AN: Ritossa su sanità e area vasta
(ACON) Trieste, 24 lug - COM/ET - In base alle attuali leggi
regionali gli stabilimenti Ospedalieri di Gorizia e Monfalcone
sono definiti Ospedali regionali (leggi regionali 12 e 13), ma di
fatto, rischiano il declassamento ad "Ospedali di rete" a causa
dei continui depauperamenti a cui sono soggetti in termini di
personale e di specialità.
Questa l'opinione del consigliere regionale di AN, Adriano
Ritossa che continua: "Mentre l'area Triestina continua a
mantenere la struttura Universitaria, le due cardiochirurgie (con
quella di Udine), la Società Ospedaliera, etc., l'Isontino, deve
continuare a pagare lo scotto dell'indifferenza, ossia, mentre
Trieste non sa come giustificare la sua dimensione, pretende -
con la complicità dell'Assessore alla Sanità, Ezio Beltrame - di
precluderci ogni possibilità di avere una struttura sanitaria
autonoma per l'Isontino.
Basti pensare a cosa avviene oggi. I reparti ospedalieri con
personale ridottissimo, lentezze nel turn-over, ritardi
nell'assunzione di personale, personale paramedico che presenta
una percentuale di inabilità parziale, che va oltre il 10%
fisiologico, con conseguenti effetti negativi al momento della
prestazione richiesta. Per fare un esempio, il dirigente degli
infermieri Picogna è passato ad un'altra ASS.
Lo stesso vale per il personale medico il quale, visto il "clima"
che persiste nell'Azienda Ass n. 2 Isontina, emigra verso altre
strutture appena possibile.
Per citare un altro esempio di disservizio, parliamo di
ginecologia. A Monfalcone, il dr. Londero è andato in quiescenza
da due mesi, ma nessuno lo ha ancora sostituito; sempre in tale
reparto, un medico risulta essere in malattia prolungata - in
quanto infortunato - ma ad oggi, ancora nessuno lo ha sostituito.
In queste condizioni, senza poter essere competitivi sul mercato
sanitario, non potendo quindi reggere il confronto con altre
realtà, è normale che si accentuino le fughe dalle nostre
strutture, tanto da sfinire il personale, rendendolo pertanto
arrendevole ai colonizzatori Triestini dell'Ass n. 1.
E' evidente - conclude la nota di Ritossa - che in quest'ottica,
con la complicità ed il silenzio dei sindaci che hanno un ruolo
di controllo sulla ASS. n. 2 Isontina, le peculiarità che fanno
degli Ospedali di Gorizia e Monfalcone ospedali regionali - nello
specifico: l'otorinolaringoiatria; l'oculistica; l'urologia, i
due punti nascita, etc. - spariranno e con essi le strutture
ospedaliere verranno classificate come strutture "di rete".
Di fronte a questa situazione Alleanza Nazionale chiama a
raccolta quanti abbiano a cuore la sanità isontina affinché
vengano rispettati i protocolli e le disposizioni regionali,
sottolineando che coloro che assistono in silenzio a tali eventi
non possono che essere considerati complici di coloro che stanno
svendendo la sanità.