CR: TPL, dichiarazioni di voto (6)
(ACON) Trieste, 26 lug - ET - Astensione sul voto alla norma
sul trasporto pubblico locale annunciata dai gruppi dei Comunisti
italiani e Rifondazione comunista.
La consigliera Bruna Zorzini (PDCI) lamenta che le correzioni al
disegno di legge, sollecitate dalle organizzazioni sindacali, non
sono state accolte. Conferma una perplessità di ordine generale,
soprattutto visto che il piano di trasporti regionale non è
aggiornatoe quindi mancano parametri certi. Nel provvedimento
mancano anche delle vere risposte sul gestore unico, cioè delle
garanzie sulla qualità che verrà offerta all'utenza.
Igor Kocijancic (PRC-SE) sostiene che si è lavorato con eccessiva
fretta e senza i necessari approfondimenti, visto che si tratta
di una norma quadro per tre settori fondamentali. Nonostante un
buon lavoro in Aula - le clausole di salvaguardia per i
lavoratori sono buone - Kocijancic evidenzia che permangono
perplessità ed è probabile che si apra una stagione di ricorsi e
azioni sindacali.
Voto negativo annunciato dall'UDC e da Alleanza nazionale.
Fretta, superficialità e arroganza. Questo il giudizio sul lavoro
complessivo attorno alla norma, espresso dal consigliere Giorgio
Venier Romano (UDC). Le audizioni non sono state confortanti e la
scollatura tra società e governo regionale è sempre più evidente.
I problemi non sono stati risolti durante i lavori in Aula. È
un'occasione legislativa mancata, l'occasione di fare una buona
legge.
Nonostante le promesse e un piano trasporti datato, la
maggioranza sta realizzando in fretta e furia una norma spot,
dimentica delle ricadute. Questa l'opinione del relatore di
minoranza Adriano Ritossa (AN). Manca inoltre un indirizzo ben
preciso sulla movimentazione di persone e merci, mancano le
garanzie sulla qualità che il gestore unico offrirà
effettivamente, manca un vero coordinamento dei vettori. Secondo
Ritossa la norma in questione è una forzatura legislativa.
(segue)