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CR: mozione cultura regionale, dibattito (5)

24.07.2007
16:59
(ACON) Trieste, 24 lug - ET - A riaprire il dibattito sulla mozione sulla cultura regionale il consigliere Giancarlo Tonutti (Margh). Partendo da un'analisi del tema portante del Mittelfest di quest'anno, giudicato piuttosto liberale che non puramente di sinistra, per il rappresentante diellino la gestione culturale non è stata personalistica, ma piuttosto condivisa e le critiche sono state mosse partendo da episodi marginali, tralasciando invece di parlare della grande modificazione dell'apparato legislativo in atto.

È stata poi la volta di Pietro Colussi dei Cittadini. I dati della rilevazione del gradimento sono molto buoni e la proposta culturale è cresciuta, sono aumentati i fondi e c'è persino un rischio di sovrabbondanza di offerta. C'è in atto, inoltre, un ottimo percorso di riforma. La Regione, ha sottolineato il consigliere, si occupa direttamente solo del Mittelfest, di villa Manin e dell'Orchestra sinfonica regionale. Il resto è delegato alle associazioni sul territorio. Le nuove proposte che stanno mietendo consensi di pubblico, testimoniano quanto la politica culturale sia buona.

Secondo Kristian Franzil (PRC-SE), che ha evidenziato la compattezza della difesa della politica culturale regionale da parte di tutti i gruppi di Intesa, non ci può essere lottizzazione nella distribuzione dei mezzi e il dibattito di questi giorni sul Sunsplash è scaduto a livello di una ritualità annuale. Sottolineando le molte leggi in materia culturale approvate o in itinere, il consigliere ha messo in risalto il profilo progettuale dell'attuale gestione culturale.

Per Carlo Monai (Citt) il tema dei diritti scelto per il Mittelfest di quest'anno, è alto e unificante. I diritti umani e i diritti civili, sovrastano tutti i sistemi politici e li qualificano. Il Mittelfest è stato un grande laboratorio, un successo di partecipazione in tutte le fasi e le accuse di accentramento mosse all'assessore sono non veritiere.

La politica culturale della Regione rispetti l'equilibrio territoriale - ha affermato Amtonio Martini (Margh) che ha anche fatto due raccomandazioni all'Aula. La prima è di far rispettare, se è il caso, la legalità durante manifestazioni di massa; la seconda, di aprire una grande stagione in cui si discuta, oltre che dei diritti, anche dei doveri.

La cultura di destra e di sinistra sono evidentemente diverse tra loro - questa l'opinione di Uberto Fortuna Drossi (Citt) - e quella di destra è improntata soprattutto sulla commemorazione, mentre sarebbe il caso di non indulgere troppo nel passato, ma di ricercare una nuova sintesi delle due posizioni, senza eccedere in atteggiamenti da tifoseria. Piuttosto bisogna seguire gli sviluppi mondiali attorno ad una nuova lingua condivisa.

(segue)