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CR: tocai, relatori minoranza Pedicini e Salvador (6)

25.09.2007
15:25
(ACON) Trieste, 25 set - ET - Il relatore di minoranza Antonio Pedicini, consigliere di Forza Italia, ha manifestato forte perplessità sul progetto di legge sul tocai. Pensare che ci sia ancora spazio per un tardivo recupero con una legge regionale è velleitario - ha detto - e molti paletti in materia sono già stati fissati dalla Corte di Giustizia europea. Inoltre, appare assai dubbio che l'intento di questa proposta legislativa ricada effettivamente nell'ambito di competenza regionale.

Pedicini si è poi appellato al senso della misura e al realismo dell'Aula, auspicando che prenda atto dello stato delle cose, bocci la proposta e spinga perché si ricorra piuttosto ad adeguati strumenti di promozione per la nostra produzione vinicola.

Il consigliere dell'UDC Maurizio Salvador, anch'egli relatore di minoranza, ha fatto un breve resoconto dell'intera vicenda, dal 1993 a oggi, traendone una conclusione: ci sono stati ritardi, ma ci sono anche degli argomenti che potrebbero portare a una soluzione favorevole al Friuli Venezia Giulia.

Il nostro Tocai si scrive con "c" e "i"; quello ungherese con "k" e "j"; il nostro è vino secco, il loro è dolce; il nostro deriva da un solo vitigno, il loro da tre. Gli accordi internazionali vogliono impedire la confusione sui mercati: ma quale confusione con differenze così marcate? Inoltre, l'accordo del 1993 è fra Unione Europea e uno Stato terzo, ma dal primo maggio 2004 l'Ungheria è Stato membro dell'Unione. E ancora, perché se ci sono 122 deroghe sulle denominazioni, l'allora presidente della Commissione europea, Romano Prodi, non ne ha concessa un'altra? - si è chiesto Salvador.

Oggi il Consiglio regionale, in base agli Accordi Trip's, collegati a quelli del WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio), ha la possibilità di autorizzare, all'interno del territorio nazionale, la commercializzazione del nostro vino bianco più famoso con lo storico nome di Tocai Friulano, in attesa della sentenza della Corte di Giustizia sull'utilizzo di questa denominazione sui mercati internazionali.

(segue)