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CR: mozione opposizioni su legge urbanistica, dibattito (6)

26.09.2007
14:04
(ACON) Trieste, 26 set - ET - Nella discussione generale sulla mozione delle opposizioni sulla data dell'entrata in vigore della legge 5/2007 sull'urbanistica, il primo ad intervenire è stato il consigliere di AN Adriano Ritossa, a giudizio del quale l'eccessiva accelerazione impressa dalla Giunta in materia sta generando un periodo di interregno che potrebbe portare all'insorgere di molti contenziosi. L'intera valenza dell'impianto normativo proposto viene così messa in discussione.

Di diverso avviso il consigliere Uberto Fortuna Drossi (Citt). La legge 5 e tutto ciò che ne consegue porta ad un forte cambiamento culturale all'interno delle amministrazioni locali, oramai incancrenite da una prassi protratta per troppo tempo. Il periodo transitorio è stato ben gestito e ben preparato. Ora ci vorrà solo il giusto tempo.

Maurizio Salvador (UDC) ha voluto mettere in guardia la Giunta dai pericoli di un eccesso di produzione di norme. Le riforme delle Autonomie locali e dell'urbanistica non corrispondono alle vere necessità dei cittadini, ha aggiunto il consigliere centrista, e la troppa fretta ha pure portato a una mancanza di trasparenza.

La riuscita della legge 5 è solo questione di tempo anche per Giancarlo Tonutti (Margh - PD). Le debolezze delle strutture sul territorio, evidenziate dall'avvento di questa norma, sono preesistenti e verranno risolte quando i nuovi organismi sovraccomunali entreranno a regime. I gruppi misti tra tecnici regionali e comunali stanno funzionando e sono il luogo dove stanno nascendo i regolamenti di cui si lamenta l'assenza.

Per Mauro Travanut (DS-PD) vi è una netta demarcazione tra la visione politica della maggioranza e quella che attiene alle sensibilità delle opposizioni: la mozione è stata utilizzata dai proponenti come un cavallo di Troia per poter tornare su argomenti che erano già stati risolti, ma non come questi avrebbero voluto. La mozione pertanto non può che essere respinta nella sua interezza.

È stata poi la volta dell'assessore alla pianificazione territoriale Lodovico Sonego. La 5 è una buona legge, che mette i Comuni nella miglior condizione possibile per esercitare la loro autonomia nella pianificazione del territorio. Vi sono certamente dei vincoli superiori, dettati dalla pianificazione regionale, ma questi non indeboliscono l'opera delle amministrazioni locali. Ci vuole tempo e disponibilità al confronto, proprio perché la materia è ampia. La tempestività dei prossimi passi normativi è un altro prerequisito perché questa riforma possa funzionare, ma la situazione non è assolutamente a rischio paralisi.

La votazione sulla mozione avrà luogo alla ripresa dei lavori. Dopo la discussione, infatti, è mancato il numero legale.

(segue)