Crisi del Gazzettino: incontro con i capigruppo consiliari
(ACON) Trieste, 25 lug - AB - La crisi del Gazzettino,
quotidiano veneto con due redazioni in Friuli Venezia Giulia, a
Udine e a Pordenone, finisce in Consiglio regionale. Ad
illustrare al presidente Alessandro Tesini, ai vicepresidenti
Carlo Monai e Roberto Asquini e ai capigruppo la situazione i
rappresentanti dell'Associazione della stampa (sindacato unico
dei giornalisti) e del comitato di redazione del giornale.
La proprietà, hanno detto, non rende noto il piano editoriale e
non si conoscono quindi scelte e strategie a fronte di un buco di
bilancio di 5 milioni di euro e di un consistente calo di
vendite. Il futuro delle redazioni di Udine e di Pordenone è
incerto, ma se il Gazzettino dovesse scomparire dal panorama
editoriale del Friuli Venezia Giulia - ed è questo l'aspetto più
preoccupante - verrebbe a mancare la pluralità dell'informazione
in lingua italiana in quanto ci sarebbe il monopolio di un solo
gruppo che edita Piccolo e Messaggero Veneto.
Senza riferimenti certi vi è un'oggettiva difficoltà a entrare
nel merito della vertenza, è stato osservato da parte degli
esponenti del Consiglio regionale, che su una cosa si sono
trovati d'accordo: il pluralismo dell'informazione è un valore
irrinunciabile e il Gazzettino, in Friuli Venezia Giulia, ne è
una delle componenti.
Così è stata manifestata l'intenzione di approfondire con
l'editore il progetto per il rilancio del quotidiano e
soprattutto per capire, in tale contesto, quale ruolo avranno le
redazioni di Udine e di Pordenone. Nel contempo, proprio in virtù
dei rinnovati rapporti con il Consiglio regionale del Veneto, la
questione verrà affrontata anche a livello istituzionale.