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FI: Camber su legge friulano e viaggio VI Comm. in Spagna

17.09.2007
11:57
(ACON) Trieste, 17 set - COM/AB - Piero Camber, consigliere regionale di Forza Italia, ha emesso la seguente nota in merito alla legge sul friulano e al viaggio in Spagna della VI Commissione consiliare.

"In premessa, si segnalano due errori: Non corrisponde a verità quanto affermato dal presidente della Commissione VI, e ripreso dalle varie testate, che tutti i partiti politici sono presenti nel viaggio vacanza- premio in Spagna. Basta infatti guardare i nomi e risulta chiaro come Forza Italia non si sia prestata a questa farsa. Che la Commissione vada in viaggio a lavori conclusi per vedere come la Catalogna e i Paesi Baschi abbiano tutelato la loro identità nazionale attraverso una lingua, è fuori tempo e fuori tema. Il Friuli non è una nazione. Per quanto concerne l'incontro con la scuola e con i sindacati, questo non è avvenuto con la Commissione sesta (19 componenti), bensì con l'Ufficio di presidenza (4 componenti). Il che non è proprio la stessa cosa. Giova evidenziare che la richiesta di audizione era stata fatta dal sottoscritto in Commissione, prontamente però bocciata dalla sinistra compatta".

"Si è sentito finalmente chi opera nel mondo della scuola - aggiunge Camber - che ha evidenziato tutte le problematiche già emerse in Commissione, ma che la solita sinistra compatta aveva sotterrato. La legge rischia di essere anticostituzionale, poiché l'istruzione è compito dello Stato, mentre in questa legge non solo si danno ordini alle scuole, ma persino si tengono albi speciali di docenti abilitati al friulano presso la Regione (che chiaramente saranno solo friulani). Si impone alle famiglie il friulano - scelta che vale per tutto il ciclo scolastico - altrimenti bisogna dissociarsi. L'uso veicolare sfiora il ridicolo. Si pensi a un insegnate di inglese madrelingua che deve prima abilitarsi al friulano, o all'informatica spiegata in friulano, con termini che nella parlata corrente non esistono".

"La speranza - sostiene Camber - è che l'incontro con i docenti abbia fatto aprire gli occhi a qualcuno. La legge così redatta porta a varie forme di emarginazione, anche culturale: solo i docenti di friulano potranno conseguire il patentino abilitativo; chi deciderà di non studiare la lingua friulana potrà trovarsi emarginato rispetto alla comunità dove vive; i posti di lavoro nel restante pubblico impiego non statale di fatto saranno solo per chi il friulano almeno lo parla".

"Una legge di retroguardia - conclude Camber - che porta di fatto a un nuovo modello Sud Tirolo. Ma è questo ciò che vogliono i cittadini della nostra regione? O piuttosto è quello che vogliono alcuni politici che vivono con la testa alle prossime elezioni, lontanissimi dalla realtà, dal mondo delle famiglie, della scuola, del lavoro?"