Pens: Ferone, risposta Beltrame su test cancro all'utero
(ACON) Trieste, 25 set - COM/DT - Il cancro all'utero si può
prevenire: basterebbe, tanto per iniziare, rendere gratuito il
test specifico (Dna Pap o Hpv) in grado di rilevare la presenza
del virus Hpv.
E' la richiesta del consigliere regionale del Partito Pensionati
Luigi Ferone, che ha presentato un'interrogazione all'assessore
competente Ezio Beltrame.
L'Hpv è un virus molto diffuso, del quale esistono oltre 100
sierotipi ad alto e a basso rischio tumorale, ma i test
attualmente in commercio sono in grado di rilevare la presenza di
soli 13 sierotipi (anche se ad alto rischio oncogeno). Ed è bene
ricordare, ha fatto notare l'assessore nella risposta fornita in
Consiglio regionale, che un test può risultare negativo anche in
presenza di infezione virale non rilevabile, oppure per
l'infezione di un sierotipo ad alto rischio non compreso in
quelli testati. Nella maggior parte dei casi di infezione, poi,
il virus viene eliminato spontaneamente senza causare lesioni
oppure dopo aver causato lesioni di basso grado che regrediscono
senza terapia.
Per questo, e per i costi aggiuntivi che comporterebbe,
l'utilizzo di routine di un Hpv test in associazione al Pap test
nei programmi di screening non è oggi raccomandato.
Ma l'Agenzia regionale della sanità sta valutando l'opportunità -
ha concluso Beltrame - di introdurre il test nell'ambito del
programma regionale di screening del cervicocarcinoma a partire
dal 2008 e solo nei casi attualmente raccomandati, che
riguardano circa il 2% delle donne inserite nello screening.