CR: TPL, relatore minoranza Valenti (4)
(ACON) Trieste, 25 lug - DT - Troppa fretta e troppa
confusione. Gaetano Valenti (FI), relatore di minoranza sul TPL,
mette subito in evidenza l'eccessiva velocità con la quale il
disegno di legge è arrivato in Aula.
Un accumulo di sedute in Commissione a luglio, 146 facciate di
memorie relative ai 69 articoli della legge, gli emendamenti
portati soltanto dalla Giunta e un voto in Commissione - con il
sì della maggioranza - in appena un paio di ore. Non è possibile
trattare in questo modo e con questi tempi, critica Valenti, un
disegno di legge così importante: sarebbe stato più corretto
lasciare il tempo necessario ad approfondire le memorie
depositate e nel contempo risolvere alcuni dubbi. Del tipo:
perché non confrontarsi sull'opportunità di trasferire alle
Province (e non alla nuova SpA regionale) la gestione dei 700
chilometri ex Anas che verranno trasferiti alla Regione?
Dopotutto, le stesse Province già amministrano - e lo fanno bene
- una rete di quasi 2200 chilometri in Friuli Venezia Giulia.
E perché accantonare così in fretta l'ipotesi di gestire
unitariamente la Motorizzazione civile, trasferendo le quattro
sedi provinciali alle rispettive Camere di commercio, con
l'obbligo magari di costituire un'unica Agenzia speciale
regionale? O, ancora, se proprio le Motorizzazioni devono finire
in capo alle Province, perché non obbligare il convenzionamento
tra loro in modo da favorire una gestione unitaria degli uffici?
Altra domanda: le nuove funzioni assegnate ai Comuni saranno
accompagnate anche dal reperimento delle adeguate risorse
finanziare e umane? E non è un passo troppo azzardato il gestore
unico? Quali saranno i criteri da seguire per arrivare a tariffe
comuni e orari integrati?
Infine, si prevede in tutta fretta l'approvazione di una legge
entro il luglio 2007 per fare una gara nel 2008 (anno delle
elezioni regionali, e quindi del possibile cambio della Giunta)
per affidare il servizio del TPL appena dal 2011.
Tutti questi dubbi e queste incertezze non sono stati né trattati
né tanto meno sciolti in Commissione. Per mancanza di tempo.
(segue)