Tesini a 49° congresso provinciale AFDS
(ACON) Rivignano, 16 set - MPB -"Le reti civiche, di
solidarietà - che nascono dove la società è viva e vivace, che
non lasciano da sole le amministrazioni e le istituzioni di
fronte ai problemi, ed anzi, se possono, i problemi cercano di
risolverli e risolvendoli contribuiscono a dare un grande senso
collettivo di solidarietà - sono il fattore che fanno del Friuli
Venezia Giulia una regione locomotiva fra quelle italiane, al
pari con quelle, forti e grandi del Centro Nord Europa. E fra
queste reti civiche l'Associazione Friulana Donatori di Sangue è
punta di diamante, per cui vantiamo questo primato, che è anche
un primato dell'economia, delle istituzioni e del senso civico
della nostra popolazione".
Se ne è detto convinto il presidente del Consiglio regionale
Alessandro Tesini intervenendo, a Rivignano, al 49° congresso
provinciale dell'AFDS e alle premiazioni dei donatori, e
rifacendosi alla ricerca condotta a metà degli anni '80 dallo
studioso americano Robert Putman che individuava appunto nelle
reti civiche il punto di forza di alcune regioni italiane fra le
quali la nostra. "Uno studio dell'italiano Carocci, aggiornando
quella ricerca a 15 anni di distanza - ha aggiunto Tesini -
dimostra che quel dato, se possibile, si è accentuato e che il
Friuli Venezia Giulia, già locomotiva di quelle regioni, è in una
posizione ancora più avanzata.
"E' per questo che oggi la Regione, all'unisono, vi dice grazie
per quello che fate e continuerete a fare, non solo per quello
che riguarda il settore specifico della sanità ma per quello che
rappresentate dal punto di vista della responsabilità civile e
del senso di una comunità".
Parole che hanno trovato eco anche nell'intervento dell'assessore
regionale alla salute e protezione sociale Ezio Beltrame che ha
parlato dell'impegno sul fronte della sicurezza e dell'
importanza di valorizzare la politica del dono come stile di
vita, esprimendo soddisfazione e ottimismo per gli incrementi
nelle adesioni e per i risultati delle donazioni che consentono
al Friuli Venezia Giulia non solo di essere autosufficiente ma
anche di contribuire a livello nazionale alle esigenze.
L'assessore però ha anche invitato a non abbassare mai la guardia
e a puntare a obiettivi sempre più alti. Con due sfide: produrre
più plasma, coinvolgere più giovani donatori. Va in questa
direzione l'accordo siglato con l'esercito e la sanità militare.
L'impegno a sviluppare la pratica della plasmaferesi è stato
ribadito dal presidente provinciale dell'AFDS, Renzo Peressoni
che, ricordando che dalla provincia di Udine viene il 60% del
sangue donato in Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato come
l'obiettivo sia raggiungere entro l'anno i 50 mila soci (49666 a
fine agosto, mentre è già stato superato il traguardo delle
donazioni raggiunto lo scorso anno).
I premiati quest'anno sono 3003 (2147 uomini e 856 donne); Le
benemerenze sono 1183, i bronzi 764, gli argenti 482, gli ori
287, le fronde 148, le targhe 104, le gocce 35.
I dati evidenziano un incremento delle donazioni fra i giovani e
fra le donne.