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AN: Ritossa su sanità e area vasta

24.07.2007
17:53
(ACON) Trieste, 24 lug - COM/ET - In base alle attuali leggi regionali gli stabilimenti Ospedalieri di Gorizia e Monfalcone sono definiti Ospedali regionali (leggi regionali 12 e 13), ma di fatto, rischiano il declassamento ad "Ospedali di rete" a causa dei continui depauperamenti a cui sono soggetti in termini di personale e di specialità.

Questa l'opinione del consigliere regionale di AN, Adriano Ritossa che continua: "Mentre l'area Triestina continua a mantenere la struttura Universitaria, le due cardiochirurgie (con quella di Udine), la Società Ospedaliera, etc., l'Isontino, deve continuare a pagare lo scotto dell'indifferenza, ossia, mentre Trieste non sa come giustificare la sua dimensione, pretende - con la complicità dell'Assessore alla Sanità, Ezio Beltrame - di precluderci ogni possibilità di avere una struttura sanitaria autonoma per l'Isontino.

Basti pensare a cosa avviene oggi. I reparti ospedalieri con personale ridottissimo, lentezze nel turn-over, ritardi nell'assunzione di personale, personale paramedico che presenta una percentuale di inabilità parziale, che va oltre il 10% fisiologico, con conseguenti effetti negativi al momento della prestazione richiesta. Per fare un esempio, il dirigente degli infermieri Picogna è passato ad un'altra ASS.

Lo stesso vale per il personale medico il quale, visto il "clima" che persiste nell'Azienda Ass n. 2 Isontina, emigra verso altre strutture appena possibile.

Per citare un altro esempio di disservizio, parliamo di ginecologia. A Monfalcone, il dr. Londero è andato in quiescenza da due mesi, ma nessuno lo ha ancora sostituito; sempre in tale reparto, un medico risulta essere in malattia prolungata - in quanto infortunato - ma ad oggi, ancora nessuno lo ha sostituito.

In queste condizioni, senza poter essere competitivi sul mercato sanitario, non potendo quindi reggere il confronto con altre realtà, è normale che si accentuino le fughe dalle nostre strutture, tanto da sfinire il personale, rendendolo pertanto arrendevole ai colonizzatori Triestini dell'Ass n. 1.

E' evidente - conclude la nota di Ritossa - che in quest'ottica, con la complicità ed il silenzio dei sindaci che hanno un ruolo di controllo sulla ASS. n. 2 Isontina, le peculiarità che fanno degli Ospedali di Gorizia e Monfalcone ospedali regionali - nello specifico: l'otorinolaringoiatria; l'oculistica; l'urologia, i due punti nascita, etc. - spariranno e con essi le strutture ospedaliere verranno classificate come strutture "di rete".

Di fronte a questa situazione Alleanza Nazionale chiama a raccolta quanti abbiano a cuore la sanità isontina affinché vengano rispettati i protocolli e le disposizioni regionali, sottolineando che coloro che assistono in silenzio a tali eventi non possono che essere considerati complici di coloro che stanno svendendo la sanità.