CR: mozione cultura regionale, dibattito (5)
(ACON) Trieste, 24 lug - ET - A riaprire il dibattito sulla
mozione sulla cultura regionale il consigliere Giancarlo Tonutti
(Margh).
Partendo da un'analisi del tema portante del Mittelfest di
quest'anno, giudicato piuttosto liberale che non puramente di
sinistra, per il rappresentante diellino la gestione culturale
non è stata personalistica, ma piuttosto condivisa e le critiche
sono state mosse partendo da episodi marginali, tralasciando
invece di parlare della grande modificazione dell'apparato
legislativo in atto.
È stata poi la volta di Pietro Colussi dei Cittadini. I dati
della rilevazione del gradimento sono molto buoni e la proposta
culturale è cresciuta, sono aumentati i fondi e c'è persino un
rischio di sovrabbondanza di offerta. C'è in atto, inoltre, un
ottimo percorso di riforma. La Regione, ha sottolineato il
consigliere, si occupa direttamente solo del Mittelfest, di villa
Manin e dell'Orchestra sinfonica regionale. Il resto è delegato
alle associazioni sul territorio. Le nuove proposte che stanno
mietendo consensi di pubblico, testimoniano quanto la politica
culturale sia buona.
Secondo Kristian Franzil (PRC-SE), che ha evidenziato la
compattezza della difesa della politica culturale regionale da
parte di tutti i gruppi di Intesa, non ci può essere
lottizzazione nella distribuzione dei mezzi e il dibattito di
questi giorni sul Sunsplash è scaduto a livello di una ritualità
annuale. Sottolineando le molte leggi in materia culturale
approvate o in itinere, il consigliere ha messo in risalto il
profilo progettuale dell'attuale gestione culturale.
Per Carlo Monai (Citt) il tema dei diritti scelto per il
Mittelfest di quest'anno, è alto e unificante. I diritti umani e
i diritti civili, sovrastano tutti i sistemi politici e li
qualificano. Il Mittelfest è stato un grande laboratorio, un
successo di partecipazione in tutte le fasi e le accuse di
accentramento mosse all'assessore sono non veritiere.
La politica culturale della Regione rispetti l'equilibrio
territoriale - ha affermato Amtonio Martini (Margh) che ha anche
fatto due raccomandazioni all'Aula. La prima è di far rispettare,
se è il caso, la legalità durante manifestazioni di massa; la
seconda, di aprire una grande stagione in cui si discuta, oltre
che dei diritti, anche dei doveri.
La cultura di destra e di sinistra sono evidentemente diverse tra
loro - questa l'opinione di Uberto Fortuna Drossi (Citt) - e
quella di destra è improntata soprattutto sulla commemorazione,
mentre sarebbe il caso di non indulgere troppo nel passato, ma di
ricercare una nuova sintesi delle due posizioni, senza eccedere
in atteggiamenti da tifoseria. Piuttosto bisogna seguire gli
sviluppi mondiali attorno ad una nuova lingua condivisa.
(segue)