoltre si chiede di garantire una risposta in regime di ricovero per casi a elevata necessità assistenziale e complicanze di tipo medico attraverso un protocollo con il reparto di medicina del presidio ospedaliero di San Vito al Tagliamento e a realizzare in provincia di Pordenone una struttura residenziale di tipo riabilitativo, per casi con elevata necessità assistenziale senza complicanze mediche, prevista tra l'altro dal Piano sanitario regionale che consentirebbe di ridurre la fuga extraregionale con il vantaggio della continuità terapeutica e minori disagi per le famiglie interessate".

"Siamo soddisfatti che il Consiglio regionale abbia impegnato la Giunta a risolvere un problema che interessa molte famiglie della nostra provincia e di tutto il Friuli Venezia Giulia - commentano Fasan e Salvador. Ringraziamo i colleghi che hanno voluto condividere con noi questo documento e il nostro compito, adesso, sarà quello di verificare che i contenuti dell'ordine del giorno vengano attuati dall'assessorato alla Salute e protezione sociale".