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Comm. Insiel: chiusi i lavori, relazione finale

13.09.2007
15:16
(ACON) Trieste, 13 set - RC - La Commissione d'inchiesta consiliare sulla società informatica regionale Insiel ha terminato i suoi lavori. La relazione finale è stata accolta all'unanimità dai consiglieri Molinaro (UDC), che ne è stato il presidente, dai vicepresidenti Pupulin (DS-PD) e Santin (Margh-PD), dal consigliere segretario Pedicini (FI) e dai consiglieri Franzil (PRC-SE), Violino (LN) e Ciriani (AN). Molinaro la consegnerà al presente del Consiglio, Tesini, entro la fine del mese, dopo che saranno state apportate le modifiche al testo approvate questa mattina. Ai lavori ha sempre preso parte l'assessore ai Sistemi informativi, Pecol Cominotto.

La relazione finale è rimasta composta da cinque parti: mandato e attività della Commissione; evoluzione dei rapporti contrattuali tra Insiel e Regione anni 1998-2006 ed evoluzione societaria dal 1974 al 2005; riflessi economici e patrimoniali dell'acquisizione della SpA informatica da parte della Regione; politiche commerciali e di acquisizione dei beni e dei servizi attuate da Insiel; eventuali situazioni di abuso di titolo, di violazioni dell'obbligo di comunicazione nonché di divieto alla concorrenza e del codice etico, di danni causati alla società regionale.

La quarta parte, però, è stata implementata con: un'analisi sulle attività di sponsorizzazione (nel triennio 2003-2005, Insiel ha erogato a favore della Triestina calcio 78mila euro), gli incarichi professionali conferiti ad alcuni componenti del Consiglio di amministrazione della società di via San Francesco (alcuni degli incarichi di consulenza conferiti da Insiel nel periodo in esame sono stati svolti da componenti del suo stesso CdA), anticipazioni ai dipendenti (è emersa la prassi di Insiel di concedere ai propri dipendenti anticipazioni su note spese e retribuzioni future), utilizzo di personale esterno (89 dipendenti di altre società hanno promosso un contenzioso per il riconoscimento del rapporto di lavoro diretto con Insiel, sfociato in conciliazioni in sede sindacale), i rapporti con l'Azienda mobilità e trasporti (AMT) di Genova e relative conseguenze.

Quanto a quest'ultimo punto, da notizie fornite dall'assessore Pecol Cominotto si è appreso che, in seguito a un fallito progetto legato a un software di gestione venduto da Insiel a AMT nel 1999, nel 2001 la SpA regionale si è vista chiedere un rimborso di 4,5 milioni di euro. Una transazione aperta nel 2006 è terminata con un pagamento, da parte di Insiel, di 880mila euro più 120mila di spese legali. Di questo milione di euro, però, la SpA ha ottenuto un ristoro dall'assicurazione di soli 250mila euro in quanto aveva segnalato in ritardo il contenzioso.

(immagini e interviste alle tv)