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UDC: sospendere applicazione legge riforma urbanistica

06.09.2007
15:44
(ACON) Trieste, 06 set - COM/AB - "Condividiamo le preoccupazioni del Consiglio delle Autonomie locali e chiediamo che la Regione sospenda immediatamente l'applicazione della legge di riforma urbanistica per evitare il blocco dell'attività edilizia nei prossimi mesi nel territorio regionale".

Lo affermano i Consiglieri regionali dell'UDC Roberto Molinaro e Maurizio Salvador all'indomani della bocciatura da parte del Consiglio delle Autonomie locali del regolamento di attuazione dell'attività edilizia previsto dalla nuova legge regionale di riforma dell'urbanistica

"In materie come questa - spiegano Molinaro e Salvador - è indispensabile il coinvolgimento degli Enti locali che sono i primi a contatto con i cittadini. Era, quindi, necessario assecondare la loro richiesta di posticipare l'entrata in vigore della legge al momento in cui fossero operativi i regolamenti attuativi. Ma è soprattutto indispensabile avviare un serio e sereno dialogo con i Comuni anche per quel che riguarda il contenuto dei regolamenti cosa che, a quanto pare, non è accaduta con il provvedimento che è stato bocciato. A questo punto, di fronte a quanto avvenuto nel Consiglio delle Autonomie locali - proseguono - riteniamo che la Giunta regionale debba sospendere l'attuazione della legge in attesa dei regolamenti attuativi per permettere ai Comuni di affrontare le molte novità nel miglior modo possibile senza creare disagi e penalizzazioni ai cittadini e alle imprese della nostra regione".

"Ci spiace ancora una volta dover sottolineare che quanto sta accadendo lo avevamo detto quando questa legge è stata approvata. Ci spiace anche denunciare il tentativo dell'assessore Lodovico Sonego di liquidare la questione a una mera bega politica alla vigilia delle elezioni regionali. Forse - dicono ancora Molinaro e Salvador - era meglio approfondire prima il dialogo e la leale collaborazione di cui l'assessore parla. I Comuni, questa volta, hanno capito che è messo seriamente in discussione il loro ruolo".

"La fretta con la quale la maggioranza vara in questi ultimi tempi provvedimenti legislativi pur di dimostrare all'esterno a tutti i costi il mantenimento degli impegni elettorali di cinque anni fa, non consente il necessario approfondimento e nemmeno la concreta concertazione con categorie ed enti locali. Ne deriva che le leggi risultano lacunose, inapplicabili e di natura centralistica. Per niente rispettose del ruolo delle autonomie locali e carenti anche dal punto di vista del percorso autenticamente democratico della loro formazione".

"Questo - concludono Roberto Molinaro e Maurizio Salvador - per la sinistra è un grave vulnus, poiché dimostra quale concezione demagogica abbia della democrazia partecipativa. Un argomento questo su cui riflettere in vista delle prossime elezioni regionali, tenuto anche conto che i ritardi con i quali la maggioranza tenta di concludere il proprio programma sono dovuti in buona parte alle sue divisioni interne che dapprima l'hanno paralizzata e ora vedono invece i moderati pagare prezzi insostenibili alla sinistra estrema".