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CR: approvata legge Insiel (4)

26.07.2007
16:55
(ACON) Trieste, 26 lug - RC - La votazione dell'articolo unico sulla privatizzazione di Insiel è terminata con 26 voti a favore e 6 contrari. I sì sono stati dei DS-PD, Margherita-PD, Cittadini e Panontin del Gruppo misto, mentre a votare contro sono stati PRC-SE, PDCI, Verdi e Battellino di IpR-MRE.

Prima del voto, non è mancato il dibattito sull'articolo unico, che è stato parzialmente modificato ma solo per questioni di coordinamento e migliore comprensione lessicale.

Il forzista Galasso ha parlato di organico ipertrofico e di necessità di intervenire su questo aspetto. Il suo capogruppo, Gottardo, ha espresso poi solidarietà ai lavoratori e ritiene che, qualunque sarà la sentenza della Consulta, l'importante è che rimangano inalterati i livelli occupazionali e che la SpA resti patrimonio del Friuli Venezia Giulia.

Per Ciriani, capogruppo di AN, il decreto Bersani permetteva di scegliere di conservare Insiel in mano alla Regione, invece si è presa la strada in salita della privatizzazione raccontando la falsa volontà di tenere in mano la proprietà e ora attendete che sia la Corte Costituzionale a togliervi le castagne dal fuoco.

La Battellino (IpR-MRE) non sosterrà la norma. Ci voleva meno fretta e più prudenza - ha detto - e vendere la convenzione dei 10 anni del servizio alla Regione sarà un affare per chi acquista.

La Guerra, capogruppo di LN, ha fatto delle considerazioni generali sulle privatizzazioni a livello regionale, ma anche nazionale. Il suo Gruppo, come il resto del centro-destra - ha reso noto - non parteciperà al voto perché chi governa si assuma le proprie responsabilità.

Martini (Margh-PD) ha sostenuto che se la I Commissione avesse votato contro l'articolo, sarebbe stato un gesto per dire al Consiglio che non era modo di lavorare così, che la Giunta doveva lasciare il tempo giusto per ragionare.

Il capogruppo dei DS-PD, Travanut, ha affermato che si sta facendo di tutto perché Insiel rimanga patrimonio del territorio regionale e ha accusato le opposizioni di non aver sottoscritto l'ordine del giorno della maggioranza con cui si danno garanzie ai lavoratori. Il voto non è procrastinabile perché tra qualche mese la sentenza della Consulta potrebbe causare una perdita di valore all'azienda.

L'assessore Pecol Cominotto ha infine affermato che la scelta deriva da una norma esistente solo in Italia e non altrove in Europa, una norma che sta bloccando un'azienda che nel 2006 è stata capace di ridurre i costi dei servizi che svolge facendo risparmiare alla Regione, nella stima più severa, di 8,2 milioni di euro all'anno. Insiel è stata capace di crescere sul mercato sviluppando fatturato e occupazione e realizzando, tolte le tasse, 6 milioni. Altrove sarebbe un esempio virtuoso di azienda pubblica che realizza utili e fa risparmiare soldi ai suoi proprietari, che sono i cittadini del FVG. Invece, una norma oggi dice che ciò che nel 2006 Insiel ha fatto, non lo può più fare. Noi abbiamo iniziato a fare 29 anni fa ciò che altre Regioni iniziano a fare solo oggi: raggruppare i servizi informatici sotto un'unica azienda. Ciò che sta accadendo non lo avremmo voluto, ma siamo costretti ad agire così.

Da ultimo, la Giunta ha accolto i due ordini del giorno. Il PRC-SE, il PDCI e i Verdi hanno, invece, motivato il loro voto contrario accusando la mancanza di un vero confronto politico, il non aver preso in considerazione altre soluzioni, l'aver "blindato" l'uso dei ricavi dalla vendita dell'azienda. Se ci saranno incidenti di percorso con il nuovo bando - ha detto il capogruppo del PRC-SE, Kocijancic, parlando anche a nome di Metz (Verdi) e della Zorzini (PDCI) - che l'azienda sia messa di fronte alle sue responsabilità.

(segue)