News


Tesini a commemorazione antifascisti a Basovizza (Ts)

09.09.2007
16:48
(ACON) Basovizza (Ts), 09 set - ET - "In questo giorno vogliamo ricordare il sacrificio di Ferdinand Bidovec, Franjo Marusic, Zvonimir Milos e Alojz Valencic non con una memoria inchiodata al passato, ma con un atteggiamento diverso che tragga spunto dalle sofferenze patite dalla popolazione slovena e croata della Venezia Giulia sotto il ventennio fascista, per aprire un periodo di fraternità e di mutua collaborazione".

Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Alessandro Tesini, ha partecipato in veste di oratore ufficiale alla tradizionale cerimonia commemorativa in ricordo dei quattro antifascisti sloveni fucilati nel poligono militare di Basovizza nel 1930, sottolineando come essi rappresentino il primo esempio di lotta antifascista in Italia e in Europa. "Negli anni successivi, questi antesignani furono imitati da molti altri che pagarono anch'essi con la vita la loro lotta per una giusta causa".

"Dedicare ogni anno una giornata al ricordo delle vittime della persecuzione fascista forse non basta - ha continuato Tesini - ma è un gesto simbolico che, se non è ridotto a mera convenzione retorica, ha l'autentico valore di esprimere la volontà di trasformare gli errori del passato in impegno fermo per un nuovo futuro nel quale le minoranze, di qualunque tipologia esse siano, non subiscano più discriminazioni ingiuste, l'emarginazione sociale, persecuzioni politiche o addirittura la distruzione tout court a causa di pregiudizi ideologici".

Dopo una condanna alla politica di snazionalizzazione attuata dal fascismo nella Venezia Giulia e a un uso politico della storia che strumentalizza le vicende del passato a uso del presente, Tesini ha ribadito che oggi si respira un clima diverso, più disteso, che va mantenuto con il contributo di italiani, sloveni e croati. "Fortunatamente la storia non divide più le due popolazioni. Oggi sappiamo che sono più forti le cose che ci uniscono. E' venuto il tempo di lasciare per sempre alle spalle la stagione degli odi etnici o ideologici".

Ancor più inammissibile sarebbe, per il presidente del Consiglio regionale, se si usassero i morti per alimentare odi reciproci in una terra segnata dalla secolare copresenza di culture, dove la scomparsa di una sola delle quali significherebbe una perdita irreparabile per tutti. "E' vicino il giorno in cui andremo insieme a commemorare le vittime egli odi, perché non ci sono gerarchie tra chi è morto per la pace".

"Slovenia e Italia sono oggi dentro l'Europa, ha detto Tesini, e questo può essere definito un'Unione di minoranze, dove tutte le componenti hanno pari dignità. Dobbiamo fare in modo che non solo l'Europa ma anche la nostra Regione, che dell'Europa costituisce un microcosmo, sia davvero una unione di diversità, dove prevale il dialogo e il rispetto reciproco, dove vengono create le condizioni per valorizzare le identità".

Con il primo gennaio 2008 cesseranno di esistere i confini e la Slovenia assumerà la presidenza della Comunità europea. Il presidente Prodi, ha ricordato in conclusione Tesini, è in questi giorni in visita in Slovenia per discutere anche del ruolo delle minoranze, del loro valore e del processo di inclusione dei Balcani nella Comunità, temi importanti che confermano come il nostro territorio sia realmente diventato il cuore della nuova Europa".

Alla commemorazione ha presenziato, come oratore ufficiale, il vicepresidente del parlamento sloveno Vasja Klavora, mentre il presidente dell'Unione croata di Trieste Damir Murkovic ha portato i saluti della sua comunità. Numerose le autorità locali e dalla vicina Slovenia.