UDC: sospendere applicazione legge riforma urbanistica
(ACON) Trieste, 06 set - COM/AB - "Condividiamo le
preoccupazioni del Consiglio delle Autonomie locali e chiediamo
che la Regione sospenda immediatamente l'applicazione della legge
di riforma urbanistica per evitare il blocco dell'attività
edilizia nei prossimi mesi nel territorio regionale".
Lo affermano i Consiglieri regionali dell'UDC Roberto Molinaro e
Maurizio Salvador all'indomani della bocciatura da parte del
Consiglio delle Autonomie locali del regolamento di attuazione
dell'attività edilizia previsto dalla nuova legge regionale di
riforma dell'urbanistica
"In materie come questa - spiegano Molinaro e Salvador - è
indispensabile il coinvolgimento degli Enti locali che sono i
primi a contatto con i cittadini. Era, quindi, necessario
assecondare la loro richiesta di posticipare l'entrata in vigore
della legge al momento in cui fossero operativi i regolamenti
attuativi. Ma è soprattutto indispensabile avviare un serio e
sereno dialogo con i Comuni anche per quel che riguarda il
contenuto dei regolamenti cosa che, a quanto pare, non è accaduta
con il provvedimento che è stato bocciato. A questo punto, di
fronte a quanto avvenuto nel Consiglio delle Autonomie locali -
proseguono - riteniamo che la Giunta regionale debba sospendere
l'attuazione della legge in attesa dei regolamenti attuativi per
permettere ai Comuni di affrontare le molte novità nel miglior
modo possibile senza creare disagi e penalizzazioni ai cittadini
e alle imprese della nostra regione".
"Ci spiace ancora una volta dover sottolineare che quanto sta
accadendo lo avevamo detto quando questa legge è stata approvata.
Ci spiace anche denunciare il tentativo dell'assessore Lodovico
Sonego di liquidare la questione a una mera bega politica alla
vigilia delle elezioni regionali. Forse - dicono ancora Molinaro
e Salvador - era meglio approfondire prima il dialogo e la leale
collaborazione di cui l'assessore parla. I Comuni, questa volta,
hanno capito che è messo seriamente in discussione il loro
ruolo".
"La fretta con la quale la maggioranza vara in questi ultimi
tempi provvedimenti legislativi pur di dimostrare all'esterno a
tutti i costi il mantenimento degli impegni elettorali di cinque
anni fa, non consente il necessario approfondimento e nemmeno la
concreta concertazione con categorie ed enti locali. Ne deriva
che le leggi risultano lacunose, inapplicabili e di natura
centralistica. Per niente rispettose del ruolo delle autonomie
locali e carenti anche dal punto di vista del percorso
autenticamente democratico della loro formazione".
"Questo - concludono Roberto Molinaro e Maurizio Salvador - per
la sinistra è un grave vulnus, poiché dimostra quale concezione
demagogica abbia della democrazia partecipativa. Un argomento
questo su cui riflettere in vista delle prossime elezioni
regionali, tenuto anche conto che i ritardi con i quali la
maggioranza tenta di concludere il proprio programma sono dovuti
in buona parte alle sue divisioni interne che dapprima l'hanno
paralizzata e ora vedono invece i moderati pagare prezzi
insostenibili alla sinistra estrema".