CR: TPL, dibattito (5)
(ACON) Trieste, 25 lug - ET - Ad iniziare il dibattito generale
sul disegno di legge sul trasporto pubblico locale il consigliere
Roberto Molinaro (UDC). La situazione del trasporto non richiede
una riforma così radicale e quindi questa è una scelta politica
neocentrista. I tempi dell'approvazione, molto rapidi, sono
perlomeno sospetti e forse il nuovo gestore unico è già stato
individuato, magari fuori regione. Gli scioperi, secondo
Molinaro, testimoniano la scarsa capacità di concertazione della
Giunta e presto ci sarà un nuovo monopolio, mentre le attuali
aziende presenti sul territorio rischiano di scomparire.
Per Maurizio Paselli (Citt) un sistema di trasporto pubblico
avanzato e moderno è l'obiettivo che una società sviluppata deve
porsi. La concertazione è stata cercata con lunghi confronti con
i sindacati e il vincitore della gara non potrà che essere ai
vertici nazionali. I posti e i diritti dei lavoratori saranno
garantiti e durante le audizioni i rappresentanti degli utenti
diversamente abili hanno gradito l'approccio del disegno di
legge. Paselli ha anche sottolineato l'impegno preso
dall'assessore Sonego a utilizzare i maggiori ricavi della gara
d'appalto per finanziare i trasporti a chiamata.
Il capogruppo dei DS, Mauro Travanut, ha ricordato che sono
passati dieci anni dall'ultima riforma in materia. La situazione
generale è talmente cambiata da allora che la volontà di
revisione è una necessità. Bisogna elevare, ha continuato
Travanut, la considerazione che la pubblica opinione ha del
trasporto pubblico, perchè non possiamo più supportare la
mentalità che ci porta a girare ognuno con la propria macchina.
Una riforma necessaria e fondamentale per aderire ai trend
comunitari e per questo il vincitore della gara potrebbe essere
persino un gestore europeo. Saremo anche tra i migliori in
Italia, ha concluso il consigliere diessino, ma non in Europa.
Troppo rapido l'iter che ha portato il disegno di legge in Aula.
Almeno così la pensa Maurizio Salvador (UDC). Un vero miracolo e
forte il rischio di essere stati troppo superficiali. Il fatto di
essere una regione di confine ci pone, in materia di trasporti,
davanti a questioni non di nostra esclusiva competenza e quindi
una simile riorganizzazione potrebbe risultare non efficace.
Salvador inoltre rileva che negli incartamenti non c'è traccia di
una valutazione economica e si chiede se ci sia veramente
convenienza nel scegliere in anticipo di dare tutto in mano ad un
gestore unico, con una gara da indire nel 2011.
Per quanto riguarda la costituenda società per la gestione delle
strade, il consigliere ha ricordato che la Corte dei Conti ha
rilevato in Regione un eccesso di aziende gestrici.
Una grande riforma che impegna il pubblico a promuovere il
diritto al movimento e alla salute, per Antonio Martini (Margh)
che ha sottolineato l'importanza della concessione di un raccordo
autostradale Tolmezzo-Paluzza-Austria in un quadro di rapporti
internazionali, e la necessità di armonizzare gli orari nella
fermata di Carnia con la grande ferrovia Vienna-Roma, per
collegare il servizio internazionale con quello locale. Cerchiamo
di licenziare uno strumento utile - è stato l'invito conclusivo -
che sia riferimento anche per altre zone, poiché il trasporto,
che è un dovere per il Pubblico, deve portare spazi di libertà.
(segue)