AN: Ritossa, smantellamento progressivo provincia di Gorizia
(ACON) Trieste, 26 lug - COM/MPB - "Fa specie assistere all'
endemico e progressivo annientamento dell'area isontina senza
che iniziativa alcuna venga intrapresa a contrastare tale
fenomeno" .
E' quanto scrive in una nota il consigliere regionale di Alleanza
Nazionale Adriano Ritossa parlando dello "smantellamento
progressivo della provincia di Gorizia nel silenzio generale
delle istituzioni che la rappresentano".
E "tanto per citare alcuni esempi", il consigliere ricorda che "
nel corso del 2007, nella provincia di Gorizia, si è assistito
alla soppressione di alcune Stazioni dei Carabinieri ubicate in
aree confinarie - evento attualmente già ratificato dal Comando
Generale e pertanto la chiusura avrà luogo in tempi brevi- e alla
riduzione del numero dei Vigili del Fuoco in organico,
deficitario di ben 34 unità nonostante una serie di
rassicurazioni da parte del Sottosegretario on. Rosato, durante
le sue visite al Comando stesso".
"Per continuare su questo registro - prosegue Ritossa - va
menzionata la programmata chiusura della filiale della Banca
d'Italia di Gorizia, nonché il depauperamento progressivo della
Sanità locale e il suo inglobamento nell'Area Vasta Isontina; non
ultimo, la chiusura delle carceri perché mancano le risorse
finanziarie per la ristrutturazione dell' edificio".
"Come si può constatare si riscontra una serie impressionante di
chiusure, ristrutturazioni e asserite razionalizzazioni, tali da
far ridimensionare persino la struttura degli Uffici Territoriali
del Governo. Di fronte a queste prospettive solo l'indifferenza
di chi, in primis, proprio per il ruolo istituzionale che
riveste, dovrebbe tutelare tale area: il Presidente della
Provincia di Gorizia".
Invito quindi - conclude Ritossa - chi è stato investito a
ricoprire ruoli istituzionali a evidenziare in maniera chiara e
forte il malessere ingeneratosi nella nostra popolazione che
lentamente si vede defraudata dei propri ruoli sociali. Qualora
da parte del Presidente della Provincia, non vi dovessero essere
reazioni propositive e fattive a tale riguardo, ciò
significherebbe che lo stesso aspira ad essere il becchino nonché
il celebrante del proprio funerale".