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Apertura anno scolastico: Tesini al liceo Marinelli di Udine

12.09.2007
12:04
(ACON) Udine, 12 set - MPB - Impegno ma anche partecipazione. E' questo l'invito che il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, dell'apertura dell'anno scolastico, ha rivolto agli allievi del liceo scientifico Marinelli di Udine, riuniti nell'Auditorium Zanon, ma indirizzato idealmente a tutti gli studenti del Friuli Venezia Giulia.

Larga la rappresentanza delle 60 classi (sono 14 le prime, 12 sia le seconde che le terze e le quarte, 10 le quinte), con oltre 1370 allievi che, seguiti da circa 120 docenti, oggi frequentano l'istituto dove l'attività in pratica è già iniziata da una settimana per il saldo dei debiti formativi, per il rientro di quanti hanno frequentato un anno all'estero e per il consolidamento della lingua italiana per coloro che arrivano al liceo dalla scuola media.

Studiate, ma fate anche sentire le vostre opinioni e le vostre idee, la partecipazione è importante, perché così anche le istituzioni sapranno fare meglio la loro parte - ha affermato augurando buon lavoro a ragazzi e insegnanti, ma anche a personale non docente e famiglie, in sintonia con le parole di saluto rivolte in apertura dal dirigente scolastico Tomaso Di Girolamo.

Un incontro all'insegna un po' dei ricordi e un po' dello sguardo al futuro. Tesini, anch'egli marinelliano, ha sottolineato che il "suo" liceo è sempre stata una grande scuola e continua ad esserlo, come confermano i risultati in molte iniziative, ma se così è, se cioè lo studio e la preparazione dei ragazzi di oggi è rispetto alla società molto più aderente di quella di un tempo, il merito oltre che degli studenti, dello loro famiglie e di quanti operano nella scuola è anche del mondo esterno, del rapporto con il territorio e con le istituzioni, in un quadro che vede la scuola sempre meno ministeriale e sempre più regionale anche per quanto riguarda i programmi.

Una sottolineatura che ha offerto il destro per un improvvisato sondaggio su un tema di strettissima attualità come l'insegnamento del friulano a scuola: diverse, anche se non moltissime, le mani alzate a esprimere la disponibilità a studiarlo. Il presidente del Consiglio ha così colto l'occasione per fornire alcune indicazioni sul significato e gli obiettivi della nuova legge riguardante appunto l'insegnamento del friulano a scuola, definendo il testo innovativo, coerente con le più moderne linee pedagogiche e non a discapito dell'insegnamento delle lingue straniere. Vi auguro di poter ricordare, come io ricordo, questa scuola percependo fin d'ora che molto dipende da voi, dall'impegno, dalla partecipazione, dal comportamento e anche dalla disciplina. Una parola forse desueta ma importante, ha concluso Tesini ricordando gli anni turbolenti della contestazione quando le ore impegnate in assemblee e dibattiti venivano poi recuperate fuori orario, senza per questo fermarsi ai programmi.