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CR: TPL, relatore minoranza Ritossa (3)

25.07.2007
11:58
(ACON) Trieste, 25 lug - DT - Una legge quadro sul trasporto pubblico regionale e locale che ha però solo la presunzione teorica di esserlo. A sostenerlo è Adriano Ritossa (AN), relatore di minoranza, che accusa l'impianto del disegno di legge di essere deficitario pure nell'assegnazione delle risorse finanziare.

Si arriva all'assurdo quando, annota Ritossa, si sostiene il diritto fondamentale dei cittadini alla mobilità attraverso anche l'abbattimento delle barriere architettoniche e poi basta verificare quanto viene messo a bilancio per comprendere non è assolutamente vero. E poi, prosegue Ritossa, come si possono mettere in legge norme tendenti a promuovere un equilibrato sviluppo economico e sociale del territorio quando l'equilibrio tra costi e ricavi è precario? In parole semplici, come si può puntare alla copertura del 35% dei costi dai ricavi derivanti dalle tariffe?

Carta dei servizi, qualità dei servizi, livello dei servizi. Per Ritossa sono affermazioni più filosofiche che reali, è sufficiente fare un confronto con la quotidianità dei problemi del trasporto pubblico locale.

Non basta. L'articolazione del piano e la pianificazione urbanistica appaiono del tutto incongruenti: quanti sono allo stato attuale gli enti locali dotati di piani del traffico, anche per la viabilità extraurbana?

Per potenziare davvero il TPL in futuro, serviranno centri di interscambio, disponibilità di infrastrutture, monitoraggi e controlli, a condizione però che si investano ingenti risorse economiche. E questa legge si guarda bene dall'indicare da dove queste risorse verranno prelevate.

Infine, a non convincere Ritossa è anche il servizio ferroviario metropolitano: certamente allettante, però la sua realizzazione è possibile qualora l'utenza giornaliera si aggiri attorno ai 100 mila passeggeri. Ma nella nostra regione non esiste questo flusso pendolare. A meno che non si voglia comunque dare vita a una struttura del tutto antieconomica.

(segue)