CR: TPL, relatore maggioranza Fortuna Drossi (2)
(ACON) Trieste, 25 lug - DT - L'Unione europea detta le sue
regole: il sistema dei trasporti del futuro dovrà essere
riequilibrato. Bisognerà rilanciare le ferrovie, promuovere il
trasporto marittimo-fluviale, controllare la crescita di quello
aereo. Uno sviluppo sostenibile che definisca precisi obiettivi
di qualità, minimizzi il consumo di risorse, consideri la qualità
ecologica nella pianificazione, costruzione e gestione delle
infrastrutture di trasporto, che utilizzi, infine, tecnologie
d'avanguardia per garantire l'efficienza delle prestazioni e dei
consumi.
Sostenibilità ambientale e sociale (nel senso di diritto alla
mobilità per tutti e dappertutto con un occhio di riguardo alla
tutela della salute), chiede l'UE. E il Friuli Venezia Giulia,
come ricorda Uberto Fortuna Drossi (Citt) nella sua relazione di
maggioranza, si allinea adottando quelle strategie indicate da
Bruxelles. Lo fa con il disegno di legge sul trasporto pubblico
locale dato che, tra l'altro, dal primo gennaio 2008 saranno
trasferite alla Regione la gestione della rete ferroviaria di
interesse regionale, quella sulle reti stradali ricadenti in
Friuli Venezia Giulia, oltre che enti quali la Motorizzazione
civile (che passerà in capo alle Province) e l'Anas (che passerà
invece alla costituenda Spa a capitale pubblico).
Un capitolo, quello dei trasporti, che con i suoi 210 milioni di
euro all'anno si piazza, dopo la sanità e l'assistenza, al terzo
posto come incidenza di impegno di spesa nel bilancio complessivo
regionale (ma dallo Stato arriveranno 103 milioni annui).
Complessivamente, in tutto il Friuli Venezia Giulia il trasporto
pubblico su gomma - dati 2005 - ha percorso oltre 42 milioni di
chilometri con 107 milioni di passeggeri. Ma il dato più
importante è la redditività, molto significativa se si tiene
conto che negli ultimi 5 risulta una diminuzione dei passeggeri
(-1,5%) bilanciata però dall'incremento delle tariffe (3,4%). Una
redditività determinata - secondo uno studio commissionato dalla
Regione - da un livello di efficienza assai elevato, testimoniato
da costi operativi di gran lunga inferiori alla media nazionale
(2,20 euro per km in Friuli Venezia Giulia contro una media
nazionale di 3,51).
Una redditività da sfruttare ancora di più con la costruzione -
come recita il ddl - di un sistema di trasporto pubblico locale
integrato, con la creazione di nodi di interscambio,
l'integrazione di orari e sistema tariffario. Ma non è nemmeno di
poco conto la clausola sociale voluta dalla Giunta: l'obbligo,
cioè, per l'affidatario e il subaffidatario di assumere il
personale dipendente del vecchio gestore con il mantenimento dei
diritti acquisiti (contratto, retribuzione, anzianità e
mansioni).
Notevole, poi, l'attenzione alla sicurezza: polizia (anche
penitenziaria) guardia di finanza, carabinieri e vigili urbani
potranno viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici purché muniti
di apposito contrassegno. E' stato poi elevato fino a 30 mila
euro l'imponibile lordo affinché grandi invalidi, ciechi e
sordomuti possano usufruire di biglietti a tariffe agevolate.
Altro punto importante, i servizi ferroviari metropolitani:
laddove saranno presenti infrastrutture idonee e in sostituzione
del servizio automobilistico già assegnato, verrà introdotto
questo tipo di trasporto, che soprattutto nella provincia di
Trieste potrebbe prendere piede con semplici e non costosi
adeguamenti.
E poi c'è la qualità come standard da rispettare: ecco allora la
Carta dei servizi, un sistema che premia chi sia stato valutato
positivamente dall'utenza, e persino la previsione di forme di
risarcimento automatico (come richiesto dall'associazione dei
pendolari). Infine, il bisogno di aumentare la velocità
commerciale dei mezzi pubblici su gomma impone ai Comuni di
dotarsi del piano del traffico entro il 2010: la mancata
osservanza di questo termine comporterà una riduzione del 5%
delle risorse trasferite dalla Regione al Comune inadempiente.
(segue)