III Comm: parere sul Regolamento Carta Famiglia
(ACON) Trieste, 12 set - ET - La III Commissione consiliare,
presidente Nevio Alzetta (DS-PD), ha espresso un parere
consultivo positivo - a maggioranza - alla proposta di
Regolamento per l'attivazione della Carta Famiglia, condizionato
al recepimento delle modifiche proposte dalla Commissione e alla
revisione dell'articolo 5 (intensità dei benefici) in base a
nuove simulazioni.
Prima dell'adozione del parere, i membri della Commissione hanno
espresso alcune raccomandazioni alla Giunta, presente con
l'assessore Ezio Beltrame.
Per Pio De Angelis (PRC-SE) si corre il rischio di equiparare le
famiglie composte da madri single con reddito basso, con le
famiglie più numerose e con redditi ben più consistenti. De
Angelis ha anche segnalato che ci potrebbero essere differenze di
disponibilità delle agevolazioni tra comuni grandi e piccoli e ha
lamentato l'assenza di controlli sulle dichiarazioni dei
richiedenti.
Roberto Molinaro (UDC) si è chiesto quanto possa essere definita
universalistica una norma della quale potrebbero usufruire solo
il 45% delle famiglie, visto il vincolo del reddito. Secondo
l'esponente centrista è anche sbagliato prevedere l'entrata a
regime solo dopo un periodo di sperimentazione di due anni.
Per Massimo Blasoni (FI) la Carta Famiglia rischia di essere un
provvedimento dalla portata minima, oppure non realizzabile in
tempi brevi. Troppe le famiglie candidabili, che secondo il
consigliere potrebbero essere circa 100 mila. Viste le risorse,
ogni famiglia godrebbe di uno stanziamento pari a 8 euro scarsi
al mese.
Il problema delle ragazze madri non riceve una risposta adeguata.
È quanto sostiene la consigliera dei Comunisti italiani, Bruna
Zorzini, segnalando che bisognerebbe prevedere anche un maggiore
sostegno a chi vorrebbe un secondo figlio, ma non se lo può
permettere.
Cristiano Degano, capogruppo della Margherita-PD, ha proposto di
ridurre le fasce dell'intensità dei benefici da tre a due,
comprendendo nella prima le famiglie con l'indicatore ISEE
inferiore ai 35 mila euro e le famiglie numerose, intese quelle
con quattro o più figli. Nella seconda fascia rientrerebbero poi
tutte le altre tipologie di famiglia. Alla proposta si è
associato anche il consigliere Sergio Lupieri (Margh-PD).
La Carta Famiglia è uno strumento universale, semplice e che
favorisce un'equità generalizzata, promuovendo di fatto la
genitorialità. È quanto dice il presidente della Commissione,
Nevio Alzetta (DS-PD), chiedendo comunque che l'intervento abbia
la stessa intensità nei comuni grandi e in quelli piccoli.
L'assessore alla salute e protezione sociale, Ezio Beltrame,
ha risposto alle perplessità sulla disomogeneità dei benefici
ricordando che molte convenzioni saranno stipulate dalla Regione
stessa e che i Comuni riceveranno i finanziamenti in base a dati
certi sulla fruizione della Carta.
Beltrame ha anche recepito la proposta di far partire il
dispositivo già con i parametri definiti e non più transitori e
ha sottolineato che i controlli sussistono nella procedura di
rilascio del certificato ISEE. L'assessore si è anche impegnato a
fare una nuova simulazione in base alla proposta di due fasce di
intensità, ponendo come pilastri di questa l'aiuto alle famiglie
numerose, l'abbattimento delle sperequazioni, il mantenimento
dell'universalità del provvedimento e la semplificazione.
(foto in e-mail; immagini alle tv)