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CR: TPL, relatore maggioranza Fortuna Drossi (2)

25.07.2007
11:39
(ACON) Trieste, 25 lug - DT - L'Unione europea detta le sue regole: il sistema dei trasporti del futuro dovrà essere riequilibrato. Bisognerà rilanciare le ferrovie, promuovere il trasporto marittimo-fluviale, controllare la crescita di quello aereo. Uno sviluppo sostenibile che definisca precisi obiettivi di qualità, minimizzi il consumo di risorse, consideri la qualità ecologica nella pianificazione, costruzione e gestione delle infrastrutture di trasporto, che utilizzi, infine, tecnologie d'avanguardia per garantire l'efficienza delle prestazioni e dei consumi.

Sostenibilità ambientale e sociale (nel senso di diritto alla mobilità per tutti e dappertutto con un occhio di riguardo alla tutela della salute), chiede l'UE. E il Friuli Venezia Giulia, come ricorda Uberto Fortuna Drossi (Citt) nella sua relazione di maggioranza, si allinea adottando quelle strategie indicate da Bruxelles. Lo fa con il disegno di legge sul trasporto pubblico locale dato che, tra l'altro, dal primo gennaio 2008 saranno trasferite alla Regione la gestione della rete ferroviaria di interesse regionale, quella sulle reti stradali ricadenti in Friuli Venezia Giulia, oltre che enti quali la Motorizzazione civile (che passerà in capo alle Province) e l'Anas (che passerà invece alla costituenda Spa a capitale pubblico).

Un capitolo, quello dei trasporti, che con i suoi 210 milioni di euro all'anno si piazza, dopo la sanità e l'assistenza, al terzo posto come incidenza di impegno di spesa nel bilancio complessivo regionale (ma dallo Stato arriveranno 103 milioni annui).

Complessivamente, in tutto il Friuli Venezia Giulia il trasporto pubblico su gomma - dati 2005 - ha percorso oltre 42 milioni di chilometri con 107 milioni di passeggeri. Ma il dato più importante è la redditività, molto significativa se si tiene conto che negli ultimi 5 risulta una diminuzione dei passeggeri (-1,5%) bilanciata però dall'incremento delle tariffe (3,4%). Una redditività determinata - secondo uno studio commissionato dalla Regione - da un livello di efficienza assai elevato, testimoniato da costi operativi di gran lunga inferiori alla media nazionale (2,20 euro per km in Friuli Venezia Giulia contro una media nazionale di 3,51).

Una redditività da sfruttare ancora di più con la costruzione - come recita il ddl - di un sistema di trasporto pubblico locale integrato, con la creazione di nodi di interscambio, l'integrazione di orari e sistema tariffario. Ma non è nemmeno di poco conto la clausola sociale voluta dalla Giunta: l'obbligo, cioè, per l'affidatario e il subaffidatario di assumere il personale dipendente del vecchio gestore con il mantenimento dei diritti acquisiti (contratto, retribuzione, anzianità e mansioni).

Notevole, poi, l'attenzione alla sicurezza: polizia (anche penitenziaria) guardia di finanza, carabinieri e vigili urbani potranno viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici purché muniti di apposito contrassegno. E' stato poi elevato fino a 30 mila euro l'imponibile lordo affinché grandi invalidi, ciechi e sordomuti possano usufruire di biglietti a tariffe agevolate.

Altro punto importante, i servizi ferroviari metropolitani: laddove saranno presenti infrastrutture idonee e in sostituzione del servizio automobilistico già assegnato, verrà introdotto questo tipo di trasporto, che soprattutto nella provincia di Trieste potrebbe prendere piede con semplici e non costosi adeguamenti.

E poi c'è la qualità come standard da rispettare: ecco allora la Carta dei servizi, un sistema che premia chi sia stato valutato positivamente dall'utenza, e persino la previsione di forme di risarcimento automatico (come richiesto dall'associazione dei pendolari). Infine, il bisogno di aumentare la velocità commerciale dei mezzi pubblici su gomma impone ai Comuni di dotarsi del piano del traffico entro il 2010: la mancata osservanza di questo termine comporterà una riduzione del 5% delle risorse trasferite dalla Regione al Comune inadempiente.

(segue)