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Pens: Ferone, risposta Beltrame su test cancro all'utero

25.09.2007
14:53
(ACON) Trieste, 25 set - COM/DT - Il cancro all'utero si può prevenire: basterebbe, tanto per iniziare, rendere gratuito il test specifico (Dna Pap o Hpv) in grado di rilevare la presenza del virus Hpv.

E' la richiesta del consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone, che ha presentato un'interrogazione all'assessore competente Ezio Beltrame.

L'Hpv è un virus molto diffuso, del quale esistono oltre 100 sierotipi ad alto e a basso rischio tumorale, ma i test attualmente in commercio sono in grado di rilevare la presenza di soli 13 sierotipi (anche se ad alto rischio oncogeno). Ed è bene ricordare, ha fatto notare l'assessore nella risposta fornita in Consiglio regionale, che un test può risultare negativo anche in presenza di infezione virale non rilevabile, oppure per l'infezione di un sierotipo ad alto rischio non compreso in quelli testati. Nella maggior parte dei casi di infezione, poi, il virus viene eliminato spontaneamente senza causare lesioni oppure dopo aver causato lesioni di basso grado che regrediscono senza terapia.

Per questo, e per i costi aggiuntivi che comporterebbe, l'utilizzo di routine di un Hpv test in associazione al Pap test nei programmi di screening non è oggi raccomandato.

Ma l'Agenzia regionale della sanità sta valutando l'opportunità - ha concluso Beltrame - di introdurre il test nell'ambito del programma regionale di screening del cervicocarcinoma a partire dal 2008 e solo nei casi attualmente raccomandati, che riguardano circa il 2% delle donne inserite nello screening.