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Pens: Ferone, no a contributi regionali per acquisto armi

27.08.2007
14:59
(ACON) Trieste, 27 ago - COM/AB - Il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone ritiene del tutto fuori luogo l'ipotesi di un contributo regionale per l'acquisto di armi da tenere in casa per la difesa personale, dal momento che la sicurezza deve essere garantita dallo Stato.

E' ampiamente dimostrato - afferma Ferone in una nota - che è da ingenui pensare che la criminalità possa essere contrastata da una sorta di giustizia fai da te, dal momento che i cittadini sono largamente impreparati, anche psicologicamente, all'uso delle armi e non è credibile una loro larga diffusione.

Già oggi chi ha le caratteristiche soggettive per detenere o portare armi può, rispettando le norme vigenti, usufruire di questa possibilità e non si vede e non si capisce perché i soldi dei cittadini dovrebbero essere spesi per contribuire all'acquisto di armi. Ben più logico sarebbe se la Regione venisse incontro alle esigenze delle nostre Forze dell'ordine sempre alle prese con problemi di risorse, organici e mezzi.

Il vero problema - a giudizio del consigliere del Partito Pensionati - è la certezza della pena, il 95% dei reati che rimangono impuniti, provvedimenti come l'indulto, l'eccessivo garantismo: in sintesi una politica debole, incerta, zigzagante nei confronti del crimine e dei criminali.

Lo Stato - conclude Ferone - non può delegare ai cittadini la loro difesa, ma ha il dovere di garantire sicurezza e tranquillità nel rispetto delle norme e del diritto di tutti. Il Far West non è certamente l'ideale né per la nostra Regione, né per il nostro Paese.