Apertura anno scolastico: Tesini al liceo Marinelli di Udine
(ACON) Udine, 12 set - MPB - Impegno ma anche partecipazione.
E' questo l'invito che il presidente del Consiglio regionale
Alessandro Tesini, dell'apertura dell'anno scolastico, ha rivolto
agli allievi del liceo scientifico Marinelli di Udine, riuniti
nell'Auditorium Zanon, ma indirizzato idealmente a tutti gli
studenti del Friuli Venezia Giulia.
Larga la rappresentanza delle 60 classi (sono 14 le prime, 12 sia
le seconde che le terze e le quarte, 10 le quinte), con oltre
1370 allievi che, seguiti da circa 120 docenti, oggi frequentano
l'istituto dove l'attività in pratica è già iniziata da una
settimana per il saldo dei debiti formativi, per il rientro di
quanti hanno frequentato un anno all'estero e per il
consolidamento della lingua italiana per coloro che arrivano al
liceo dalla scuola media.
Studiate, ma fate anche sentire le vostre opinioni e le vostre
idee, la partecipazione è importante, perché così anche le
istituzioni sapranno fare meglio la loro parte - ha affermato
augurando buon lavoro a ragazzi e insegnanti, ma anche a
personale non docente e famiglie, in sintonia con le parole di
saluto rivolte in apertura dal dirigente scolastico Tomaso Di
Girolamo.
Un incontro all'insegna un po' dei ricordi e un po' dello sguardo
al futuro. Tesini, anch'egli marinelliano, ha sottolineato che il
"suo" liceo è sempre stata una grande scuola e continua ad
esserlo, come confermano i risultati in molte iniziative, ma se
così è, se cioè lo studio e la preparazione dei ragazzi di oggi è
rispetto alla società molto più aderente di quella di un tempo,
il merito oltre che degli studenti, dello loro famiglie e di
quanti operano nella scuola è anche del mondo esterno, del
rapporto con il territorio e con le istituzioni, in un quadro che
vede la scuola sempre meno ministeriale e sempre più regionale
anche per quanto riguarda i programmi.
Una sottolineatura che ha offerto il destro per un improvvisato
sondaggio su un tema di strettissima attualità come
l'insegnamento del friulano a scuola: diverse, anche se non
moltissime, le mani alzate a esprimere la disponibilità a
studiarlo. Il presidente del Consiglio ha così colto l'occasione
per fornire alcune indicazioni sul significato e gli obiettivi
della nuova legge riguardante appunto l'insegnamento del friulano
a scuola, definendo il testo innovativo, coerente con le più
moderne linee pedagogiche e non a discapito dell'insegnamento
delle lingue straniere.
Vi auguro di poter ricordare, come io ricordo, questa scuola
percependo fin d'ora che molto dipende da voi, dall'impegno,
dalla partecipazione, dal comportamento e anche dalla disciplina.
Una parola forse desueta ma importante, ha concluso Tesini
ricordando gli anni turbolenti della contestazione quando le ore
impegnate in assemblee e dibattiti venivano poi recuperate fuori
orario, senza per questo fermarsi ai programmi.