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Tesini a 49° congresso provinciale AFDS

16.09.2007
14:56
(ACON) Rivignano, 16 set - MPB -"Le reti civiche, di solidarietà - che nascono dove la società è viva e vivace, che non lasciano da sole le amministrazioni e le istituzioni di fronte ai problemi, ed anzi, se possono, i problemi cercano di risolverli e risolvendoli contribuiscono a dare un grande senso collettivo di solidarietà - sono il fattore che fanno del Friuli Venezia Giulia una regione locomotiva fra quelle italiane, al pari con quelle, forti e grandi del Centro Nord Europa. E fra queste reti civiche l'Associazione Friulana Donatori di Sangue è punta di diamante, per cui vantiamo questo primato, che è anche un primato dell'economia, delle istituzioni e del senso civico della nostra popolazione".

Se ne è detto convinto il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini intervenendo, a Rivignano, al 49° congresso provinciale dell'AFDS e alle premiazioni dei donatori, e rifacendosi alla ricerca condotta a metà degli anni '80 dallo studioso americano Robert Putman che individuava appunto nelle reti civiche il punto di forza di alcune regioni italiane fra le quali la nostra. "Uno studio dell'italiano Carocci, aggiornando quella ricerca a 15 anni di distanza - ha aggiunto Tesini - dimostra che quel dato, se possibile, si è accentuato e che il Friuli Venezia Giulia, già locomotiva di quelle regioni, è in una posizione ancora più avanzata.

"E' per questo che oggi la Regione, all'unisono, vi dice grazie per quello che fate e continuerete a fare, non solo per quello che riguarda il settore specifico della sanità ma per quello che rappresentate dal punto di vista della responsabilità civile e del senso di una comunità".

Parole che hanno trovato eco anche nell'intervento dell'assessore regionale alla salute e protezione sociale Ezio Beltrame che ha parlato dell'impegno sul fronte della sicurezza e dell' importanza di valorizzare la politica del dono come stile di vita, esprimendo soddisfazione e ottimismo per gli incrementi nelle adesioni e per i risultati delle donazioni che consentono al Friuli Venezia Giulia non solo di essere autosufficiente ma anche di contribuire a livello nazionale alle esigenze. L'assessore però ha anche invitato a non abbassare mai la guardia e a puntare a obiettivi sempre più alti. Con due sfide: produrre più plasma, coinvolgere più giovani donatori. Va in questa direzione l'accordo siglato con l'esercito e la sanità militare.

L'impegno a sviluppare la pratica della plasmaferesi è stato ribadito dal presidente provinciale dell'AFDS, Renzo Peressoni che, ricordando che dalla provincia di Udine viene il 60% del sangue donato in Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato come l'obiettivo sia raggiungere entro l'anno i 50 mila soci (49666 a fine agosto, mentre è già stato superato il traguardo delle donazioni raggiunto lo scorso anno).

I premiati quest'anno sono 3003 (2147 uomini e 856 donne); Le benemerenze sono 1183, i bronzi 764, gli argenti 482, gli ori 287, le fronde 148, le targhe 104, le gocce 35. I dati evidenziano un incremento delle donazioni fra i giovani e fra le donne.