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CR: TPL, relatore minoranza Valenti (4)

25.07.2007
11:59
(ACON) Trieste, 25 lug - DT - Troppa fretta e troppa confusione. Gaetano Valenti (FI), relatore di minoranza sul TPL, mette subito in evidenza l'eccessiva velocità con la quale il disegno di legge è arrivato in Aula.

Un accumulo di sedute in Commissione a luglio, 146 facciate di memorie relative ai 69 articoli della legge, gli emendamenti portati soltanto dalla Giunta e un voto in Commissione - con il sì della maggioranza - in appena un paio di ore. Non è possibile trattare in questo modo e con questi tempi, critica Valenti, un disegno di legge così importante: sarebbe stato più corretto lasciare il tempo necessario ad approfondire le memorie depositate e nel contempo risolvere alcuni dubbi. Del tipo: perché non confrontarsi sull'opportunità di trasferire alle Province (e non alla nuova SpA regionale) la gestione dei 700 chilometri ex Anas che verranno trasferiti alla Regione? Dopotutto, le stesse Province già amministrano - e lo fanno bene - una rete di quasi 2200 chilometri in Friuli Venezia Giulia.

E perché accantonare così in fretta l'ipotesi di gestire unitariamente la Motorizzazione civile, trasferendo le quattro sedi provinciali alle rispettive Camere di commercio, con l'obbligo magari di costituire un'unica Agenzia speciale regionale? O, ancora, se proprio le Motorizzazioni devono finire in capo alle Province, perché non obbligare il convenzionamento tra loro in modo da favorire una gestione unitaria degli uffici?

Altra domanda: le nuove funzioni assegnate ai Comuni saranno accompagnate anche dal reperimento delle adeguate risorse finanziare e umane? E non è un passo troppo azzardato il gestore unico? Quali saranno i criteri da seguire per arrivare a tariffe comuni e orari integrati?

Infine, si prevede in tutta fretta l'approvazione di una legge entro il luglio 2007 per fare una gara nel 2008 (anno delle elezioni regionali, e quindi del possibile cambio della Giunta) per affidare il servizio del TPL appena dal 2011.

Tutti questi dubbi e queste incertezze non sono stati né trattati né tanto meno sciolti in Commissione. Per mancanza di tempo.

(segue)