Comm. Insiel: chiusi i lavori, relazione finale
(ACON) Trieste, 13 set - RC - La Commissione d'inchiesta
consiliare sulla società informatica regionale Insiel ha
terminato i suoi lavori. La relazione finale è stata accolta
all'unanimità dai consiglieri Molinaro (UDC), che ne è stato il
presidente, dai vicepresidenti Pupulin (DS-PD) e Santin
(Margh-PD), dal consigliere segretario Pedicini (FI) e dai
consiglieri Franzil (PRC-SE), Violino (LN) e Ciriani (AN).
Molinaro la consegnerà al presente del Consiglio, Tesini, entro
la fine del mese, dopo che saranno state apportate le modifiche
al testo approvate questa mattina. Ai lavori ha sempre preso
parte l'assessore ai Sistemi informativi, Pecol Cominotto.
La relazione finale è rimasta composta da cinque parti: mandato e
attività della Commissione; evoluzione dei rapporti contrattuali
tra Insiel e Regione anni 1998-2006 ed evoluzione societaria dal
1974 al 2005; riflessi economici e patrimoniali dell'acquisizione
della SpA informatica da parte della Regione; politiche
commerciali e di acquisizione dei beni e dei servizi attuate da
Insiel; eventuali situazioni di abuso di titolo, di violazioni
dell'obbligo di comunicazione nonché di divieto alla concorrenza
e del codice etico, di danni causati alla società regionale.
La quarta parte, però, è stata implementata con: un'analisi sulle
attività di sponsorizzazione (nel triennio 2003-2005, Insiel ha
erogato a favore della Triestina calcio 78mila euro), gli
incarichi professionali conferiti ad alcuni componenti del
Consiglio di amministrazione della società di via San Francesco
(alcuni degli incarichi di consulenza conferiti da Insiel nel
periodo in esame sono stati svolti da componenti del suo stesso
CdA), anticipazioni ai dipendenti (è emersa la prassi di Insiel
di concedere ai propri dipendenti anticipazioni su note spese e
retribuzioni future), utilizzo di personale esterno (89
dipendenti di altre società hanno promosso un contenzioso per il
riconoscimento del rapporto di lavoro diretto con Insiel,
sfociato in conciliazioni in sede sindacale), i rapporti con
l'Azienda mobilità e trasporti (AMT) di Genova e relative
conseguenze.
Quanto a quest'ultimo punto, da notizie fornite dall'assessore
Pecol Cominotto si è appreso che, in seguito a un fallito
progetto legato a un software di gestione venduto da Insiel a AMT
nel 1999, nel 2001 la SpA regionale si è vista chiedere un
rimborso di 4,5 milioni di euro. Una transazione aperta nel 2006
è terminata con un pagamento, da parte di Insiel, di 880mila euro
più 120mila di spese legali. Di questo milione di euro, però, la
SpA ha ottenuto un ristoro dall'assicurazione di soli 250mila
euro in quanto aveva segnalato in ritardo il contenzioso.
(immagini e interviste alle tv)