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CR: ddl voto elettronico, i relatori (7)

24.07.2007
17:14
(ACON) Trieste, 24 lug - DT - Estendere il più possibile tutte quelle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. Come il voto elettronico, da applicare - intanto - nei prossimi referendum consultivi quando quattro Comuni del Friuli Venezia Giulia dovranno decidere se fondersi o meno. Una piccola rivoluzione tecnologica e di costume per gli elettori della regione.

Eppure, come sottolinea nella sua relazione di maggioranza Igor Kocijancic (PRC-SE), necessaria perché anche la pubblica amministrazione necessita di innovazione e di efficienza. Con un paletto però: che ogni elettore dovrà avere la certezza che il suo voto avvenga elettronicamente sì, ma sempre nel rispetto dei principi costituzionali di libertà e segretezza. Un voto moderno, quindi, ma con le stesse tutele che garantisce il tradizionale sistema cartaceo.

Come si voterà? In cabina (quella non cambia) sarà collocato un video: basterà sfiorarlo e il "touch screen" permetterà di esprimere un sì o un no - o una preferenza in futuro - alla scheda elettorale, perfettamente riprodotta. Un voto assolutamente legale (anzi, il progetto futuro è di fare di quella elettronica l'unica modalità legale di espressione del voto), che potrà essere corretto dall'elettore fino alla richiesta definitiva di conferma.

Il sistema vecchio, su carta, non verrà abbandonato del tutto: la macchina-video verrà infatti dotata di un meccanismo che consentirà la stampa del voto espresso elettronicamente, controllabile dall'elettore, e di un'urna interna per il deposito delle schede cartacee da recuperarsi, a cura del presidente di seggio, al termine delle operazioni di voto. Lo scrutinio cartaceo costituirà pertanto un'eventualità, salvo che non emergano discordanze tra carta e computer. Solo in questa ipotesi il risultato dei voti su carta assumerà valore ufficiale.

Il disegno di legge definisce, disciplinandoli, gli standard tecnici cui le macchine elettroniche e ogni altro componente hardware e software del sistema di voto dovranno risultare conformi; inoltre, è prevista la costituzione di una commissione per la verifica di questi standard tecnici composta da esperti esterni all'amministrazione regionale. E se con il voto elettronico sparisce la figura del segretario del seggio, sarà utile invece la presenza dell'esperto informatico, pronto a risolvere qualsiasi inconveniente tecnico.

Nella relazione di minoranza, Antonio Pedicini (FI) pur dichiarandosi favorevole al sistema di voto elettronico, chiede maggiori garanzie su due punti: il primo, che ai componenti dei seggi venga spiegato il meccanismo del voto elettronico (e che sia altrettanto conoscibile e chiaro anche al cittadino-elettore); secondo, che non vengano messe in discussione tanto la segretezza del voto che la protezione da eventuali interventi esterni del sistema di raccolta e di trasmissione dei voti.

Per questi due punti e per alcune risposte poco convincenti da parte della Giunta in Commissione, FI aveva preferito astenersi. Ma se la stessa Giunta, fa notare Pedicini, dovesse rispondere in modo adeguato, anche Forza Italia potrà mutare il proprio giudizio in positivo.

Fulvio Follegot (LN) invece, nella breve discussione generale, si è detto preoccupato per l'eventuale difficoltà che potranno incontrare i non più giovani: tutti i cittadini dovranno essere messi in condizione di far valere il loro diritto di voto, ha ricordato Follegot. Bisogna poi fare grande attenzione alla segretezza (che rimanga tale) dello stesso voto, e alla formazione del personale, fondamentale per la regolarità delle elezioni.

(segue)