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Pens: Ferone, no a chiusura uffici del Tesoro a Gorizia

26.07.2007
18:33
(ACON) Trieste, 26 lug - COM/DT - Il pericolo di chiusura degli uffici del Tesoro a Gorizia - ha dichiarato il consigliere regionale dei Pensionati Luigi Ferone - si somma alla possibile chiusura del carcere, che si accompagna alla cessazione di tante altre attività.

Dopo la ventilata e per fortuna scongiurata soppressione di prefettura, questura e tribunale, ora queste nuove situazioni pongono chiaramente in evidenza che nei confronti di Gorizia si sta attuando una sorta di politica del "carciofo", una foglia alla volta rischia di scomparire l'essenza stessa di Gorizia capoluogo.

Oltre alla possibile cessazione di importanti presenze dello Stato come il carcere e gli uffici del Tesoro, con una caduta verticale dell'immagine della città, vi è - ha fatto notare Ferone - il problema non certamente secondario del personale, che con ogni probabilità potrebbe essere trasferito ad altra sede con, quindi, l'impoverimento ulteriore della città oltre che ovviamente il materializzarsi di tutta una serie di problemi per i diretti interessati.

La nuova giunta comunale sta dando segnali indubbiamente positivi sul fronte delle iniziative e di una maggiore dinamicità amministrativa, ed è auspicabile che di fronte a un momento così difficile per la città e per il suo retroterra tutte le forze politiche e sociali sentano forte il dovere di mettere da parte ogni distinguo per fare fronte comune e impedire che Gorizia sia cancellata nella sua funzione di città guida del territorio isontino.

È indispensabile e urgente - ha quindi proseguito l'esponente dei Pensionati - un'azione sinergica di Regione, Provincia e Comune per rilanciare Gorizia, un rilancio che non passa certamente attraverso i distinguo e le polemiche ma attraverso una forte valorizzazione dell'esistente e la creazione di condizioni per un rapido sviluppo socio-economico di Gorizia e della sua provincia.

A nulla servono le recriminazioni, ha concluso Ferone, e a nulla serve piangersi addosso. Serve reagire uniti per il bene di Gorizia, della sua provincia e dei suoi abitanti.