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III Comm: parere sul Regolamento Carta Famiglia

12.09.2007
15:48
(ACON) Trieste, 12 set - ET - La III Commissione consiliare, presidente Nevio Alzetta (DS-PD), ha espresso un parere consultivo positivo - a maggioranza - alla proposta di Regolamento per l'attivazione della Carta Famiglia, condizionato al recepimento delle modifiche proposte dalla Commissione e alla revisione dell'articolo 5 (intensità dei benefici) in base a nuove simulazioni.

Prima dell'adozione del parere, i membri della Commissione hanno espresso alcune raccomandazioni alla Giunta, presente con l'assessore Ezio Beltrame.

Per Pio De Angelis (PRC-SE) si corre il rischio di equiparare le famiglie composte da madri single con reddito basso, con le famiglie più numerose e con redditi ben più consistenti. De Angelis ha anche segnalato che ci potrebbero essere differenze di disponibilità delle agevolazioni tra comuni grandi e piccoli e ha lamentato l'assenza di controlli sulle dichiarazioni dei richiedenti.

Roberto Molinaro (UDC) si è chiesto quanto possa essere definita universalistica una norma della quale potrebbero usufruire solo il 45% delle famiglie, visto il vincolo del reddito. Secondo l'esponente centrista è anche sbagliato prevedere l'entrata a regime solo dopo un periodo di sperimentazione di due anni.

Per Massimo Blasoni (FI) la Carta Famiglia rischia di essere un provvedimento dalla portata minima, oppure non realizzabile in tempi brevi. Troppe le famiglie candidabili, che secondo il consigliere potrebbero essere circa 100 mila. Viste le risorse, ogni famiglia godrebbe di uno stanziamento pari a 8 euro scarsi al mese.

Il problema delle ragazze madri non riceve una risposta adeguata. È quanto sostiene la consigliera dei Comunisti italiani, Bruna Zorzini, segnalando che bisognerebbe prevedere anche un maggiore sostegno a chi vorrebbe un secondo figlio, ma non se lo può permettere.

Cristiano Degano, capogruppo della Margherita-PD, ha proposto di ridurre le fasce dell'intensità dei benefici da tre a due, comprendendo nella prima le famiglie con l'indicatore ISEE inferiore ai 35 mila euro e le famiglie numerose, intese quelle con quattro o più figli. Nella seconda fascia rientrerebbero poi tutte le altre tipologie di famiglia. Alla proposta si è associato anche il consigliere Sergio Lupieri (Margh-PD).

La Carta Famiglia è uno strumento universale, semplice e che favorisce un'equità generalizzata, promuovendo di fatto la genitorialità. È quanto dice il presidente della Commissione, Nevio Alzetta (DS-PD), chiedendo comunque che l'intervento abbia la stessa intensità nei comuni grandi e in quelli piccoli.

L'assessore alla salute e protezione sociale, Ezio Beltrame, ha risposto alle perplessità sulla disomogeneità dei benefici ricordando che molte convenzioni saranno stipulate dalla Regione stessa e che i Comuni riceveranno i finanziamenti in base a dati certi sulla fruizione della Carta.

Beltrame ha anche recepito la proposta di far partire il dispositivo già con i parametri definiti e non più transitori e ha sottolineato che i controlli sussistono nella procedura di rilascio del certificato ISEE. L'assessore si è anche impegnato a fare una nuova simulazione in base alla proposta di due fasce di intensità, ponendo come pilastri di questa l'aiuto alle famiglie numerose, l'abbattimento delle sperequazioni, il mantenimento dell'universalità del provvedimento e la semplificazione.

(foto in e-mail; immagini alle tv)